Sensazioni di adesso

[presenza]

Ieri non sapevamo niente, oggi mi stai dentro come una seconda pelle. E' a qualsiasi momento che d'improvviso accade, ed ecco i nostri passi a terra, adesso sono quattro. E il dietro e il dopo non contano, è questa la terra che calpestiamo, l'erba che tra le scarpe spunta, i sassolini sul ciglio della strada, i fiori che ti inchini a raccogliere, la brezza che sfiora i nostri visi al sorgere di noi.

[Nuvolone]

Ma come si deve fare con te?
Ogni nuova sezione aperta, arrivi tu, e ci metti il tuo timbro di cose che c’entrano poco o nulla.
Quello scritto nel precedente post non è una lettera, manco un bigliettino, al limite potevi farne una poesia.
Ma, allora lo fai apposta !
Sì, lo fai apposta, ora comincio a capirlo. Non c’e altra spiegazione; non so il perché, ma lo fai volutamente.
Forse per un forte desiderio di riempire un vuoto, un vuoto che dà fastidio; o per sottolineare la propria presenza perché ci si sente invisibili nella vita reale …. O forse per il gusto di "guastare" qualcosa?

Anch’io ultimamente scrivo tanto sui forum, ma almeno cerco di rimanere coerente con la sezione in cui scrivo.

[Nuvolone]

Credo che sia dovuto un minimo di rispetto verso gli altri utenti del forum; è come se io mi mettessi a scrivere racconti o aforismi nella sezione dedicata alla Poesia, mentre nella sezione “Politica” scrivessi  poesie d’amore, o nella Sezione Scienza cominciassi a scrivere di moda o di gossip. ecc.
In questo modo si sminuisce il valore o il significato della singola sezione.
Chiediamo a Mr, Blue di aprire una sezione dedicata soltanto a te, e lì ci scrivi tutto ciò che vuoi.  Ma perché rovinare un lavore che altri pensano, creano, e tu distruggi ?

Così facendo si sminuisce il significato e il valore che ognuno di noi dà  alla singola sezione.
Ogni sezione è come uno scrigno prezioso che rappresenta e raccoglie gli argomenti a noi più cari e che hanno il diritto di avere una loro dimora, distinta dalle altre, e tutta particolare; dove ogni utente può custodire i propri componimenti, trasferendoli dal prpprio cuore allo "scrigno", e in quel "particolare scrigno", così da effondere, quasi magicamemte, maggiore impeto emotivo sia per chi decide di riporre il proprio scritto nello "srigno-sezione", sia per chi si diletterà, incuriosito, ad aprirlo e leggere.

E’ come in un museo che in ogni stanza racchiude opere differenti.

Per piacere, non roviniamo anche quest'altra sezione; ovviamente, se hai delle lettere, vere, d'amore, d'amicizia, belle, che esprimono sentimenti importanti (non la lista della spesa scritta al coniuge e chusa con un: Ti amo), ma sentimenti che, alle persone amate, non siamo in qualche modo riusciti a trasmettere, a comunicare, scrivile pure, purché non ti inventi cose che son ben lontane dal tema della sezione.
Se vuoi solamente sbizzarrirti, c'è la sezione  apposita.

[presenza]

Cara Nuvoletta,
posso comprendere il tuo smarrimento nel leggere di continuo i miei scritti e non trovarli pertinenti alle sezioni del forum. In verità lo sono, perché per me la scrittura e la vita danzano e camminano insieme, non vivono l'una distaccata dall'altra, non risentono di compartimenti stagni. Per me la scrittura deve poter fluire come il sangue nelle vene. Perciò quando scrivo una lettera d'amore è uno stato d'animo che esprimo in forma letteraria. Perfino quando mando un messaggio, se è un messaggio d'amore è letterario o poetico. E' vero, non mi piacciono i vuoti e perciò li riempio, non per presenziare, piuttosto per comunicare  pensiero e sensazione e magari dare anche un incoraggiamento .
 Tutto è collegato, e lo scrigno di cui parli è per me la vita, questo grande contenitore capace di partorire sempre e dare in modo nuovo.
E se la comunicazione avviene tra menti che rispondono all'unisono ancor di più diventa così piena e appagante da generare un linguaggio letterario e non conformista. Una lettera d'amore può essere dunque anche un dialogo, o una parola che mandi e l'altro la completa, oppure la rivelazione di sensazioni che l'altro/a ci evoca e perciò non abbiamo bisogno d'intestare come fosse una lettera d'ufficio.