I quindici minuti di oggi, li dedico a Lei, sposa cercata allora, adesso solo tormento quotidiano, almeno in quasi tutti i giorni feriali. Oltre venticinque anni trascorsi insieme, tra queste mura incolore oramai al pari Suo, da dove scrivo. Solo agosto, Natale e malattie ci hanno separato in tanto impegno a Lei dedicato, un nome cercato, voluto, inseguito. Lei nemmeno la famiglia ha però guardato , ritenendosi esclusiva nella mia vita, in ogni momento e situazione, per utili e meriti finiti altrove, lontano spesso. Tre anni fa l'annuncio: la sua posizione non ci occorre più. Strano, perchè da allora altre tre persone diverse l'hanno successivamente ricoperta, ma senza i miei stessi risultati, dovuti principalmente al mio profilo personale prima che professionale. L'invidia corrode, l'animo umano è imperscrutabile , sopratutto quando il campo dove affermarsi è fatto di interessi, numeri, mafie e politiche interne di comodo, pubblicità e propaganda falsa come distorta. Tutto fumo, danni e utopie vendute a clienti, fornitori e dipendenti stessi. Tre anni fa, hai cancellato una carriera, un'ideale, prima che tuo interesse. Mi hai parcheggiato a non far nulla che potesse mostrare ancora competenza, capacità, risoluzione di problemi.Tre anni fa hai sancito un tacito divorzio, declassandomi sotto l'ombra e spada della crisi come della ristrutturazione aziendale, che però ha risparmiato tanti altri, i soliti noti e raccomandati, non importa se tutt'ora fanno ancora solo danni al tuo interno. Certo, l'innovazione è il tuo motto, a che prezzo mio e di altri?