Autore Topic: L'iter amoroso  (Letto 26787 volte)

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #60 il: Maggio 11, 2013, 00:39:34 »
Scelta del/la partner/4

Non sempre le caratteristiche che una donna cerca in un compagno sono presenti in un unico uomo e non tutte le donne hanno le qualità per poter scegliere l'uomo migliore.

Maschi e femmine scelgono basandosi sulle percezioni ed informazioni che si comunicano, sulle proprie esperienze e necessità, e decidono.

Accade che nella selezione Intervengano  motivazioni inconsce ed alcuni processi psicologici, come la sopravvalutazione e l’idealizzazione che fanno illudere e col tempo deludere.

Chi per vari motivi ha poca autostima e non ha la possibilità di scegliere è costretto ad accettare l'occasione, quel che capita come partner, pur di "fidanzarsi". 

Anche il bisogno d'affetto, di vicinanza, di solidarietà, inducono ad accogliere senza tergiversare,  ad accontentarsi per necessità, per  timore di continuare a fallire e soffrire  nell’inutile attesa del/la partner ideale.

Le precedenti  relazioni  amorose  anche se sono finite ed hanno fatto soffrire non sono inutili. Ogni rapporto offre esperienze positive e negative che  dovrebbero contribuire  successivamente con un altro compagno od un’altra compagna a mantenere un soddisfacente rapporto di coppia.

Un amico virtuale mi ha inviato una e-mail per dirmi: “ Dai 15 ai 30 anni il cambiamento di partner è anche occasione per sperimentarsi, per capire ciò che si vuole da una relazione amorosa. Invece dopo i 30 anni il continuo cambiamento di partner indica l’incapacità di creare rapporti duraturi.

Nel nostro tempo i giovani frequentano la discoteca come luogo di aggregazione e d’incontro e vi rimangono  fino a notte inoltrata non solo per divertirsi.  A prescindere dall’uso di alcolici o droghe,  sono numerosi i ragazzi e le ragazze single che ci vanno   per conoscere un/a partner occasionale, oppure per una relazione  a breve termine, difficilmente a lungo termine perché è necessaria  la reciproca conoscenza e c’è bisogno di tempo per  innamorarsi e poter amare una persona per quello che è.

Spesso i giovani (maschi e femmine)  usano la parola "amore" con troppa facilità nonostante abbiano conosciuto il ragazzo/la ragazza  solo la sera prima, forse c'è più superficialità nei rapporti sentimentali.

Fino agli anni ’60 dello scorso secolo dominava la morale cattolica e le femmine, in particolare,  venivano educate al valore della verginità fino al matrimonio, anche per tutelarle da possibili gravidanze. Erano importanti i fidanzamenti per “conoscersi bene” e progettare rapporti duraturi.

Poi avvenne la “liberazione sessuale della donna”, la diffusione dei contraccettivi e la morale sessuale diventò evanescente. Ma tale evanescenza fu causata dai contraccettivi o da altre cause sociali ? Certamente la pillola ed i contraccettivi hanno favorito la libertà sessuale e le relazioni di breve durata. Ormai  i giovani non sono più disponibili ad accettare le rigidità morali imposte soprattutto dalla  Chiesa cattolica. Forse gli individui si sono accorti che la vita è una sola e va goduta.  E le ragazze  hanno omologato i comportamenti maschili anche nella sessualità. Si pensa subito al coito  anche senza sapere bene  con chi si ha a che fare.

Adesso la donna si sposa più tardi, quando ha circa 30 anni ed anche più,  di solito  non prima di aver finito gli studi ed avere un lavoro per essere economicamente indipendente  dal marito o dal convivente che sia. Per conseguenza ha la possibilità di avere diverse relazioni amorose.

A me la timidezza ha impedito durante l'adolescenza di fare le necessarie esperienze con più ragazze per poi poter scegliere con consapevolezza la partner per un rapporto duraturo e con la quale avere figli. E di questo ne sono molto rammaricato”
« Ultima modifica: Maggio 15, 2013, 08:47:10 da dottorstranamore »

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #61 il: Maggio 12, 2013, 07:24:19 »
Scelta del/la partner/5

Ci sono alcune teorie riguardanti la scelta del partner: la teoria psicoanalitica, la teoria sistemica, la teoria  della somiglianza,  la teoria della complementarietà, la teoria evoluzionistica e la teoria dell’attaccamento.
 
