"Arbitri e Galline", di Mainardi.
Dopo aver letto "L'anello di Re Salomone" di Lorenz, non riuscivo a reggere il confronto col modo di scrivere e tutto quell'essere accademico.
Ho lasciato in asso "Il dottor Zivago" dopo poche pagine, e non sono dispiaciuta più di tanto.
"Il nome della rosa" fa parte della lista, ma questo lo inizio e cerco di finirlo quando avrò un po' di tempo.