Autore Topic: Non si ferma la protesta...  (Letto 766 volte)

Rossy

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Non si ferma la protesta...
« il: Dicembre 13, 2013, 13:51:10 »
C'è  un grande disagio sociale che sta manifestandosi concretamente nelle proteste che sono ormai sparse dal Nord al Sud del paese, proteste di gente che non ne può più e senza bisogno di bandiere politiche, protesta anche di giovani universitari, e la classe politica, il governo fa finta che non stia accadendo nulla, che son solo  manifestazioni di gente facinorosa. Mah, eppure la storia insegna che quando il popolo è esausto tutto può accadere anche se chi è al potere fa di tutto per minimizzare, sminuire le voci che si alzano in coro, o sedare ogni iniziativa di rivolta.   
« Ultima modifica: Dicembre 13, 2013, 13:58:37 da Azzurra »

piccolofi

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #1 il: Dicembre 14, 2013, 18:55:13 »

Ho sempre creduto che, nonostante quel che appare dai libri di storia e quel che piace credere, le rivoluzioni non le abbia fatte " il popolo ", ma il popolo sia stato spesso la massa di manovra di istanze e strategie partorite da elites : la gente comune, il popolo, ha sempre pagato
sulla propria pelle ed offrendo la propria pelle per sovvertimenti pensati piu' in alto, spesso da aristocratici, o intellettuali, o comunque cerchie ristrette cui la posizione e i privilegi sociali permettevano il lusso di interrogarsi, pensare, arrivare a decisioni per mutare il corso degli eventi (es. dar forza a nuove istanze anche sociali o provare ad abbattere dittatori ed oppressioni varie ).
Mi dicevo pero' che nella storia ci si e' discostati da questo modello, da questa trama, in un caso : quando veniva colpito il popolo stesso nei suoi bisogni essenziali, quelli tanto basilari da mettere a rischio la sopravvivenza e una vita appena appena decente.
Vorrei chiarire che la mia idea non e' affatto animata dalla volonta' di spregiare la gente comune, svilirne il peso storico, ma semplicemente viene dalla considerazione che la gente " comune " o addirittura povera, non ha il tempo per pensare ai massimi sistemi, dovendo quotidianamente misurarsi con le fatiche e i problemi della vita concreta.
Dunque, a mio parere, quando una rivoluzione o comunque delle sommosse o dei sovvertimenti li mette in atto davvero il popolo, motu proprio, senza l'abile orchestrazione data da altri per i propri interessi che ne deriverebbero, significa che la situazione economica-sociale e' grave, e' tanto deteriorata da aver portato tanti al senso di impotenza e alla disperazione.
Ecco, io credo che i cosidetti " forconi " ( termine fra l'altro pittorico ed efficace ) siano un movimento spontaneo : perché la gente, tanta gente, troppa gente, al Sud ma anche al Nord, non ne puo' piu'.  Sentivo parlare il leader, siciliano, dei " Forconi " l'altra sera in Tv : mi e' sembrato una brava persona, uno che esprimeva esigenze reali, una storia vera di chi non riesce piu', causa imposte sempre crescenti, a trarre sostentamento dalla propria terra, quella che gli aveva lasciato il padre come una sorta di assicurazione per lui e la famiglia.
E parlava di terre che venivano abbandonate, in una campagna potenzialmente ricca senza la zavorra dello Stato sanguisuga.
E poi estendeva il discorso a quanti, in tante parti d'Italia, dovevano rassegnarsi al fallimento delle proprie attivita', a vedersele andare in malora per l'inciampo della burocrazia e l'esosita' del fisco e la crisi diffusa. E diceva che altri che vorrebbero non aprono neppure piu' delle attivita'.
Non si puo' pensare di avere come unica certezza le tasse sempre piu' pesanti e invece l'incertezza dei guadagni.
La gente si ribella, l'aggressivita' delle parole esprime la rabbia di chi sa di poter fare ma si trova invece le manette ai polsi.
