Non so risponderti, sai?
Quando ripenso a ciò che ho letto, in parte mi rivedo. Molti libri li sento "miei", ho come la sensazione che parlino di me e con me. Certe volte vorrei tirarne fuori i personaggi e parlarci.
Se qualcuno però si ferma a riflettere su ciò che leggo, forse non mi comprende fino in fondo.
Non sono un tipo da grandi scrittori, non leggo filosofi complessi e cose che non riesco a capire subito (non leggo nemmeno Moccia però, non saltiamo da un estremo all'altro
). Semplicemente non mi piace l'idea di avventurarmi in qualcosa di pesante, di dover stare col portatile a cercare di capire il senso di alcune cose o il dizionario.
Dalla mia libreria magari viene fuori l'immagine di una "sempliciotta", ma non è ciò che sono, non mi sento così.
Voglio leggere cose che mi appassionano, che mi piacciono davvero, non grandi tomi per dire "io leggo libri di 2000 pagine".
Ecco, non so se mi faccio capire.