Martino giocherellava col suo ciuffo ribelle che gli si rovesciava in viso.
La maglietta con l'Uomo Ragno ed i pantaloncini azzurri,sedeva sotto il porticato;
si alzò di scatto, era stufo stare a guardare il cielo giocando con le nuvole a costruire animali fantasiosi.
''mamma-disse- vado da Roberto''.
Si avviò pensando ''gli domanderò in prestito la bici, non la usa mai, così farò qualche corsa per i campi.''
Camminava spedito sollevando terra e polvere sulla stradina di campagna che lo portava a casa dell'amico.
'' quando arrivo gli domando la bici, non dirà di no, è un amico''
Il sole picchiava creando miraggi giocando con l'umidità attorno.
'' e se non fosse d'accordo? lui non la usa mai ma se fosse di cattivo umore e me la rifiutasse?
Bè, sarebbe un suo diritto ma... io non gliela rifiuterei l'avessi''
Ora vedeva la casetta dell'amico avvicinarsi al suo sguardo.
'' potrebbe dirmi no e magari protestare per la richiesta e...''
Dalla finestra Roberto vide arrivare Martino.
-Mamma, arriva Martino, lo volevo chiamare per dirgli che ho deciso regalargli la bici, ma già che sta arrivando glielo dirò di persona-
Martino aveva ora il passo pesante, in testa tanti pensieri non felici:
'' magari mi dice:- Figurati se te la impresto!-, oppure-- Non la uso ma non te la lascio''.
Era ormai davanti casa di Roberto, il quale sulla porta gli sorrideva.
'' eccolo, è lì.. sorride.. si... ma appena gli domando la bici me la negherà... infatti guardalo... sembra lo sappia, è davanti la porta per sfottermi e dirmi no...
ma che amico del cavolo... uffa!!!! ed io sceso fin qui, avrei ricambiato e lo sa.. invece sono certo mi dirà di no!''
Roberto sorrideva, tenendo la bici andandogli incontro.
Martino, quando gli fu davanti si girò di scatto urlando:
'' va al diavolo, Te e la tua bici!!!!
Il sole ancora alto rifletteva sulla vernice di una Graziella inconsapevole.