La gente, tutti noi, sappiamo di appartenere a un Paese che, se ricco di difetti, ha pero' sempre avuto l'orgoglio di un'economia sana, che si reggeva in buona parte proprio sulle medie e piccole imprese a conduzione familiare : proprio su quei lavoratori sani e veri, modesti quanto produttivi, che ogni giorno si alzavano e facevano, costruivano mattone su mattone, con un'inventiva e una capacita' di affrontare i problemi tutta italiana.
Diciamocelo pure, riconosciamoci i nostri meriti come popolo, che ci sono, alla faccia di tutte le Merkel e del teutonico disprezzo.
Cosa ci ha ridotto nelle condizioni in cui ci troviamo?  Cosa ci sta facendo precipitare rapidamente nella poverta'?
La crisi.  Certo, la crisi : venuta da fuori, innescata dalla speculazione finanziaria, con ricadute a livello mondiale.
E, crisi nella crisi, cavallo di Troia anziché unione che rafforza, l'Europa.
L'ingresso in Europa ci ha penalizzato a cominciare dal cambio.   Poi ha continuato a penalizzarci sempre, perché l'economia non e' piu' stata libera, la produzione controllata e sottoposta a vincoli, ogni affare dello stato e' dovuto passare e deve passare per le Forche caudine dell'approvazione dell'Europa, cavalcata e dominata dalla Germania, l'unica che con l'Unione Europea ha rafforzato la propria economia e si e' arricchita.
Dai controlli, le richieste pressanti, e dunque nuove tasse, pesanti, per far fronte al debito.
Ma chi non produce ricchezza, con quali soldi in prospettiva paghera' il tributo allo Stato?
Si puo' spremere un limone inesorabilmente fino alla buccia : e poi? 
Voglio dire che a mio parere e' miope, anzi stupido, pensare di risolvere con le tasse.   Perché oltre a non bastare per appianare il debito, posto anche che bastassero, se si sara' distrutto il tessuto economico, quanti anni, anzi decenni, occorreranno per tornare alla situazione precedente il disastro?
Chiudono 93 ditte al giorno : roba da paura.
E chi dara' il lavoro ai dipendenti di quelle ditte, e il sostentamento alle loro famiglie?
Non bastava l'altissima percentuale di disoccupazione giovanile, la grande difficolta' di ingresso nel mondo del lavoro?  Era necessario incrementarla la disoccupazione?
Pensiamo anche che i giovani finora venivano sostentati e aiutati dalle loro famiglie di origine per potersi fare uno straccio di vita decente anche loro.   Ma adesso anche chi lavorava puo' arrivare a perdere il lavoro, e il dramma si amplia.
Dunque mi domando chi si puo' stupire o scandalizzare dei " Forconi ".
E' una rivolta sacrosanta, la ribellione a uno Stato-sanguisuga, a dei politici non eletti e interessati ( diciamolo! ) alle loro poltrone, ai loro privilegi, alla pensione garantita dopo soli 2 anni!
Noi non possiamo piu' andare in pensione e ci dobbiamo riempire le orecchie con le idiozie sul fare i sacrifici e prediche virtuose varie, ma LORO, pieni di supponenza e prosopopea, non mollano nulla!!!
Lavorano a dir molto tre gg. alla settimana, prendono stipendi da nababbi, sono spesati di tutto, hanno scorte costosissime e privilegi a vita, ma parlano cosi' bene!
Cosi' bravi a recitare il copione del " Bene dell'Italia " !
E chi mai puo' dubitarne che sono li' per il bene dell'Italia?  Tutti, tutti.  Non ce n'e' uno che non stia li', sulle barricate, per il bene dell'Italia.
Fortunati noi!
Con una classe politica che ci ama tanto....
POSSIAMO DORMIRE FRA TRE GUANCIALI.
Evviva i Forconi !
Il mio amico Giacomo, che non c'e' piu' e che era per l'indipendentismo della sua Sicilia, certo li guarderebbe con simpatia.
E saremmo a scambiarci tante parole per questa povera Italia che traballa, minata dall'alto.
Ciao Giacomino............
       

piccolofi

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #2 il: Dicembre 18, 2013, 14:46:26 »

Mica verra' il terremoto????

