Autore Topic: La legge degli uomini  (Letto 324 volte)

presenza

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La legge degli uomini
« il: Dicembre 09, 2013, 22:41:11 »
E così stai lì senza che puoi dire niente, solo se te lo chiedono, solo se sei interrogato. Lui è entrato scortato da due ch'erano in divisa, con le manette e le sue scarpe blu da tennis comprate il giorno prima, comprate... forse rubate chissà, e stava zitto senza una parola, le aveva dentro tutte e le voleva usare, ma gl'intimarono di non tirarle fuori per nessun motivo. E te ne vai così perché non puoi reesistere a stare come impassibile, ognuno ha la sua storia, certo anche quel giovane che aveva disegnato invece uno scarabocchio. Tante persone, uno si alzava e l'altro andava incontro al suo destino senza sapere come, e poi attorno una marea che tutto trasporta anche il dolore di tante vite senza una ragione, e poi le stesse senza dirsi niente, ormai resta così poco, o anche niente tanto che importa se tutto il reste poi cede. Sarà silenzio o una condanna a vita, ma poi meglio cos'è: guardarsi e vedersi ancora niente? Non accettare questo cammino in corsa. Bastava solo non correre per fuggire, e vivere sentendone il respiro.

ectobius

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Re:La legge degli uomini
« Risposta #1 il: Dicembre 10, 2013, 07:03:33 »
Ha disegnato uno scarabocchio, è vero!, Ma cos’altro poteva disegnare senza mezzi?  Se gli erano stati concessi solo un carboncino e un muro scrostato e ammuffito in equilibrio instabile. Ha un paio di splendide scarpe da tennis, Nike, cucite alla perfezioni da mani schiave, ma il tesoro ce l’ha dentro e gli è proibito usarlo, gridarla la sua vita senza ragione.
Presenza!, sono commosso.

ectobius

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Re:La legge degli uomini
« Risposta #2 il: Dicembre 10, 2013, 10:56:19 »
All’epoca del fascio la scuola dell’obbligo arrivava fino alla quinta elementare, ma era per tutti per modo di dire. Tralasciamo le evasioni e gli abbandoni prima della quinta, ma già dal primo giorno di scuola, già in prima classe, si operava una selezione: figli di contadini ed artigiani erano raggruppati nella fila di banchi degli asini e nessuno badava loro. E questi bambini, fuori dall’aula, erano i più bravi in tante cose Intelligenti e creativi che se appena appena qualcuno si fosse preso la briga di seguirli come gli altri… pensate a Di Vittorio che imparò a scrivere sui muri , da solo, con un carboncino, ché non aveva né quaderno né matita.
Quanti bei cervelli perduti… e quanti si continua a perderne in una scuola che diventa sempre più di classe… tanto la cultura non si mangia!!

ectobius

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Re:La legge degli uomini
« Risposta #3 il: Dicembre 12, 2013, 10:38:55 »
Che bar frequenti?

ectobius

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Re:La legge degli uomini
« Risposta #4 il: Dicembre 13, 2013, 10:15:49 »
Risposta a quella che adesso si firma Azzurra.

Sei la regina delle semplificazioni, e, infatti, le tue analisi sono argomentate su minimi episodi personali, o al massimo di qualche parente. Naturale, quindi, che sfocino (e succede quasi sempre) in chiacchiera da bar… magari football club ultràs.
« Ultima modifica: Dicembre 13, 2013, 12:07:33 da ectobius »