Come venere d’altri tempi
nasci dalla spuma del mare,
quale ineguagliabile bellezza,
ammirabile mia musa!
Tu mi sproni, col solerte pungolo
del tuo fascino,
e in confusione mi induci,
poichè non può la mia penna
cantare le tue meraviglie!
Mi inganni, mi trasporti,
rubi dal mio petto ogni anelito d’amore;
il tuo sguardo mi ammalia, mi seduce.
E continui a nascere, o Anadiomene,
tra le onde del mio mare,
poni calma alla burrasca del mio cuore
e divin quiete!
Privarmi di Te non posso,
come cielo senza stelle,
diventerebbe un continuo morire:
senza Te anche il sole perderebbe luce.
Amami, o Diva, non respingermi
dal tuo bene, fa che sia io il tuo prescelto!
Giuseppe Salvatore Sugamiele