Micio

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #3 il: Dicembre 18, 2013, 21:10:45 »

Mica verra' il terremoto????

Secondo me un uragano!  ;D

La richiesta dovrebbe essere una :

LA DEFINIZIONE DI STATO MOSLER ECONOMICS MMT DEVE SOSTITUIRE L'ART. 1 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. ECCO IL NUOVO ARTICOLO:
 
L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA DOVE LO STATO HA COME UNICA RAGIONE D'ESISTERE QUELLA DI FINANZIATORE DI PRIMA ISTANZA PER GARANTIRE DEMOCRAZIA, ECONOMIA, DIRITTI E SVILUPPO AL SUO SETTORE PRIVATO DI CITTADINI E AZIENDE NELL'INTERESSE PUBBLICO. LO STRUMENTO DELLO STATO PER SVOLGERE LA SUA FUNZIONE PRIMARIA E’ LA SPESA A DEFICIT NEL DEBITO DI STATO.
 

http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=753

ciro

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #4 il: Dicembre 20, 2013, 06:08:01 »
           Azzurra, tranquillizzati, non sono armato dell'arma dei benpensanti: l'ignoranza, o meglio, la non conoscenza reale dei fatti.
           Sei coraggiosa ad affermare quello che nessuno dice ... ma molti pensano.
C'è della verità e buon senso nelle tue parole. Certo ... quei lavoratori della cooperativa, malpagati, sfruttati, con la loro vita sempre appesa alle sorti del potente di turno che li ricatta, professionalmente senza un minimo di preparazione di alcun tipo, figuriamoci sanitario, qualche piccolo accorgimento potevano prenderlo! Ma non è questo il punto.
          I lavoratori delle cooperative sociali. lo ribadisco, sono più sfortunati dei migranti, molto di più e se qualcuno ha dubbi li contatti, li conosca, e  non potrà che inorridire. Altro che trattamento sanitario scorretto! Non mi stupirei affatto sapere  che quelli incriminati hanno come compito primario la pulizia delle latrine! diplomi e lauree poco contano davanti alla fame e miseria  ( parlo sempre dei lavoratori italiani).  Sempre, con poche eccezioni, lavorano il triplo di un lavoratore normale e percepiscono un terzo, precari, senza garanzie, schiavi del XXI secolo, dei politici e dello stato di bisogno che questi creano per avere consenso ogni cinque anni o poco meno.                                                                                                                                                                                                      I migranti almeno una speranza in una vita migliore, nel Nord Europa naturalmente, l'hanno veramente. Non credo che quei siciliani hanno di più, e massacriamoli pure se amano la loro terra e vorrebbero restarci, anche a costo di avere un futuro di gran lungo peggiore degli extracomunitari, a cui va il mio più sincero augurio e senso di solidarietà e comprensione per le gravi tragedie che affliggono loro e i lo familiari.
         Il razzismo non c'entra, condivido Azzurra ( quando ci vuole ci vuole) il suo non volere criminalizzare o santificare a tutti costi. Sul perbenismo a tutti i costi molti ci campano, anche bene!  Ciro, che scrive di amore e fratellanza universale nei suoi stracci di poesie è razzista e non schierato con la massa dei buoni ! Sono schierato da sempre  con tutti gli schiavi, bianchi e neri , io sono daltonico, ma non mi schiero con l'ipocrisia, non conoscenza dei fatti, con i mercenari della carta stampata e del video, omertosi e complici del sistema criminale che ci affligge. Non ho pregiudizi o faccio di tutto per non averne.

