- Nulla è certo, lo so adesso, in questa notte senza una ragione, con la pioggia che cade a più non posso , con il silenzio di tutto quanto intorno quando improvviso qualcosa l'ha interrotto: il pensiero di non avere niente. E' già passato quel giorno vissuto come ultimo, era un saluto per sempre, peccato che io non me ne sono accorta. Ma forse è stato meglio, sarebbe stato triste e invece era splendente, almeno questo conservo adesso nella mente.
Non si sa nulla di ciò che verrà domani, perciò ho vissuto ieri pienamente, e oggi ho solo e soltanto questo, e nulla più posso di fronte a passi che non sono miei.
- Perché sono giunto a questo, sembrava tutto chiaro e poi di colpo è scomparso, sì il colore del presente fatto di tutto, adesso per me d'improvviso è diventato niente. Nel silenzio mi sono chiuso, sarà per sempre? E lei che fa, non dovrebbe importarmene più niente, e invece sto qui a pensare alla sua porta chiusa come risposta alla mia che non si è aperta.
- Così è tutto perso?
- Così dove sto andando?
La voce fuori campo di qua da questa parte, sono io, la vita, con tutto quello che comporta, vedo quei due e qualcosa voglio fare, sembrano arenati in un mare senza appartenenza, stanotte inventerò qualcosa, per non stare senza, senza gli eventi come una catena, senza i miei rami come un albero, la corteccia e il tronco a forma di caverna.