Tutto questo gran vociare e ricordare e osannare e creare, incontrarsi, festeggiare, cantare, inneggiare all'Italia unita nel 150° anniversario mi fa sorridere. Non posso negare che, per alcuni versi, produca piacere rendersi conto che, almeno una volta ogni cinquanta (?) anni ci si ricordi che l'Italia la si volle unita...anche se il senso di "unione" ora ha un valore profondamente diverso da allora...
diverso? davvero è diverso?
ho la netta sensazione, alcune volte, che questo senso di appartenenza uscito da cilindro negli ultimi mesi, sia una sorta di arma che accomuna gli antiberlusconiani compatti contro il Pedoberlusca esattamente come 150 anni fa gli eroi del Risorgimento si batterono contro l'invasore straniero...
stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
siam pronti alla morte l'Italia chiamò
ora riprendiamo lo stesso inno perchè la rima non riesce
fra Arcore, Ruby, Rubacuori, Fede, Minetti, bordelli e festini
meglio riprendere l'inno di Mameli e tacere in attesa delle urne