Vedi Azzurra,  che tutto serve!

Con simpatia

Ciro , però sul logo ( avatar? )  il carattere iniziale è minuscolo, devi riconoscerlo!
« Ultima modifica: Dicembre 20, 2013, 06:11:08 da ciro »

Micio

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #5 il: Dicembre 20, 2013, 09:23:33 »
Eh ... cari Micio e Piccolofi, L'Italia invece attualmente è questa, e perciò penso che quella definizione sugli italiani (non tutti) non sia tanto sbagliata:

Titoloni su tutti i giornali e un mare di chiacchiere nelle televisioni: " Video- schock del Cie di Lampedusa !"
Sono andata a vedere su internet, con timore, per non subire lo schock e rimanere traumatizzata.... Mah, ahimè, non ci ho visto nulla di strano, se si pensa che arrivano in massa su catorci fatiscenti, dopo lunghi giorni di navigazione, ecc., oltre al fatto che non ci sono più né soldi né strutture adatte per riceverne tanti ogni giorno....

Cioè… hanno ricevuto un trattamento sanitario antiscabbia gratuito (oltre al resto che gli sarà donato) e si son lamentati? Mah.
 “Trattamento da campo di concentramento” l’hanno definito... Allora, sempre grazie alle testimonianze di chi visse negli anni della seconda guerra mondiale: mio nonno raccontò che siccome si ebbero diversi casi di scabbia a causa della guerra, per evitare la diffusione del contagio sul posto di lavoro furono esattamente irrorati così. Come si potrebbe fare altrimenti? Lo chiedo a Nihil che ha lavorato nel settore sanitario, magari potrebbe chiarirci in merito.
 Se questi possono avere malattie ed altro, come li fai entrare in un Paese che vuole essere ancora civile? A me sembrano montature astute di chi vuol pretendere ancora di più a dispetto di chi si lamenta.  Tanto l’Italia sembra terra di nessuno da come è governata. Infatti, La Commissione europea ha avuto subito da ridire facendo la voce grossa.
Anzi pare che abbiano detto che la scabbia la prendono qui. Io continuo a chiedermi allora perché vengono qui, se l’Italia la criticano in ogni modo, che ci vengono a fare ?

Ma dai?  ;D
Perché secondo te la protesta dei forconi l'ha stanno mostrando per quella che è realmente.. o la stanno trasformando in una protesta semi fascista?  ;D
Siamo sotto dittatura è l'Italia è ancora peggio di questo.

