Autore Topic: Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto  (Letto 1556 volte)

Faber

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Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto
« il: Agosto 22, 2013, 11:24:53 »
Sto pensando ad un viaggio che mi porterebbe sulle tracce dei carovanieri berberi del Sahara. Seguendo le piste della via del sale, incontrerei una di queste carovane fatte di uomini e cammelli, che da secoli attraversano il deserto da sud a nord e poi via via verso l'oriente. Al tramonto, intorno al fuoco del bivacco, verrebbero intonati i canti delle tribù berbere, gli uomini azzurri, e parlando con loro chiederei: "Qual'è il vostro destino?" Il mio è ritrovare la parte araba di me stesso. Il capo carovana allora, mosso da curiosità mi chiederebbe cosa sei venuto a fare qua, in mezzo al deserto, tra genti che non conosci? Gli direi:"Sono venuto per fermare la latinizzazione della cultura araba".
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro

piccolofi

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Re:Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto
« Risposta #1 il: Agosto 22, 2013, 17:01:39 »
 A parte che sarebbe certo coniugato ad una buona dose di fascino questo tuo viaggio, sei davvero sicuro che non sia in atto l'opposto di quel che dici, ossia non si stiano gettando le basi per l'arabizzazione della cultura latina?
E poi la cultura, certo grande, a cui fai riferimento tu appartiene al passato.  Dove la trovi questa cultura nel presente?  Il mondo arabo e' devastato e devastante, e' un'autentica mina capace di innescare qualunque conseguenza anche al di fuori di se'.
Quando guardo le scene che nei paesi arabi ormai si ripetono quasi ovunque, le rivoluzioni che non possono portare ad alcuna democrazia, le folle urlanti e violente, l'estremismo e il fanatismo che si affermano sempre piu'..., a tutto posso pensare tranne che a una cultura.
La cultura, che e' esistita ammirabilmente, secondo me e' ormai relegata a pochi e clandestina, senza diritto di cittadinanza.
Come avviene in tutti i paesi in cui l'intolleranza, la violenza e l'ignoranza si affermano e mirano a soggiogare tutti, in primis le menti piu' aperte e le personalita' che avrebbero potuto imprimere svolte illuminate e migliorative.
Al di la' dei sogni, Faber, al di la' della letteratura, al di la' delle sensazioni di avere in se' tracce di una certa cultura, guardiamo alla realta' e al presente.
Mi hanno sempre fatto amaramente ridere ( anzi non ridevo proprio ) quelli che parlavano di " primavera araba " e si illudevano su svolte simil-democratiche, ho sempre pensato che sarebbe successo quello che sta purtroppo accadendo, ossia che quel mondo si sarebbe completamente dissestato : perche' alla " democrazia ", anche pseudo, non ci si puo' arrivare con colpi di mano secondo me, ma ci si puo' arrivare solo con un processo di consapevolezza e di crescita delle persone.   Buttar giu' dei rais per finire sotto il dominio oscurantista dei Fratelli musulmani non costituisce un primo passo verso le liberta' civili di espressione e di vita, ma una diversa catena.
Che cultura vuoi mai che possa sopravvivere in queste condizioni in cui si fatica anche solo a vivere?
Se fossi vissuto la', non saresti Faber.  Non saresti arrivato ne' alla cultura ne' all'equilibrio che hai potuto farti qua.  Oggi anziche' la penna dovresti prendere il fucile.
E volendo essere libero di seguire le tue convinzioni, facilmente saresti in carcere a subire perlomeno un lavaggio del cervello se non peggio.
Apprezziamo quel che abbiamo finche' lo abbiamo!  Non so per quanto lo avremo.
L'invasione araba, fermata a Poitiers da Carlo Martello che aveva salvato l'Occidente, e' ricominciata e questa volta non e' arrestabile.
E solo chi ha poca fantasia e realismo puo' non capire dove ci puo' portare una simile massiccia iniezione di una " cultura " opposta a quella nostra occidentale e con essa incompatibile.
Parlo di quella di oggi, non quella di ieri che tu vagheggi : la cultura fondata sull'Islam, che da sempre ( oggi ma anche ieri ) vuole dominare, non convertire.
E noi poveri, sciocchi cristiani, ci gingilliamo coi bei discorsi, le parole, le illusioni, l' " accoglienza " a chi non vuole integrarsi affatto, ma al contrario mira a usarci e in un domani fagocitarci.
Costruiamo le moschee a chi nei propri paesi distrugge le nostre chiese e ammazza i nostri fedeli.
Permettiamo che nel nostro Paese, bene o male progredito, vengano perpetrati reati orrendi contro le donne che si vogliono sottrarre a un mondo maschilista che va loro stretto : come se quella mentalita' e " cultura " abitasse un'altra terra, una sorta di zona franca entro l'Italia stessa, in cui possono affermarsi costumi medievali e barbarie.
Io trovo tutto pazzesco, a cominciare dall'inerte stupidita' di chi sta solo a guardare e continua a blaterare di " accoglienza ".
E' bello abbandonarsi ai sogni ad occhi aperti su una grande cultura, Faber, ma ha abitato il passato.
Il presente e' una polveriera e le menti davvero illuminate possono solo andarsene.

