Ciao fratello,
ti scrivo sentendo il bisogno di parlarti come ai vecchi tempi, come quando ci facevamo le nostre discussioni e tu stavi ad ascoltarmi pazientemente. Ecco ultimamente, ormai sempre più spesso, vado indietro nei ricordi, allora pezzi di vita scorrono davanti ai miei occhi e con essi i colori, a volte i profumi e le parole. Pezzi della mia vita personale, degli incontri, dei desideri e delle emozioni, pezzi della nostra vita, di noi piccoli, dei nonni, dei nostri giochi, delle litigate; e poi ancora di noi grandi, e pensandoli a volte li racconto a me stessa. E' tutta storia passata, mi sembra pure strano doverne parlare al passato mentre ancora sembra appartenermi come presente, vissuto soltanto ieri. Ogni volta che vado a casa di papà e mamma, le mura risuonano ancora delle nostre voci, eppure noi non ci siamo, ognuno di noi se ne è andato, ognuno di noi è diventato qualcuno e non è più solo figlio. Il tempo è trascorso e se penso agli anni passati, mi dico che è trascorso in fretta. Vivendolo non ci si rende conto, fermandosi a pensarlo ti è sfuggito dalle mani. Ecco allora la voglia di ritrovarmi lì, in quel passato che è stato presente, con te mentre camminavamo per via umberto e parlavamo, incontravamo persone, ridevamo insieme...neanche la città è più la stessa, sembra aver perso smalto, ma forse... ha perso noi. E di nuovo la voglia di ritrovarmi insieme, tutta la famiglia, in una giornata come tante, trascorrendo il tempo come tante volte accadeva. Nulla può essere come prima, e non rimpiango niente, sono felice del mio passato, e del mio presente ancora di più, solo che sarebbe bello condividere insieme ogni aspetto della propria vita pur vivendo ognuno diversamente. Forse un tempo si stava meglio quando tutti i membri della famiglia continuavano a stare insieme sotto lo stesso tetto pur avendo vite diverse, non si sentiva il distacco, non si percepiva il trascorrere del tempo e ogni scelta veniva condivisa, e ci si aiutava e si continuava a crescere insieme, a invecchiare insieme, a...morire, senza paura, senza sofferenza. Ma, come spesso si dice “con i sé e con i ma non si fa la storia”, e se storia dobbiamo fare possiamo solo dare testimonianza di come oggi viviamo, ognuno rincorrendo i nostri sogni e i nostri spazi, nel tentativo di diventare qualcuno, e magari contenti o scontenti a seconda di ciò che abbiamo raggiunto, coinvolti fino in fondo senza pensare troppo, senza sentire troppo... oggi un uomo come tanti, ormai in pensione da tanto, anche lui qualcuno in passato, con sogni, vita vissuta, moglie e figlio è stato ritrovato dalla polizia cadavere nella sua casa di città, cercavano il figlio che abita in Olanda, la moglie era morta da un pezzo, lui era solo da un pezzo.
A un certo punto si spezza tutto, caro fratello, e quando ci si ritrova nuovamente insieme si fa fatica a ritrovarsi, e non c'è tempo perché ognuno pretende il suo pezzo di legame interrotto, si ritagliano gli spazi, ma gli spazi non bastano mai, e quando si ritorna ognuno alle proprie vite rimane solo un tempo rubato e il desiderio di colmarlo. Si perdono pezzi strada facendo da quando cominciamo ad uscire di casa per non tornare più da figli con le chiavi in mano dopo un'uscita con gli amici o un esame all'università, si perdono pezzi strada facendo dal momento in cui decidiamo di scegliere di non tornare più da fratelli con la spesa delle caramelle e delle gomme per condividere le golosità proibite.