Autore Topic: L'iter amoroso  (Letto 26773 volte)

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #90 il: Maggio 25, 2013, 14:54:34 »
Non nego che in ciò che scrivi trovo ogni tanto qualcosa che non sapevo, però in gran parte son cose che sappiamo, chi di noi non ha mai letto un libro di Alberoni sull'amore? Altre affermazioni le trovo superate, alcune altre sono maschiliste.
Ma qual è la conclusione a cui vorresti far approdare con 'sto trattato sull'iter amoroso? Oltretutto utilizzando volutamente e costantemente il termine "individuo" ? Che l'uomo è solo una macchina in balia dei propri istinti e bisogni? Che siamo degli animali come tutti gli altri, ma dotati solamente di maggiore intelligenza e perciò più complessi nel continuo adattamento all'ambiente? E che perciò dobbiamo dar sfogo ai nostri bisogni e desideri senza porci troppi problemi morali perché la morale è solo un'invenzione delle religioni? Purtroppo così non è. L'uomo non è un animale come gli altri. Nei miei lontani anni  universitari studiai che la mente umana è molto differente da quella di qualsiasi altro animale in quanto è molto plastica e si adatta modificandosi continuamente. Un cucciolo di un qualsiasi animale se viene allevato  dagli uomini e cresce non vedendo più altri animali ma solo esseri umani rimarrà in sostanza un animale e cioè un cane rimane un cane col comportamento da cane. Non è così per l'essere umano che ha bisogno di vivere e crescere insieme agli altri suoi simili per sviluppare le caratteristiche umane. Quindi la conclusione è che l'essere umano ha bisogno di educarsi, ha bisogno di raffinarsi; e per realizzare questo ha bisogno sì di libertà di esprimersi, ma anche di regole sia interiori (la morale) che esterne (le leggi). Soltanto in questi binari l'uomo può continuare a progredire.
Il matrimonio e le leggi che lo regolano non è sbagliato, come non è sbagliato in sé il concetto di indissolubilità del matrimonio e della fedeltà. La fedeltà non è in funzione della tutela di figli piccoli, ma è la base che tiene in piedi l'amore.  La fedeltà è fondamentale in ogni rapporto degno di considerazione. Anche se si tratta unicamente di fedeltà o infedeltà sessuale, è rilevante anche questa in una coppia. L'amore umano è molto complesso,  ha bisogno di esclusività e di libertà insieme, ma nella libertà chiede sempre di essere unico ed esclusivo. Quando il gioco finisce, finisce l'amore. Semmai la maturità di una persona consiste nell'accettare che l'amore sia finito lasciando libero l'altro e liberando anche sé stesso. 
« Ultima modifica: Maggio 25, 2013, 15:14:29 da Nuvola... »

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #91 il: Maggio 25, 2013, 18:33:42 »
Citazione
Amore ha scritto:Non nego che in ciò che scrivi trovo ogni tanto qualcosa che non sapevo, però in gran parte son cose che sappiamo, chi di noi non ha mai letto un libro di Alberoni sull'amore? Altre affermazioni le trovo superate, alcune altre sono maschiliste.

Come attenta lettrice dei miei post meriti una risposta, ma considerala un’eccezione.

Le cose che dici di sapere sull’iter amoroso chi te l’ha insegnate ?  I tuoi genitori, i tuoi amici ?  E te l’hanno insegnate  bene ?

I miei post si basano sulla lettura di molti libri e non solo su quelli di Francesco Alberoni.

Di solito quando incontriamo per la prima volta una persona e con questa iniziamo un rapporto di coppia, dall’attrazione in poi non è facile distinguere il nome della tappa in cui temporaneamente sostiamo. Io ho cercato di sezionare la relazione dall’inizio al traguardo dell’amore. Consideralo un lavoro prima chirurgico e poi di assemblaggio. Nei libri trovi indicazioni soltanto su singole  fasi o su alcune tappe dell’itinerario. Io ho offerto il completo tour gratuitamente. Se ne sei capace scrivi il tuo “trattato” su questo tema, fammi leggere il tuo sapere in merito.  O sei  soltanto capace di contestare !   


Citazione
Ma qual è la conclusione a cui vorresti far approdare con 'sto trattato sull'iter amoroso?