( Scusa se ho deviato in qualche modo dal tuo sogno di un viaggio alla ricerca delle lontane origini, altri faranno commenti diversi, ma io non ho potuto. )
   

« Ultima modifica: Agosto 22, 2013, 17:05:47 da piccolofi »

Faber

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Re:Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto
« Risposta #2 il: Agosto 22, 2013, 18:19:31 »
A parte che sarebbe certo coniugato ad una buona dose di fascino questo tuo viaggio, sei davvero sicuro che non sia in atto l'opposto di quel che dici, ossia non si stiano gettando le basi per l'arabizzazione della cultura latina?
E poi la cultura, certo grande, a cui fai riferimento tu appartiene al passato.  Dove la trovi questa cultura nel presente?  Il mondo arabo e' devastato e devastante, e' un'autentica mina capace di innescare qualunque conseguenza anche al di fuori di se'.
Quando guardo le scene che nei paesi arabi ormai si ripetono quasi ovunque, le rivoluzioni che non possono portare ad alcuna democrazia, le folle urlanti e violente, l'estremismo e il fanatismo che si affermano sempre piu'..., a tutto posso pensare tranne che a una cultura.
La cultura, che e' esistita ammirabilmente, secondo me e' ormai relegata a pochi e clandestina, senza diritto di cittadinanza.
Come avviene in tutti i paesi in cui l'intolleranza, la violenza e l'ignoranza si affermano e mirano a soggiogare tutti, in primis le menti piu' aperte e le personalita' che avrebbero potuto imprimere svolte illuminate e migliorative.
Al di la' dei sogni, Faber, al di la' della letteratura, al di la' delle sensazioni di avere in se' tracce di una certa cultura, guardiamo alla realta' e al presente.
Mi hanno sempre fatto amaramente ridere ( anzi non ridevo proprio ) quelli che parlavano di " primavera araba " e si illudevano su svolte simil-democratiche, ho sempre pensato che sarebbe successo quello che sta purtroppo accadendo, ossia che quel mondo si sarebbe completamente dissestato : perche' alla " democrazia ", anche pseudo, non ci si puo' arrivare con colpi di mano secondo me, ma ci si puo' arrivare solo con un processo di consapevolezza e di crescita delle persone.   Buttar giu' dei rais per finire sotto il dominio oscurantista dei Fratelli musulmani non costituisce un primo passo verso le liberta' civili di espressione e di vita, ma una diversa catena.
Che cultura vuoi mai che possa sopravvivere in queste condizioni in cui si fatica anche solo a vivere?
Se fossi vissuto la', non saresti Faber.  Non saresti arrivato ne' alla cultura ne' all'equilibrio che hai potuto farti qua.  Oggi anziche' la penna dovresti prendere il fucile.
E volendo essere libero di seguire le tue convinzioni, facilmente saresti in carcere a subire perlomeno un lavaggio del cervello se non peggio.
Apprezziamo quel che abbiamo finche' lo abbiamo!  Non so per quanto lo avremo.
L'invasione araba, fermata a Poitiers da Carlo Martello che aveva salvato l'Occidente, e' ricominciata e questa volta non e' arrestabile.
E solo chi ha poca fantasia e realismo puo' non capire dove ci puo' portare una simile massiccia iniezione di una " cultura " opposta a quella nostra occidentale e con essa incompatibile.
Parlo di quella di oggi, non quella di ieri che tu vagheggi : la cultura fondata sull'Islam, che da sempre ( oggi ma anche ieri ) vuole dominare, non convertire.
E noi poveri, sciocchi cristiani, ci gingilliamo coi bei discorsi, le parole, le illusioni, l' " accoglienza " a chi non vuole integrarsi affatto, ma al contrario mira a usarci e in un domani fagocitarci.
Costruiamo le moschee a chi nei propri paesi distrugge le nostre chiese e ammazza i nostri fedeli.
Permettiamo che nel nostro Paese, bene o male progredito, vengano perpetrati reati orrendi contro le donne che si vogliono sottrarre a un mondo maschilista che va loro stretto : come se quella mentalita' e " cultura " abitasse un'altra terra, una sorta di zona franca entro l'Italia stessa, in cui possono affermarsi costumi medievali e barbarie.
Io trovo tutto pazzesco, a cominciare dall'inerte stupidita' di chi sta solo a guardare e continua a blaterare di " accoglienza ".
E' bello abbandonarsi ai sogni ad occhi aperti su una grande cultura, Faber, ma ha abitato il passato.
Il presente e' una polveriera e le menti davvero illuminate possono solo andarsene.