Per  la teoria psicoanalitica la scelta del partner non è casuale. E’condizionata dalla fase edipica nell’infanzia, durante la quale inconsciamente il bambino s’”innamora” della madre e la bambina del padre. Se quella fase fu positiva la scelta verrà orientata verso un individuo con caratteristiche comportamentali simili a quelle del genitore del sesso opposto. Se invece la fase edipica non fu soddisfacente si cercherà un partner caratterialmente diverso dal genitore o dalla genitrice, per non rivivere l’esperienza negativa.

Il complesso di Edipo si manifesta all’età di circa tre anni. Il bambino diventa possessivo nei confronti della madre, chiede più coccole e tenerezze. Per le bambine, questa fase corrisponde al periodo in cui esse cercano di conquistare il papà, di attirare continuamente la sua attenzione e si rifugiano nelle sue braccia, mentre la madre diventa, al tempo stesso, una rivale ed un modello.
Gradualmente, fra i tre e i sette anni, attraverso una fase chiamata da Freud “risolutiva”, i bambini rinunciano a prendere il posto del genitore del suo stesso sesso, respingendo nel proprio inconscio le sue emozioni e le sue passioni.

Secondo la teoria sistemica la famiglia è come un sistema, con caratteristiche, regole e norme proprie. Comprendere i meccanismi e le dinamiche di tale sistema significa capire i criteri del suo funzionamento: come ogni  individuo nell’ambito della famiglia influenza gli altri componenti e nel contempo viene influenzato; le dinamiche si ripercuotono sul sistema famiglia, che può diventare disfunzionale.

Il rapporto fra i genitori influenza il futuro dei figli. Un padre assente  o una madre insoddisfatta della sua relazione col partner  potrebbe influenzare il figlio nell’incapacità di amare; potrebbe influenzare  la figlia ad “amare troppo” un uomo “sbagliato”.

La famiglia può influenzare nella scelta del/la partner dando anche indicazioni ai figli su come deve essere una “buona” moglie o un “bravo” marito.

Per la teoria sistemica la scelta del partner è condizionata dalle aspettative della propria famiglia e da pretese soggettive.  Se prevale l’influenza familiare la selezione si orienta sullo status socioeconomico del possibile compagno o della compagna. Se invece prevale la volontà del soggetto, questo seleziona in modo più libero e consapevole, accetta lui/lei per quello che è, con pregi e difetti, l’importante è amare.

Teoria della somiglianza: un proverbio dice "chi si somiglia si piglia". Tale detto non si riferisce alla somiglianza fisica ma alle affinità interpersonali, alla condivisione di opinioni e stile di vita.

Generalmente, maggiore è il numero degli interessi in comune, maggiore è l'attrazione. Tale somiglianza può riguardare gli stati emotivi,  la posizione socioeconomica, gli interessi culturali od altro.

La somiglianza crea attrattiva perché gratifica l'autostima e fa vivere in modo positivo la relazione.
A costituire nel tempo l’elemento aggregante di una coppia non è però solo la "somiglianza" ma una complessa coordinazione nelle scelte quotidiane. Gli interessi condivisi fin dall’inizio del rapporto facilitano questo processo, mentre le differenze possono provocare attriti e conflitti che nel tempo mettono in crisi la relazione.

Teoria della complementarietà. Fu elaborata dal sociologo americano Robert Winch. Secondo questo ricercatore si preferisce come compagno/a una persona che ha qualità complementari , compensatorie. Ognuno dei due fornisce all'altro risorse di comportamento, ognuno dei due dà all’altro quel che non ha. Per esempio, un ragazzo timido ed introverso può scegliere una ragazza estroversa, cordiale.; una donna precisa e meticolosa può preferire un uomo dal temperamento artistico ed anticonformista. Si cerca una persona differente da sé al fine di completarsi.

Le caratteristiche complementari tra i due partner, la loro capacità di soddisfare le reciproche esigenze fanno aumentare le probabilità di durata nel tempo della coppia.

Alcuni ricercatori (Vinacke, Shannon, Palazzo, Balsavage e Markey) affermano che la somiglianza incrementa l’attrazione iniziale e favorisce la nascita della relazione amorosa, mentre la complementarità assume importanza durante lo sviluppo del rapporto di coppia.