Con i post che dedicherò alla fase dell’amore  si conclude l’iter amoroso secondo quanto dicono noti ricercatori. Non ho  e non ho proposto una  teoria od un teorema, perciò non ho ho nulla da dimostrare. Luigi Pirandello alla tua domanda risponderebbe col titolo di un suo testo teatrale: “Così è (se vi pare)”.   

Citazione
Oltretutto utilizzando volutamente e costantemente il termine "individuo" ?

Individuo è un termine neutro, comprende l’uomo e la donna. Utilizzo questo vocabolo per evitare ripetizioni di lemmi. Cerca di essere più arguta.

 
Citazione
Che l'uomo è solo una macchina in balia dei propri istinti e bisogni? Che siamo degli animali come tutti gli altri, ma dotati solamente di maggiore intelligenza e perciò più complessi nel continuo adattamento all'ambiente? E che perciò dobbiamo dar sfogo ai nostri bisogni e desideri senza porci troppi problemi morali perché la morale è solo un'invenzione delle religioni? Purtroppo così non è. L'uomo non è un animale come gli altri. Nei miei lontani anni  universitari studiai che la mente umana è molto differente da quella di qualsiasi altro animale in quanto è molto plastica e si adatta modificandosi continuamente. Un cucciolo di un qualsiasi animale se viene allevato  dagli uomini e cresce non vedendo più altri animali ma solo esseri umani rimarrà in sostanza un animale e cioè un cane rimane un cane col comportamento da cane. Non è così per l'essere umano che ha bisogno di vivere e crescere insieme agli altri suoi simili per sviluppare le caratteristiche umane. Quindi la conclusione è che l'essere umano ha bisogno di educarsi, ha bisogno di raffinarsi; e per realizzare questo ha bisogno sì di libertà di esprimersi, ma anche di regole sia interiori (la morale) che esterne (le leggi). Soltanto in questi binari l'uomo può continuare a progredire.
Il matrimonio e le leggi che lo regolano non è sbagliato, come non è sbagliato in sé il concetto di indissolubilità del matrimonio e della fedeltà. La fedeltà non è in funzione della tutela di figli piccoli, ma è la base che tiene in piedi l'amore.  La fedeltà è fondamentale in ogni rapporto degno di considerazione. Anche se si tratta unicamente di fedeltà o infedeltà sessuale, è rilevante anche questa in una coppia. L'amore umano è molto complesso,  ha bisogno di esclusività e di libertà insieme, ma nella libertà chiede sempre di essere unico ed esclusivo. Quando il gioco finisce, finisce l'amore. Semmai la maturità di una persona consiste nell'accettare che l'amore sia finito lasciando libero l'altro e liberando anche sé stesso.


Questo tuo sermone finale non è collegato ai post che ho dedicato all’iter amoroso. Perciò non ho nulla da dire, se non “ite, Missa est”.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #92 il: Maggio 26, 2013, 02:35:15 »
E’ da quando ero ragazza che, per informarmi e per curiosità, leggo libri e riviste specifiche sul mondo della coppia. Lessi anche il “Tao dell’Amore” (ma avevo oltre i 25 anni). Ma il problema di voler continuamente istruirsi su questi argomenti poi non è più importante, si dovrebbero avere avuto in età adulta le esperienze necessarie per poi capirle anche solo d’intuito certe cose. E se lo dico io che di esperienze non ne ho avute tante, anzi.
Chi dovrebbe informarci su questi argomenti da ragazzi? I genitori non credo siano i più idonei per motivi che possiamo comprendere, per il giusto pudore che c’è tra genitori e figli. Con gli amici ci si scambiano informazioni a vicenda, ma si è quasi sullo stesso piano, però non c’è nessuna soggezione. L’unico modo più “scientificamente” valido è attraverso l’insegnamento scolastico ed i libri e le riviste, come ho fatto io. E credo di essermi formata bene: non avevo tabù o inibizioni, ma non ero neppure sfacciata, insomma, brava ragazza, ma non ingenua, nel senso di “non ignorante”.
Ora non è che mi importa più tanto distinguere, tappa dopo tappa. come si svolge un amore, perché è la conclusione quello che conta e che si desidera. Oppure sapere già in partenza che non c’è nulla da fare. Sono questi aspetti che rendono ancora più doloroso l’amore, non sapere in quale fase dell’iter mi trovo o meno.
Col titolo di Pirandello ti ho già risposto io nel mio precedente post.

