Caro Faber , il tuo Socrate non tolse niente a nessuno, era solo un uomo giusto che invitava a guardarsi dentro per conoscersi meglio. Questo avrebbe, secondo lui, migliorato l'uomo e l'umanità. Fu condannato a morte, l'alternativa era la morte bianca dell'esilio, come il peggiore criminale. Sicuramente io non sono un uomo giusto e saggio come il filosofo greco ma cerco di guardarmi sempre dentro e vedo enormi margini di miglioramento. Ma gli empi, quelli veri, vedrebbero forse qualcosa dentro di loro da migliorare? Non credo.
Le persone " normali " possono solo fare il loro dovere quotidiano in tutti i campi con costanza ed impegno e vedere i loro sogni, magari altruistici, svanire per invidia, gelosia, ignoranza, cattiveria, pochezza.
Tu sei sicuramente un uomo giusto, ti potranno affidare anche grosse responsabilità guadagnate sul campo con impegno e sacrificio, ma difficilmente ti assegneranno il potere di potere cambia una frazione infinitesimale di questo marcio mondo. Il mondo è nelle loro mani e nelle loro teste dove Socrate non è mai soggiornato e se lo ha fatto ha preferito l'esilio.
Forse qualcuno potrà trovare i nostri discorsi banali, perfino noiosi, io no certamente.
Con grande affetto e stima.
Ciro