La teoria evoluzionistica dà una spiegazione biologica anziché psicologica per la scelta del/la partner.

Secondo questa teoria (di David M. Buss ed altri) per la relazione a lungo termine, matrimonio o convivenza, il maschio preferisce la partner giovane ed attraente, potenzialmente in grado di fare figli. Invece la femmina vuole un partner capace di amare, che abbia risorse economiche per dare sicurezza alla famiglia. Il monogamico rapporto di coppia è utile alla donna per scegliere geneticamente il padre da dare ai figli e nel contempo per assicurarsi un aiuto esclusivo da parte dell’uomo nella protezione e allevamento della prole.

La teoria dell’attaccamento fu elaborata dal psicoanalista britannico John Bowlby.

Il processo di costruzione dello stile di attaccamento è determinante anche per la scelta del partner.

L’attaccamento crea il legame tra due individui, come quello del bambino con la madre o tra due persone che si amano. Infatti i legami sentimentali degli adulti sono simili nella loro fenomenologia a quelli che caratterizzano la relazione madre-bambino e con questa hanno equivalenze funzionali. Nella coppia l’attaccamento avviene nella fase dell’innamoramento.

La qualità delle prime relazioni affettive organizza la struttura psicologica secondo schemi cognitivi, detti “modelli mentali dell’attaccamento”.

Lo schema di attaccamento che si struttura nella psiche del bambino rimane attivo negli individui attraverso gli anni.

Nel 1987 gli psicologi Cindy Hazan e Philp R Shaver pubblicarono l'articolo “Romantic Love conceptualized as an attachment process”, col quale sostenevano la similitudine tra l’attaccamento nell’amore di coppia e la relazione di attaccamento provato dal bambino per la madre o verso un’altra persona di riferimento.

In funzione dei diversi tipi di attaccamento avuti nell’infanzia è possibile prevedere quale tipo di partner sceglierà l’individuo quando sarà adulto, perché  si tende a scegliere il/la partner che ha un sistema di attaccamento compatibile con il proprio.

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #62 il: Maggio 13, 2013, 06:42:32 »
Scelta del/la partner/6

 

Un bel film sociologico riguardante la scelta e l’approccio fu realizzato nel 1963 dalla regista Lina Wertmuller . Il movie, titolato “ I Basilischi” ( per riferimento agli abitanti della Basilicata)  è ambientato  negli anni ’50 del secolo scorso. 
Le scene del film furono realizzate quasi interamente nel comune di Palazzo San Gervasio e nei comuni pugliesi di Minervino Murge e Spinazzola.

Nel movie si narra la vita quotidiana di un gruppo di giovani del sud che trascorre noiose giornate. Essi fantasticano di emigrare nel centro-nord Italia per migliorare le condizioni di vita, avere un diverso futuro. Fra di loro ci sono quelli più determinati a partire ed altri che sono dei rinunciatari, fatalisti, apatici.

E’ interessante la sequenza in cui Francesco (interpretato dall’attore Stefano Satta Flores) segue a distanza la ragazza che ammira. Avvicinarsi a lei è quasi impossibile In quell’ambiente sociale,  perchè la gente poi mormora. Ma Francesco riesce a parlarle brevemente in una solitaria stradina del paese. La giovane gli risponde mentre continua a camminare, per evitare di farsi dire dai pettegoli che dà confidenza ai possibili corteggiatori ed essere considerata “una poco di buono”….

In quegli anni nelle zone rurali del meridione d’Italia era diffuso quel modo di approcciarsi per una storia d’amore. C’erano anche  le variabili del “ratto”, della “fuga” vera o concordata con le famiglie, della “riparazione” col matrimonio e del “divorzio all’italiana”.

Erano pure frequenti le richieste d’intermediazione ai cosiddetti “sensali”, che facevano incontrare le persone interessate a sposarsi.

Quella del sensale era una “professione” poco remunerata ma diffusa in tutta Italia. L’”agente matrimoniale” veniva denominato in modo diverso a seconda delle località.

Per vivere esercitava un proprio mestiere o aveva un’attività commerciale , come secondo lavoro s’interessava di “pubbliche relazioni” per fidanzamenti o matrimoni.

