C'è un grande bisogno di amare ed essere amati e invece ci si chiude in se stessi diffidando dell'altro anche quando respira. Perché si sta sempre a guardare all'esterno, con gli occhi puntati al mondo, piuttosto che ascoltarsi dentro e vedersi nella spontaneità di ciò che siamo o potremmo essere. Se oggi sentiamo gioia, domani quella stessa gioia provata potrebbe essere dolore ed è così per tutti, e tutti siamo noi che camminiamo fianco a fianco in questa vita tanto discussa, ma in realtà solo e soltanto nostra.
Aprirsi a ventaglio, che bel tripudio di colore sarebbe ognuno che passa per strada così foggiato a se stesso per regalarsi all'altro, ogni momento.
Una porta chiusa a noi e agli altri invece è buio, è un odore che non c'è e un sapore che non sa di niente mentre il niente potrebbe essere plasmato e ricreato per dare forma e senso a ciò che altrimenti rimarrebbe solo un'aspirazione. Quanto tempo si spreca a pensare di desiderare quando invece “fare” sarebbe immediato.
E' l'immediatezza il presente della nostra esistenza, passato e futuro non esistono, e amare è l'accompagnamento ai gesti, alle parole, ai pensieri e davvero, davvero, davvero ci riempie la vita e il corpo senza alcuno sforzo.
"Che il mio amore possa riempire ogni cuore", questa sia la frase da recitare per ognuno di noi come un mantra, e adesso, in questo istante la recito per tutti voi!