Individuo è un termine neutro, comprende l’uomo e la donna. Utilizzo questo vocabolo per evitare ripetizioni di lemmi. Cerca di essere più arguta.

Anche “persona” è un termine neutro e comprende l’uomo e la donna, ma acquista un valore più ricco e dignitoso se riferito all’essere umano. Individuo è un termine che non dovrebbe essere usato sempre e indistintamente perché ha una connotazione più negativa, più ibrida, meno importante. Per evitare ripetizioni puoi usare persona o altri lemmi, usi sempre “individuo”; non si tratta di essere più arguta, anzi, l’ho notato proprio per arguzia, e sottolineo che l’ho “notato”, non era cioè voluto giusto per criticare.

Per quanto riguarda quello che tu chiami “sermone” (e sinceramente non ho capito perché lo definisci sermone, ma ...), c’entra molto con quanto hai scritto negli ultimi tuoi post, infatti l’ho scritto proprio mentre li leggevo.
Se vuoi ti do l’indirizzo di un Forum dove troverai molti giovanissimi, proponili là questi argomenti e confrontati con loro, non qui, qui non hanno più l’entusiasmo per controbattere quello che scrivi.
Non ce l’ho con te, ma le cose che scrivi non sempre mi piacciono, ed intervengo.
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« Ultima modifica: Maggio 26, 2013, 02:54:46 da Nuvola... »

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #93 il: Maggio 26, 2013, 07:43:29 »
ma da quando esiste un libro, una dottrina, una spiegazione che insegni come vivere l'amore? ogni amore ha una sua vita propria, una sua storia, un suo modo di essere! va vissuto minuto per minuto, non seguendo una mappa o un'istruzione, mica è roba dell'Ikea! L'amore va goduto per quello che è, per quello che può dare, sino che c'è, poi si vedrà!
I libri parlano di amore in senso generale, direi postumo e si basano su esperienze e statistiche, come i libri, pur ottimi, di Alberoni.

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #94 il: Maggio 26, 2013, 09:10:00 »
Nuvola ha scritto
Citazione
Ora non è che mi importa più tanto distinguere, tappa dopo tappa. come si svolge un amore, perché è la conclusione quello che conta e che si desidera. Oppure sapere già in partenza che non c’è nulla da fare. Sono questi aspetti che rendono ancora più doloroso l’amore, non sapere in quale fase dell’iter mi trovo o meno.

Già ti ho detto che non scrivo i miei post per compiacerti. A te non interessa la cadenza, l'andatura, le soste, i traguardi volanti nel metaforico percorso ciclistico verso il traguardo finale dell'iter amoroso, a me si. Nessuno ti obbliga a leggere ciò che scrivo. Se i moderatori e l'amministratore del forum non gradiscono ciò che scribacchio basta che me lo dicano e vado altrove.

Citazione da: dottorstranamore     
Citazione
Individuo è un termine neutro, comprende l’uomo e la donna. Utilizzo questo vocabolo per evitare ripetizioni di lemmi. Cerca di essere più arguta.

Nuvola ha risposto:
Citazione
Anche “persona” è un termine neutro e comprende l’uomo e la donna, ma acquista un valore più ricco e dignitoso se riferito all’essere umano. Individuo è un termine che non dovrebbe essere usato sempre e indistintamente perché ha una connotazione più negativa, più ibrida, meno importante. Per evitare ripetizioni puoi usare persona o altri lemmi, usi sempre “individuo”; non si tratta di essere più arguta, anzi, l’ho notato proprio per arguzia, e sottolineo che l’ho “notato”, non era cioè voluto giusto per criticare.

Uso spesso il vocabolo "persona". Proprio per non ripeterlo uso "individuo". Non crearti etimologie a tuo piacimento. La parola individuo non ha nessuna connotazione negativa.

Nuvola ha scritto:
Citazione
Se vuoi ti do l’indirizzo di un Forum dove troverai molti giovanissimi, proponili là questi argomenti e confrontati con loro, non qui, qui non hanno più l’entusiasmo per controbattere quello che scrivi.

