Autore Topic: Z' Rafačl'  (Letto 1317 volte)

ectobius

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Z' Rafačl'
« il: Giugno 20, 2013, 08:47:20 »
“…Il tempo ci porta
fin dove si inventa una memoria…”


La vianova!   
Era la strada sterrata che sobbalzava dal paese in collina fino alla piana del Tavoliere… polverosa cosparsa di sterco di cavallo e sassi d’ogni dimensione Nei tratti piů prossimi al paese affollata di animali… cani gatti porci cavalli asini muli galline tacchini oche  pulcini con chiocce…talvolta serpentelli innocui regolarmente classificati quali vipere e valorosamente schiacciati da scarpe chiodate.
Coloro, pochi, che possedevano un’automobile, si equipaggiavano convenientemente prima di intraprendere la traversata sulla vianova: spolverini lunghi fino alle caviglie, copricapo in pelle da pilota anni venti, occhiali da motociclista… Chi li avesse visti toccare il suolo terrestre dopo un viaggio anche breve, magari all’imbrunire, si trovava faccia a faccia con una comitiva carnevalesca di fantasmi d’altri pianeti Borotalcati e con qualche imbarazzante traccia di materiale organico da vomito sugli spolverini Visi pallidissimi, occhiaie profonde e violacee: gli effetti della frenetica danza tra e sulle buche della vianova sfasciacarrozze.
Tra due tratti quasi paralleli di vianova, uniti da un largo tornante in discesa, sorgeva il palazzo di don Vincenzo e subito piů in basso, fino alla curva “ sott’a l’ulm’ ”, si estendeva il vasto oliveto di proprietŕ dello stesso don Vincenzo. 
L’olmo alla curva non c’era piů!… Doveva essere stato un albero maestoso per aver lasciato traccia del suo essere stato: frescura al viandante, ombrosa casa di uccelli e cicale, da provar turbamento al pensiero della sua secolare etŕ recisa.
Don Vincenzo aveva un grande amore per i fiori Considerava l’oliveto piů un giardino che un luogo di produzione agricola Si riforniva di bulbi e semi dalla ditta Sgaravatti o fin direttamente dall’Olanda E l’oliveto era affidato ad un vecchietto, z’ Rafačl’, che proveniva da chissŕ quale altro paese… piccolo e tanto vecchio, z’ Rafačl’, che a mala pena poteva badare esclusivamente ai fiori Cosě che di olio se ne produceva poco e di cattiva qualitŕ… ed anche il giardino, invero, era un po’ arruffato, ma con rovi di rose perfettamente potati e privi di parassiti.
E z’ Rafaele, oltre che piccolo e vecchio, era anche cosě povero che don Vincenzo non se la sentiva di mandarlo via… Sě!… avrebbe potuto solo mandarlo via!, ché non era infatti possibile procedere a licenziamento in quanto z’ Rafačl’ non era un dipendente, e non percepiva un regolare salario… Era quasi un ospite!
Viveva miseramente e ci chiedeva sempre delle pezze “ come sonza sonz’ ”, nel suo linguaggio di chissŕ quale paese perduto E le pezze servivano a rattoppare i suoi indumenti che doveva aver riparati tante di quelle volte che ora dei suoi pantaloni non era piů possibile riconoscere la stoffa originaria, né per qualitŕ, né per colore.
Era “evangelista”, z’ Rafačl’.
Nessuno capiva cosa significasse essere evangelisti e forse nemmeno a lui doveva essere molto chiaro il concetto… ma non andava in chiesa Leggeva la Bibbia e officiava messe solitarie nella casetta degli attrezzi.
In un qualche modo, a modo suo, z’ Rafačl’ dava  scandalo. Certamente comunque, quasi inconsciamente z’ Rafačl’ esprimeva cosě una sua silenziosa, dignitosa protesta.
E un giorno arrivň un suo parente, chissŕ da dove.
Nessuno aveva mai pensato che potesse avere parenti o, quanto meno, parenti che si ricordassero di lui E il parente invece c’era e se lo portň via con sé, con tutto il suo avere che ci stette largo in una bisaccia.  In piů, fuori bisaccia, portava via un ombrello e tre polli legati alle zampe… il quarto dei suoi quattro polli era stato sacrificato per festeggiare l’avvenimento.
Si allontanavano a piedi verso la stazione ferroviaria galleggiando sulla vianova Miraggio vibrante di luce calore e polvere sotto uno sguardo velato di commozione.
Anche z’ Rafačl’ č passato su questo mondo.
Posso testimoniarlo!
Ho bevuto acqua fresca dalla sua “cecina” … e qualcosa ho bevuto anche da lui.


Nuvolone

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #1 il: Giugno 20, 2013, 15:16:05 »
Beh, se vuoi un parere sincero, piů che un racconto mi sembra la pagina di un diario. Situazioni e personaggi descritti sono comuni, poco interessanti.   

ectobius

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #2 il: Giugno 20, 2013, 17:21:25 »
Sě, č vero! Banali! Ce ne sono, ma non molti, che sanno passare su questo mondo in silenzio e con dignitŕ.
“Senza un sospiro, un grido d’afflizione /che tradisca la  disperazione”.

