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L’annunciazione angelica a Maria del concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo, una comunicazione dell’angelo a Giuseppe per convincerlo a sposare Maria, altri messaggi da parte degli indaffarati angeli dopo la nascita del Figlio di Dio: l’avviso ai pastori e altre due informazioni a Giuseppe: la prima volta per fargli evitare la “strage” di bambini “voluta” dal re Erode ed indurlo alla “fuga in Egitto” con la moglie ed il figlio, la seconda volta per dirgli che Erode era morto e poteva tornare in Giudea.
Ma chi sono gli angeli che permeano le pagine evangeliche ? Sono creature incorporee, invisibili ed immortali. Contemplano Dio, lo glorificano, e sono i suoi messaggeri, dice il “Catechismo della Chiesa cattolica” (60).
Per Agostino d’Ippona “La parola angelo designa l’ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l’ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo." (Enarratio in Psalmum, 103, 1, 15)
Gli angeli, per chi ci crede, sono una presenza “necessaria”, il ponte di comunicazione tra il trascendente e l’immanente, tra la divinità e l’umanità.
La Bibbia abbonda di nomi angelici, indica diverse categorie di angeli, e ce li presenta come la “corte celeste” che celebra la gloria di Dio.
Nelle rappresentazioni artistiche le ali degli angeli appaiono tra la fine del IV secolo e gli inizi del V. In precedenza gli angeli venivano raffigurati senza ali, sebbene ci fossero indicazioni in merito. Nell'Antico Testamento ci sono notizie sul volo degli angeli (Daniele, 9, 21); sulle loro ali (Ezechiele, 1, 4-25; 10, 1-22).
La voluta “dimenticanza” fu causata sia dal timore di confondere gli angeli con l’iconografia pagana della “Vittoria” alata (Nike) e di Eros, anch’esso raffigurato con le ali nella pittura vascolare greca e romana.
Dopo il cosiddetto “editto” (che invece è un rescritto) di Costantino nel 313, la nascente arte cristiana fece propri gli schemi di rappresentazione dell’iconografia romana, sicché gli angeli assunsero le pose della Vittoria alata pur mantenendo le proprie caratteristiche: l’aspetto maschile ed il vestiario (tunica dalmatica e pallio come mantello). Successivamente fu aggiunto l’attributo delle ali per sancire visivamente la natura spirituale degli angeli.
Nella Genesi c’è l’angelo giustiziere che caccia Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Gli angeli intervengono per punire gli Egiziani che tenevano in schiavitù il popolo di Israele. Un angelo appare nel “sacrificio di Isacco”, ecc..
I primi angeli “cristiani” nelle arti visive appaiono nel medioevo, tra il VII ed il IX secolo: sono esempi gli affreschi nell’ex abbazia di San Vincenzo al Volturno, in provincia di Isernia, e nella chiesa di Santa Maria foris portas nel comune di Castelseprio, in provincia di Varese.
A Firenze, nel convento di San Marco, il Beato Angelico dipinse tra il 1440 ed il 1450 la scena dell’annunciazione dell’angelo a Maria.
Secondo la tradizione cristiana di origine medioevale, gli angeli sono organizzati in differenti ordini, detti "cori angelici".
Il teologo e filosofo bizantino
Dionigi Areopagita (pseudonimo usato da un anonimo nel V o VI secolo) nel “De Coelesti hierarchia” indica le lettere dell’apostolo Paolo agli Efesini (6,12) ed ai Colossesi (1,16) la base per la divisione degli angeli in tre gerarchie, ognuna delle quali contiene tre ordini o cori di angeli, classificati secondo la loro vicinanza a Dio:
1. Serafini, Cherubini e Troni;
2. Dominazioni, Virtù e Potestà;
3. Principati, Arcangeli e Angeli.
Serafini : hanno sei ali ed appartengono al più alto ordine di angeli, con il ruolo di guardiani del trono di Dio; continuamente cantano le sue lodi. Emanano una luce potente e brillante che nessuno, se non occhi divini, può guardarli.
Cherubini: hanno quattro ali e quattro facce: una umana, una di cherubino, una di leone ed una di aquila. Sono i guardiani della luce, delle stelle., dell’Eden e del trono di Dio.
Troni: sono esseri angelici iridescenti e dalla forma mutevole. Siedono attorno a Dio e si preoccupano dei problemi umani.
Dominazioni: hanno il compito di regolare le mansioni degli angeli inferiori. Ricevono ordini dai Serafini, dai Cherubini o direttamente da Dio. Essi formano l’esercito dell’Apocalisse e da loro dipende l'ordine universale.
Virtù: sono anche denominate Fortezze. La loro forma è simile a lampi di luce. Sono dispensatori grazia.
Potestà: sono gli angeli multicolori addetti alla nascita ed alla morte.
Nella terza gerarchia ci sono angeli che assolvono la funzione di messaggeri del Cielo.
Principati: sono simili a raggi di luce.
Arcangeli: sono consiglieri ed amministratori inviati dal Cielo. Nella tradizione cattolica gli arcangeli sono tre: Michele, Raffaele, Gabriele. Nel calendario liturgico vengono ricordati il 29 settembre.
Angeli: appartengono all'ordine più basso della gerarchia angelica Gli angeli hanno diverse mansioni e vengono sovente inviati come messaggeri. Infatti la parola "angelo" proviene dal greco "anghelos" e significa "messaggero".
Gli angeli custodi vengono celebrati il 2 ottobre dalla Chiesa cattolica. La tradizione popolare cristiana ci ha tramandato questa preghiera all’angelo custode: “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”.
L’esistenza degli angeli è considerata verità di fede e tutte le gerarchie angeliche sono lodate "sgranando" la "corona angelica", simile ai cosiddetti "grani" del "rosario". Si pregano gli angeli di ogni gerarchia e si chiede loro di intercedere presso Dio per ottenere delle grazie ( è ovvio,...)
La teologia attuale fortunatamente sembra essersi dimenticata di loro, ma sono ancora tante le persone che hanno bisogno di credere nell’esistenza degli angeli.