Era di questa mattina la notizia che anche l'Italia ha "segnato il passo" per la setima volta: la non crescita economica ci porta in coda ai Pesi membri dell'Eurozona. L'asse politico Italia-Francia, se non altro, potrebbe servire a rinnovare l'attenzione del Governo europeo sulla irrimandabile esigenza di ridisegnare, nel breve termine, una politica - economica e finanziaria più vicina alle esigenze e alle aspettative dei cittadini comuni, e non solo facendo riferimento a. alle esigenze del sistema bancario fortemente indebitato e b. alle easpettative dei cittadini che attendono una politica fiscale e di bilancio meno rigida e più orientata al rilancio dell'economia anche attraverso gli investimenti da parte dei singoli Stati europei (rispolverando la teoria del Keines, secondo la quale nei periodi di forte recessione economica lo Stato si sostituisce agli investitori privati, diventando esso stesso imprenditore e creatore di lavoro, creando i presupposti per la "domanda e l'offerta sul mercato). In estremo oriente Giappone e Cina stanno immettendo sui mercati finanziari considerevoli quantitativi de denaro "in valuta pregiata" con il chiaro intento di creare ad arte un fenomeno di inflazione controllato per rilanciare sul mercato finanziario i loro titoli di stato (resi più appetibili per via dei tagli sugli interessi) e ridare fiato allo scambio commerciale (attraverso il minore costo dei beni da esportare). Sono tutte misure economico-finanziarie facilmente realizzabili anche in Europa: a patto che ci sia convergenza di vedute e intenti tra gli Stati membri.
Offensiva di Hollande: recessione dovuta alle politiche di austerity
www.ilsole24ore.comCiò che colpisce attualmente l'Europa è «la recessione dovuta alle politiche di austerità»: lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, nel corso di una conferenza stampa convocata a poco più di un anno dalla nomina