« Ultima modifica: Giugno 21, 2013, 05:55:18 da ectobius »

Nuvolone

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #3 il: Giugno 21, 2013, 01:00:32 »
Non ho detto banali. Personaggi di un passato non tanto remoto, che non esistono piů, ma che all’epoca ce n’erano. Anche mia madre e i miei nonni raccontavano storie simili; era un’altra societŕ, piů povera materialmente, ma forse piů dignitosa.

nihil

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #4 il: Giugno 21, 2013, 06:24:57 »
che bel racconto. Zio..un appellativo che si dŕ a molti di quelli che non si sa bene come collocare, ma si chiamano zii con affetto, come uno di famiglia, anche se famiglia non tiene. I personaggi quasi invisibili sono quelli che si ricordano con maggior affetto, proprio perchč forse siamo gli unici a dar loro corpo e sostanza, quelli negati in vita dalla vita. Picole perle vaganti nel mare della quotidianitŕ, ma ognuno di noi si puň identificare in loro, perchč anche noi per "altri" siamo invisibili. :kiss:

ectobius

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #5 il: Giugno 21, 2013, 06:53:22 »
Ni, hai colto il succo di questo breve scritto: "siamo gli unici a dar corpo e sostanza ai negati dalla vita". E dobbiamo farlo! E' come un atto di giustizia.

nihil

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #6 il: Giugno 21, 2013, 07:10:17 »
e infatti spesso ho raccontato dei miei "ultimi" perchč anche loro hanno avuto o hanno una vita da non dimenticare.  ;) speciale e unica, come tutte e forse piů particolare. Ad essere figli di Agnelli non ci vuole nessuno sforzo o fantasia!

ectobius

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #7 il: Giugno 21, 2013, 07:24:09 »
Purtroppo si parla solo dei cosiddetti vip, che spesso sono solo dei pezzi di... L'edicola č zeppa di giornalacci del gossip.

Nuvolone

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #8 il: Giugno 21, 2013, 20:08:31 »
Colgo un profondo controsenso nel vostro dire: se una persona che per “gli altri” (quindi anche per chi ne conserva amorevolmente il ricordo: “gli altri siamo noi”) non č quasi nulla ed č sempre sola e conduce quel tipo di vita, “che non si sa bene come collocare”, che non tiene famiglia, per cui "siamo gli unici a dar corpo e sostanza ai negati dalla vita", ecc., vuol dire che non č (od era) considerata proprio  una “perla”, altrimenti sarebbe stata una persona “normale” come tutti gli altri e non un “ultimo” e un “negato dalla vita”.
A noi piace perň l’esercizio del giudicare e ricordare bene, con affetto, certe persone, forse perché sono le uniche con cui non dobbiamo mai confrontarci col timore di sentirci “noi” anormali o in difetto per qualcosa nella societŕ? Un’ipocrisia profonda, di cui neppure ci accorgiamo, del nostro essere “uomini”… Quindi...  "siamo gli unici a dar corpo e sostanza ai negati dalla vita. E dobbiamo farlo! E' come un atto di giustizia."
Eh sě, ad essere figli di Agnelli non ci vuole nessuno sforzo o fantasia!
« Ultima modifica: Giugno 21, 2013, 20:16:08 da Nuvola... »

ectobius

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #9 il: Giugno 22, 2013, 06:21:21 »
Oddio!!

Nuvolone

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #10 il: Giugno 22, 2013, 14:08:06 »
Colpito ed affondato pure te? Non lo faccio per divertirmi o per puro spirito di contraddizione, credimi; č che sono troppo "incazzata" con tutto per permettermi il lusso di non guardare i lati piů aberranti della nostra realtŕ, e poter essere  "diplomatica" (come Faber e qualcun altro mi vorrebbe).  :Ppp:
« Ultima modifica: Giugno 22, 2013, 14:13:10 da Nuvola... »

nihil

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #11 il: Giugno 22, 2013, 22:23:10 »
appunto: oddio!

Nuvolone

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #12 il: Giugno 23, 2013, 12:01:26 »
;D  Queste  infantili ed indispettite risposte non fanno altro che confermare la profonda ipocrisia di cui siamo tutti vittime, non solo voi due.  Lo so che desiderate solo complimenti su quello che pubblicate, ma io i complimenti e gli apprezzamenti li faccio solo se sono sentiti e meritati (secondo il mio punto di vista,ovviamente). Un altro discorso č se vogliamo incoraggiare qualcuno che ha bisogno di essere incoraggiato, e in quel caso mi esprimo in maniera piů dolce. Mi dispiace Ectobius, il tuo modo di scrivere non mi piace sia grammaticalmente (non corretto) sia per quanto riguarda il contenuto. Ipocrisia a parte.Oddio! Che ho scritto!  ;D

ectobius

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #13 il: Giugno 24, 2013, 07:06:21 »
La "normale"... di Pisa.
Oddio!!

nihil

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Re:Z' Rafačl'
« Risposta #14 il: Giugno 24, 2013, 13:35:37 »
cara Nuvola, sei un artista nell'indispettire le persone, non critichi il testo, che puň essere piů o meno buono, ma tascci le persone di ipocrisia. In base a cosa non si sa. E noi non intendiamo aprire discussioni tipo violevo dire, tu hai detto, ma io ho scritto...nessuno qui deve spiegare o giustificare gli scritti. Se non ti piacciono dillo pure, ma non tirare fuori giudizi che isolano dal contesto letterario.
In realtŕ credo che tu non abbia capito questo testo, perchč vieni da altre realtŕ, da altri tempi e queste esperienze  non le puoi identificare.
« Ultima modifica: Giugno 24, 2013, 13:38:02 da nihil »