Il “sensale di matrimonio” era un mestiere particolare, praticato fin dall’antichità e citato anche nel “Corpus Iuris Civilis” fatto realizzare da Giustiniano, l’imperatore romano d’Oriente vissuto dal 483 al 565. In quel codice civile il sensale viene indicato col nome di “prosseneta”, perché era un mediatore di affari, con l’intento, in questi casi, di far giungere ad un accordo le famiglie dei possibili fidanzati o nubendi, valutando la dote di ognuno dei partner.

Nel nostro tempo il ruolo di sensale viene svolto dalle agenzie matrimoniali, molto attive per far sposare individui italiani con straniere.

E’ ancora valido il proverbio “mogli e buoi dei paesi tuoi” ? Con chi ci si sposa ? Le statistiche sociologiche evidenziano il prevalere di matrimoni tra residenti nella stessa città o provincia, ed frequente ancora oggi la scelta del coniuge nell’ambito dello stesso ceto sociale e dello stesso livello culturale.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #63 il: Maggio 13, 2013, 21:33:55 »
Questo è fissato con la Chiesa cattolica e con la morale.
Come se al di fuori della Chiesa cattolica non dovesse esistere una morale !
La morale esiste per l'essere umano perché solo l'essere umano ha bisogno di una morale!


Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #64 il: Maggio 14, 2013, 00:07:42 »
Scelta del/la partner/7

La scelta della persona d’amare e con la quale condividere la propria vita è fondamentale. Le motivazioni che spingono due giovani a scegliersi reciprocamente per un cammino amoroso da percorrere insieme, possono essere numerose e diverse. 

Molti single dicono che non trovano la persona “giusta”, che è quella con la quale si ha voglia di stare insieme, perché ha la capacità di ascolto, è spontanea, fa sentire a proprio agio,  c’è affinità, sa suscitare fiducia, è capace di dedizione e condivisione.

Sono numerose le donne che rinunciano a porsi lo standard perché l’uomo ideale è difficile incontrarlo. Comunque gradiscono l’uomo educato, gentile, premuroso, sincero, affidabile, cordiale, sorridente, fantasioso, seducente, comunicativo, che sappia virilmente amare, ed altro…Sono pretenziose ? Quando comprendono di aver incontrato la persona “giusta” entro di loro dicono: “Ci siamo, è lui ! E’ il mio uomo !”

Ma tale scelta è basata sulla razionalità ? Alcuni psicologi statunitensi con le loro ricerche hanno dimostrato l’altra metà della mela non esiste, possiamo solo auto-convincerci di averla trovata. Un componente della coppia, percepisce  l'altro/a  simile a sé anche se non è vero. La cosiddetta “anima gemella” è tale solo nella nostra fantasia, però aiuta a rendere soddisfacente il rapporto di coppia. 

nihil

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #65 il: Maggio 14, 2013, 09:18:45 »
Nei bestiari e nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal greco βασιλίσκος basilískos, "piccolo re" da βασιλεύς basiléus, "re"; in latino rēgulus) è una creatura mitologica citata anche come "re dei serpenti", che si narra abbia il potere di uccidere con un solo sguardo diretto negli occhi.