( Scusa se ho deviato in qualche modo dal tuo sogno di un viaggio alla ricerca delle lontane origini, altri faranno commenti diversi, ma io non ho potuto. )
 
Ciao Piccolofiore, grazie per avermi letto e commentato. Nella mia immagine faccio riferimento ai Berberi, al deserto e ad un mondo arabo, che non è quello musulmano (cioè religioso). Capisco che di questi tempi siamo interessati dagli accadimenti che stanno coinvolgendo il mondo medio orientale e del magherb di religione musulmana, attraversati da questa ondata rivoluzionaria dei "fratelli arabi". Io immaginavo di ritrovare la "vera cultura araba" e non il suo spirito religioso, che considero essere un'altra cosa. Ma nel nostro occidente tendiamo a confondere lo spirito religioso e le contrapposizioni storiche che ben conosciamo. I Berberi, del resto, furono conquistati dall'Islam, ma hanno conservato sino ad oggi usi e costumi ben lontani nel tempo dal tipico integralismo che sta caratterizzando la religione musulmana. Vedi, anche su questo aspetto ci sarebbe da fare gli opportuni distinguo: un conto è l'Islam, un'altro l'integralismo islamico, che ha creato qua e là governi teocratici (che tutto sono, tranne che democratici). Nell'immagine che propongo, parlo anche dell'antica via del sale, come di un ritorno alle origini, ad mondo se vuoi più semplice, fatto di persone di culture lontane anni luce, sedute tuttavia intorno ad un bivacco, in cerca di quella condivisione che io amo definire "Umanità". Grazie, comunque per aver voluto condividere i tuoi pensieri.  :)
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

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Re:Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto
« Risposta #3 il: Agosto 22, 2013, 18:38:28 »

Lo so, te l'avevo detto che ho deviato ( e' stato piu' forte di me dati i tempi ), ma avevo capito benissimo quale fosse il tuo spirito.
Forse l'ho..involgarito o macchiato con la concretezza, ripeto mio malgrado, ma apprezzo come e spesso anche cosa scrivi : perche' tu fra i Carabinieri sei quello che sa scrivere, giusto?
E passami la battutaccia per ridere un po'.. 

Faber

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Re:Ragionando intorno al fuoco di un bivacco nel deserto
« Risposta #4 il: Agosto 22, 2013, 19:38:33 »

Lo so, te l'avevo detto che ho deviato ( e' stato piu' forte di me dati i tempi ), ma avevo capito benissimo quale fosse il tuo spirito.
Forse l'ho..involgarito o macchiato con la concretezza, ripeto mio malgrado, ma apprezzo come e spesso anche cosa scrivi : perche' tu fra i Carabinieri sei quello che sa scrivere, giusto?
E passami la battutaccia per ridere un po'..
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...confermo!! Grazie, comunque per gli apprezzamenti che mi fai... :rose:
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