Ma infatti, caro Faber, coi discorsi che faccio sulle “manifestazioni di intolleranza xenofoba” (che è stato mal interpretato da un utente), sulla disonestà diffusissima, sulla “democrazia che è diventata quasi una dittatura travestita di democrazia”, è a questo che voglio arrivare: al crollo di una cultura che ci permetteva, bene o male, di vivere in una civiltà e nel progresso di essa, che ormai non abbiamo più, ed i motivi sono tanti, tutti quelli a cui faccio riferimento.
Perché se ci sono almeno cento parlamentari tra condannati, indagati e prescritti per reati anche molto gravi (tra l’altro questi dovrebbero votare la legge anti corruzione), mentre un uomo che ha solo 10 mila euro di debito gli sequestrano l’unica casa che viene rivenduta all’asta per 25 mila euro e se volesse ricomprarla dovrebbe spenderne più di 60 mila (giusto per fare UN esempio), è ovvio che non stiamo in democrazia, ma è qualcos’altro.
Se si fanno entrare tutti gli immigrati possibili, senza controlli e senza poter dare loro un minimo di che vivere “onestamente”, senza richiedere una buona e reale integrazione, permettendo di tutto e di più, è ovvio che non è questa democrazia, ma è qualcos’altro. Persino in un convegno di psichiatria si è affermato che molti disturbi psichiatrici (tra l’altro nuovi, cioè che non esistevano prima) sono derivanti dall’attuale tipo di società alienante ed alienata, dove non c’ è più molta possibilità di identificarsi in una propria comunità, nelle proprie origini, nella propria cultura, ma che, anzi, tutto viene minato e spazzato via in poco tempo. L’ho evidenziato nel mio topic che è stato chiuso.
Se si tenta di discutere di questi mali, perché “questi” sono i mali (non li ho certo elencati tutti) e si viene tacciati di razzismo, terrorismo, di essere rivoluzionari e altro...