piccolofi

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Re:Non si ferma la protesta...
« Risposta #6 il: Dicembre 23, 2013, 11:20:13 »
Ciro,
complimenti.  Quando ho aperto temevo le solite cose, le solite menate buoniste, pseudo-sociali e con un voluto paraocchi ( voluto dalla politica schierata.. ), ma per fortuna la tua intelligenza e' andata oltre, o magari dovrei dire la tua serieta' ( xche' l'intelligenza, quando la  si vuol tacitare, serve a poco ).
Credo sia vero quello che scrivi dei lavoratori italiani di basso rango, che non se la passano molto bene neanche loro. Non sempre quelli delle cooperative sociali sono come quelli che tu descrivi, e avrei esempi da fare relativi alla mia citta', ma non e' questo l'argomento.
L'argomento e' quello delle ondate di immigrati, che vanno visti realisticamente e non applicandosi il paraocchi : se e' vero che fuggono da realta' dure e spesso insostenibili, e' pero' anche vero che per noi, per il nostro paese, sono un grave problema.
Gli arrivi sono troppi e in tempi troppo brevi; l'" accoglienza " e' forzata, la preparazione inesistente e tuttora inadeguata; un'intera isola si e' vista FORZATAMENTE stravolgere la vita e verosimilmente rovinare la fonte di reddito del turismo, e del fenomeno non si vede la fine; il dilagare, persino in inverno, avviene in un periodo che e' di crisi anche per il nostro paese e che vede moltiplicarsi le situazioni di non-lavoro e di impoverimento progressivo; questa gente, oltre al proprio bisogno di tutto, porta facilmente infezioni contratte per impossibilita' di igiene o malattie; una volta accolti, sfamati, alloggiati in qualche modo, vanno mantenuti loro e le loro famiglie, nonché curati.
Di tutte queste persone, per pochi che ad un certo punto e dopo un certo tempo possano trovare un modestissimo lavoro inadeguato a sostentare un'intera famiglia, quanti altri resteranno a carico e per quanto tempo?
Andranno verso il Nord Europa?  Ma chi l'ha detto?  In altri paesi sono ben piu' rigorosi e non permettono ingressi indiscriminati, facilitati in questo non solo da una mentalita' coi piedi per terra, ma anche dalla conformazione geografica che fa si' che una frontiera esista e sia controllabile ( a differenza dell'Italia, penisola protesa nel Mediterraneo dove si possono realizzare sbarchi clandestini ).
In realta', un gran numero restera' in Italia, che infatti gia' ora non ha paese, pur piccolo o fuorimano, dove non esistano immigrati extracomunitari. E in qual modo campera', fatti salvi i lavori piu' modesti o stagionali, lo lascio all'immaginazione.
Perdipiu' sono molto prolifici. 
L'Europa, la cara ineffabile Europa ( per la quale non smettero' di ringraziare quella faccia.. di Prodi ), anziché accettare di vedere il problema e accettare di fare fronte comune, cosa fa?  Bercia diktat, vuole, pretende.
L'Europa ci mette sotto accusa per le nostre carceri ( evolvendosi dall'occuparsi delle dimensioni di zucchini, fagiolini e simili amenita' ), ma se ne guarda bene dal comprendere che, se il sovraffollamento c'e' coi problemi gestionali che porta, forse qualcosina e' dovuto anche alla percentale di immigrati, la cui pressione costante subiamo solo noi o prevalentemente noi.
E allora, questa inutile e oppressiva e spocchiosa Europa ( Germania in testa ), che a noi serve solo per essere sanzionati e far correre i nostri creativi governanti verso l'imposizione di nuove tasse, verso l'ulteriore spremitura di limoni vicini alla buccia, questa Europa che gia' di per sé ci grava di alti costi ( coi suoi due parlamenti e pletora di politici da mantenere ), questa Europa sarebbe ora di mollarla.
Quando mai ci ha aiutato?  In compenso ha preteso. 
In compenso ha dato l'avallo e favorito l'insediamento di una squadra di governo fatta di gente non eletta da nessuno, voluta solo dall'Illustre Presidente Napolitano.  Peccato che non siamo una Repubblica Presidenziale.
Stiamo andando in malora, questa e' la verita'.
E mentre la nave affonda, i suonatori, fessi o ciechi che siano, si limitano a suonare.
Troppi suonatori, che ce la cantano e ce la suonano.
Magari pensano che siamo suonati anche noi, rimbambiti dalle loro eterne parole. 
Dalle loro eterne balle.  Dal loro eterno attaccamento alla poltrona ( alla quale basta attaccarsi per due anni, dopodiche'...pensione e privilegi ).
In un paese come il nostro, che e' in recessione e non si sa quando se ne uscira', che e' in crisi istituzionale palese, ci mancano solo le ondate immigratorie inarrestabili condite da boldrinerie e buonismi.
In un paese come il nostro, dove il respiro al sovraffollamento delle carceri lo si da' coi permessi premio ai killer.
Bene, questo e' un paese da cui affrettarsi ad emigrare se si e' giovani e coraggiosi, altro che immigrare!
Anche perché, se l'andazzo continua com'e', in pochi decenni saremo una colonia del Nordafrica.
Senza risolvere i loro problemi, avremo perso anche i nostri connotati.
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2013, 11:32:54 da piccolofi »