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"L’amore è come un corso d'acqua sempre in movimento"
"Mary, voglio sapere se hai una vaga idea di come tu sia riuscita ad ampliare la mia comprensione del mondo. Tu mi provochi continuamente, e mi costringi a scoprire cose nuove. L'amore come un corso d'acqua, dev'essere in continuo movimento, ed è proprio quello che tu fai con me. Ma che cosa accade alla maggioranza delle coppie? Credono che le acque del fiume scorrano per sempre, e non se ne preoccupano più. Poi arriva l'inverno, e le acque gelano. Solo allora comprendono che niente, in questa vita, è assolutamente garantito.”
(da “Lettere d’amore del profeta”, che Kahlil Gibran scrisse a Mary Haskell; libro a cura di Paulo Coelho)
L’amore verso il/la partner oltreché dichiarato deve essere dimostrato con i fatti, col comportamento coerente, altrimenti si creano contraddizioni tra le parole e le azioni.
Per rafforzare il legame affettivo sono determinanti il dialogo, l’empatia, la complicità, la condivisione, il “senso del noi”, che si ottiene, come già detto, dalla convergenza dell’io e del tu e dalla reciproca comprensione.
Comprendere non significa concordare ma conoscere l’opinione o l’aspettativa del compagno o della compagna.
Si Nihil, per poter comprendere è necessario ascoltare con attenzione. Invece durante una discussione può capitare di impegnare la mente nell’elaborazione della risposta da dare anziché udire cosa dice l'altro/a.
Ascoltare in modo attivo significa interessarsi a ciò che dice con le parole e ciò che lascia intendere con il linguaggio non verbale.
Se la comunicazione diventa disfunzionale la coppia va incontro a frustrazioni, malintesi e rancori che allontanano. ‘‘Non mi capisci!‘‘, ‘‘con te non si può discutere!‘‘.... Frasi ricorrenti come queste possono mettere in crisi il rapporto coppia e causare l’incomunicabilità dei propri desideri, emozioni, pensieri... Invece la comunicazione amorosa necessita della reciproca capacità di esprimere a parole il proprio mondo emozionale e sentimentale; capacità che hanno la maggioranza delle donne; invece gli uomini, per natura e cultura, generalmente conoscono poco quel tipico modo di relazionarsi.
Quando una donna ha un problema o vuole sfogare la frustrazione di una giornata negativa desidera parlare per "sfogarsi", comunicare con altri capaci di ascoltarla, non pretende da loro la soluzione del dilemma. Invece l'uomo quando ha un problema o è frustrato tendenzialmente si chiude "a riccio", si isola, legge il giornale o finge di guardare la televisione. Pensa come risolvere la questione, da solo o con l'aiuto di un'altra persona. Cerca il confronto di opinioni, un consiglio, una soluzione.