Forse la regista si riferiva a questo tipo di basilischi.
Comunque la scelta del partner è una cosa molto complicata, sembra sempre di trovarlo, e altrettanto facilmente si perde, in genere perchè non ci si impegna a mantenerlo, nel senso che stare insieme significa cedere all'altro una parte di sè, del proprio essere. Quando non si vuole cedere più nulla, ma si vuole indietro quella parte di anima che si è ceduta, allora l'amore finisce. Si tratta di potere, nel suo significato più schietto. L'amore esercita un certo potere sull'altro, quando questo finisce o viene rifiutato, allora...tutti a casa. A volte anche all'ospedale o al cimitero, come ultimamente accade sempre più spesso.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #66 il: Maggio 14, 2013, 11:35:48 »
Bravissima Nihil !
Ottima conclusione all'antifona "Iter amoroso".  :rose:
Vedo con piacere che ci sono, oltre me, donne che sanno rispondere.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #67 il: Maggio 14, 2013, 12:30:35 »
quote author=dottorstranamore link=topic=2930.msg28667#msg28667 date=1368225574]....  è meglio cambiare partner ogni due anni per sperimentarsi. Legami molto lunghi nell’adolescenza  potrebbero segnalare un bisogno di sicurezza. [/quote]Ma che assurdità è questa? E quale scienziato lo dice?
quote author=dottorstranamore link=topic=2930.msg28667#msg28667 date=1368225574]A me la timidezza ha impedito durante l'adolescenza di fare le necessarie esperienze con più ragazze per poi poter scegliere con consapevolezza la partner per un rapporto duraturo e con la quale avere figli. E di questo ne sono molto rammaricato”[/quote]Altra sciocchezza, anche qui ci vorrebbe una battuta su quali basi si sceglierebbe la partner dopo averne viste tante, ma non la faccio per non scandalizzare qualche anima nobile che poi chiede il mio ban. Allora, dopo aver fatto "esperienza" con tante altre, quindi le altre se non sarebbero di gradimento devono essere usate tipo "usa e getta"per scegliersi e sposarsi poi quella che supera gli esami del pretenzioso maschietto? E poi il matrimonio dura felici e contenti? Mah, io ho tre fratelli, tutti e tre bravi ragazzi, non mi pare abbiano fatto tante "esperienze" con le ragazze, tutt'altro. Hanno corteggiato le ragazze che a loro piacevano, poi alcune hanno corrisposto, altre no; con quella che c'è stato l'innamoramento e l'amore si sono sposati, e il matrimonio è stato ed è felice, normale.

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #68 il: Maggio 14, 2013, 17:37:35 »
Buonasera Nihil, il film è titolato " I Basilischi" perché  la regista l'ha immaginato in quella regione ed i protagonisti parlano  con quella varietà linguistica regionale   :rose:

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #69 il: Maggio 15, 2013, 08:59:14 »
Infatuazione/1

L’infatuazione è il primo livello dell’innamoramento. E’ una fase di transizione. Il legame affettivo tra i due è ancora tenue e  permette all’individuo  oppure ad entrambi di decidere se continuare od interrompere la relazione.
Se si decide di proseguire il rapporto di coppia significa che  tra i due c’è  convergenza e condivisione degli interessi individuali, c’è reciproca fiducia, necessaria per aprire all’altro/a il proprio vissuto e  svelare l’intimità. L’interesse verso la persona viene arricchito dall’affettività.

“Mi sto innamorando di te” , è la frase che di solito viene usata per dire al/alla possibile partner: “dentro di me sta nascendo affetto, forse innamoramento, ma sei in tempo per bloccarlo oppure per darmi modo di andare avanti.”  La risposta serve per capire cosa l'altro/a pensa in merito, se il sentimento è reciproco.

Molti giovani per timidezza od orgoglio temono di rivelare la loro infatuazione perché non sopportano la possibile sconfitta.

L'infatuazione può sembrare simile alla "cotta", ma non lo è.  L’infatuazione può evolvere nella fase matura dell’innamoramento invece la cosiddetta “cotta” adolescenziale  è di breve durata e nasce dall’attrazione per alcune caratteristiche di una persona.
 
Il sostantivo femminile “infatuazione” deriva dal latino  “fàtuus” (=folle), in questo caso significa esagerata esaltazione, irragionevole e temporanea, verso una persona.

Il sociologo Francesco Alberoni ha esaminato alcuni tipi di infatuazione.

L’infatuazione erotica: basata sull’attrazione fisica e sui rapporti sessuali, ma i due amanti di solito mettono poco in comune del loro passato e della loro intimità. Col tempo rischiano di constatare di non avere più nulla da dirsi.

L’infatuazione competitiva: molte persone si sentono motivate a “conquistare” la persona prescelta solo quando entrano in competizione con un/a rivale. Raggiunto l’obiettivo, perdono l’interesse e la “passione amorosa” scompare in breve tempo.

L’infatuazione da dominio: ci sono individui che tentano di plagiare, schiavizzare la persona che presumono di amare. Quando ci riescono si sentono soddisfatti e abbandonano la “vittima” al suo destino.

L’infatuazione divistica: frequente nelle adolescenti, che sono affascinate da un cantante, da un campione sportivo o altro. Provano attrazione perché il loro divo lo considerano “importante”, perché altre lo ammirano, lo applaudono. Sono infatuazioni di breve durata.
« Ultima modifica: Maggio 15, 2013, 09:38:37 da dottorstranamore »

nihil

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #70 il: Maggio 16, 2013, 07:20:48 »
ma Alberoni non contemple l'infatuazione normale?  ;)

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #71 il: Maggio 16, 2013, 09:35:15 »
ma Alberoni non contemple l'infatuazione normale?  ;)

Cos'è "normale"  nelle persone che si amano ? :mah:

Anche i poeti tentano di descrivere l'amore.

Stamane voglio dirti buongiorno con un contorno di due poesie di Jacques Prévert, te lo ricordi questo scrittore in auge negli anni '60 ?

"Questo amore"

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato.

Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo.

Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo.

Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte.

Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire.

Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato.

Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio.

E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata.

Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate.

Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

 

 "I ragazzi che si amano"

I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Contro le porte della notte

E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

Ed è la loro ombra soltanto

Che trema nella notte

Stimolando la rabbia dei passanti

La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Essi sono altrove molto più lontano della notte

Molto più in alto del giorno

Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.



Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #72 il: Maggio 16, 2013, 09:41:27 »
Infatuazione/2

L’infatuazione è caratterizzata dall’emotività  e dall’erotismo. L’esaltazione che si prova è causata dalla feniltilamina, una molecola naturale che sembra sia in grado di suscitare effetti analoghi a quelli delle anfetamine: dà euforia. Invece il neurotrasmettitore dopamina offre  sensazioni di benessere.

Nella fase dell’infatuazione, stato nascente dell’innamoramento, gli individui si frequentano  per conoscersi, cercano di capire se con il/la possibile partner ci si può vivere insieme e bene, vogliono sapere tutto della vita dell’altro/a. Poi  uno dei due od entrambi decidono se continuare  o rinunciare alla relazione amorosa.

Lo scrittore russo Anton Cechov nel suo racconto titolato “La Signora col cagnolino” narra dell’incontro a Jalta tra Dmitrij Dmitric Gurov ed una signora col cagnolino. Tra loro nasce un’avventura amorosa. Si lasciano, ma poi Gurov la cerca di nuovo. Riesce a rivederla a Mosca…e s’innamorano.
Cechov scrive: “Essi si perdonavano a vicenda ciò di cui si vergognavano nel loro passato, si perdonavano tutto nel presente e sentivano che quell’amore li aveva mutati entrambi”.

Il sociologo Francesco Alberoni nel suo libro “Innamoramento e amore” afferma che ci innamoriamo della persona che col suo comportamento i suoi sentimenti, la sua bellezza soddisfa i nostri desideri.

La continua voglia di stare insieme, di partecipare alle stesse esperienze, la tenerezza, la passione, creano l'innamoramento. Ma non bastano. E’ importante che i due siano entrambi capaci di creare quel magico “senso del noi ”, basato sulla condivisione, su ciò che rinforza il legame affettivo.

Il “noi” si costruisce con la complicità, tipica delle coppie molto unite. Comprende la reciproca fiducia,  l’intimità, il saper affrontare insieme le inevitabili difficoltà,  la condivisione degli aspetti ludici, l’impegno, il quale  implica fedeltà e rispetto verso l’altro/a,  la volontà di non deludere mantenendo  comportamenti adeguati che garantiscano condizioni di equilibrio emotivo e stabilità nella coppia.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #73 il: Maggio 16, 2013, 10:28:32 »
Infatuazione/2 L’infatuazione è caratterizzata dall’emotività  e dall’erotismo. L’esaltazione che si prova è causata dalla feniltilamina, una molecola naturale che sembra sia in grado di suscitare effetti analoghi a quelli delle anfetamine: dà euforia. Invece il neurotrasmettitore dopamina offre  sensazioni di benessere. Nella fase dell’infatuazione, stato nascente dell’innamoramento, gli individui si frequentano  per conoscersi, cercano di capire se con il/la possibile partner ci si può vivere insieme e bene, vogliono sapere tutto della vita dell’altro/a. Poi  uno dei due od entrambi decidono se continuare  o rinunciare alla relazione amorosa. Lo scrittore russo Anton Cechov nel suo racconto titolato “La Signora col cagnolino” narra dell’incontro a Jalta tra Dmitrij Dmitric Gurov ed una signora col cagnolino. Tra loro nasce un’avventura amorosa. Si lasciano, ma poi Gurov la cerca di nuovo. Riesce a rivederla a Mosca…e s’innamorano.Cechov scrive: “Essi si perdonavano a vicenda ciò di cui si vergognavano nel loro passato, si perdonavano tutto nel presente e sentivano che quell’amore li aveva mutati entrambi”.Il sociologo Francesco Alberoni nel suo libro “Innamoramento e amore” afferma che ci innamoriamo della persona che col suo comportamento i suoi sentimenti, la sua bellezza soddisfa i nostri desideri. La continua voglia di stare insieme, di partecipare alle stesse esperienze, la tenerezza, la passione, creano l'innamorainfatuazione erotica: basata sull’attrazione fisica e sui rapporti sessuali, ma i due amanti di solito mettono poco in comune del loro passato e della loro intimità. Col tempo rischiano di constatare di non avere più nulla da dirsi. L’infatuazione competitiva: molte persone si sentono motivate a “conquistare” la persona prescelta solo quando entrano in competizione con un/a rivale. Raggiunto l’obiettivo, perdono l’interesse e la “passione amorosa” scompare in breve tempo. L’infatuazione da dominio: ci sono individui che tentano di plagiare, schiavizzare la persona che presumono di amare. Quando ci riescono si sentono soddisfatti e abbandonano la “vittima” al suo destino. L’infatuazione divistica: frequente nelle adolescenti, che sono affascinate da un cantante, da un campione sportivo o altro. Provano attrazione perché il loro divo lo considerano “importante”, perché altre lo ammirano, lo applaudono. Sono infatuazioni di breve durata.
1 E secondo te, visto che sono rimasta nella fase dell'infautazione,  quale tipo di infautazione  è il mio?
« Ultima modifica: Maggio 16, 2013, 10:48:17 da Nuvola... »

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #74 il: Maggio 17, 2013, 09:11:43 »
Infatuazione/3

Nella relazione amorosa sono coinvolte pulsioni biologiche, motivazioni psicologiche e sociali. La relazione evolve attraverso fasi o tappe che dovrebbero permettere alla coppia di giungere al  traguardo finale: l’amore. 

L'infatuazione è  una delle tappe ed è uguale  nei giovani e negli adulti, nei maschi e nelle femmine, “perché la struttura dello stato nascente non cambia”, afferma il sociologo Francesco Alberoni nel saggio “Innamoramento e amore”. In questa fase ci sono due verbi che fanno presagire se il rapporto di coppia è destinato a durare: progettare e condividere.

L’infatuazione può finire se i progetti individuali  dei due sono diversi ed incompatibili o se i due non riescono a creare un progetto di vita insieme.

Se il/la partner cerca scuse e rinvia il raggiungimento del traguardo  forse non ha intenzione di proseguire nel rapporto a lungo termine, il quale necessita del sentimento di appartenenza, del “noi”  invece  dell’”io”. Forse l'altro/a  non ha voglia di fondersi nell'organismo-coppia, perché non ha la maturità psicologica necessaria per impegnarsi  o perché  pensa la sua vita futura con un/a partner  con altre caratteristiche.

Avverte la  professoressa Chiara Simonelli, docente di psicologia dello sviluppo sessuale ed affettivo nell’università di Roma “La Sapienza”. “Più che il livello di istruzione, l'estrazione sociale o il mestiere che si fa, oggi per stare insieme conta avere filosofia di vita ed obiettivi compatibili, da modulare man mano che il rapporto cresce”, altrimenti  tra i due avvengono conflitti. 

Perché la coppia duri nel tempo, lui e lei  devono comprendere le esigenze dell'altro/a.

Secondo la psicoterapeuta Anna Salvo  “non deve più esistere la divisione dei ruoli imposta dall'identità sessuale, ma dalla convenienza reciproca…  Se lei lavora tutto il giorno e lui ha una professione che lo rende più libero, sarà l'uomo a mettersi il grembiule e preparare la cena.

Ovviamente ci sono individui da evitare per il progetto di vita insieme:  i megalomani,  gli avari, i gelosi patologici, i narcisisti. Con il loro comportamento, le loro ossessioni e il loro modo di essere, sono causa d’infelicità del/la partner  e capaci di far naufragare anche il più deciso tentativo di rapporto duraturo.