Chi non ha l’entusiasmo per controbattere ? Perché ti proponi come portavoce degli altri ?
Sono liberi d’intervenire quando vogliono, per proporre le loro opinioni. Non hanno bisogno di te come portavoce di “istanze dolorose”. So bene che hai problemi con l'amore, ma non devi proiettare la tua ira funesta verso i miei post perché discettano sull'amore di coppia.

Nel mio iter amoroso propongo risultati di ricerche scientifiche. Le esperienze personali servono soltanto all’individuo.

Se hai concluso la tua orazione funebre ai miei post, spegni la luce e chiudi la porta. Grazie !

« Ultima modifica: Maggio 26, 2013, 10:22:23 da dottorstranamore »

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #95 il: Maggio 26, 2013, 09:21:00 »
il dott qui è prezioso, cara Nuvola, dà spessore al sito. Non sempre ci sono commenti, ma non sono affari tuoi.

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #96 il: Maggio 26, 2013, 15:46:16 »
Allora, individuo Stranamore, innanzitutto abbi più rispetto se non altro perché è stato grazie a me che hai potuto riprendere il tuo lungo sermone sull'"Iter amoroso" in questa Sezione, e sai perché.


 Inoltre, caro Stranamore, non ti consento di rivolgerti a me con " So bene che hai problemi con l' amore". Non ho problemi "in amore", non ti inventare nulla; pertanto non ti onora fare battute di questo tipo.


E poi, Dotto', non mi dire che nessuno ti ha spiegato la differenza tra "individuo" e "persona", e comprati pure un buon vocabolario!
« Ultima modifica: Giugno 02, 2013, 17:49:44 da Nuvola... »

Nuvolone

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #97 il: Maggio 26, 2013, 16:13:25 »
il dott qui è prezioso, cara Nuvola, dà spessore al sito. Non sempre ci sono commenti, ma non sono affari tuoi.
Non ho capito quali sono gli affari che non sono miei... ma non m'importa, sai.

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #98 il: Maggio 26, 2013, 20:27:20 »
Rispetto per te, Nuvola ? Pensi che da me lo meriti dopo i tuoi post nei miei confronti ?
   
Per me non conta dove scrivo. Anche il “cassonetto differenziato” mi andava bene. Non ti sono grato.

Nuvola ha scritto
Citazione
Avevi capito da te che qualcuno palesemente si era già stufato da un pezzo e non credo perché avesse problemi in amore o col sesso

Non avevo capito “che qualcuno palesemente si era già stufato da un pezzo”. Chi si è stufato sa a chi rivolgersi per togliere il mio topic. Comunque se hai coraggio fai i nomi.

Quelle che tu dici mie opinioni sono desunte da ricerche scientifiche. Sto cercando soltanto di dire che la relazione a lungo termine, pur essendo soggettiva, variabile, segue un iter che coinvolge gli individui con fasi o tappe obbligatorie. Invece  per i rapporti occasionali od a breve termine basta l'attrazione fisica, il feeling, l'infatuazione, per giungere al coito se questo è il fine.

Comunque sappi che per me è ormai sgradevole colloquiare con te. Perciò spero di non doverti più rispondere.
« Ultima modifica: Maggio 27, 2013, 08:33:00 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #99 il: Maggio 27, 2013, 09:23:40 »
L’amore: traguardo finale/1

Per il sociologo Francesco Alberoni il passaggio dall'innamoramento all'amore avviene  quando due unicità decidono di essere un "noi";  un patto da rispettare con impegno e fedeltà.

E cos’è l’amore ? E’ una parola polisemica ma anche un sentimento soggettivo e viene espresso verso persone,  animali o cose.

Dal punto di vista semantico  la parola amore viene detta in differenti contesti con diversi significati.

Il lemma deriva dal verbo “amare” e questo da “Amor”  (= Eros).  Infatti nell’antichità la flessione di tale verbo veniva usata dai parlanti la lingua latina per indicare  anche il desiderio, l’attrazione fisica.

Nella lingua italiana la parola amore denota aspetti relazionali diversi: quello per il/la partner, quello parentale,  per il proprio lavoro, per un ideale come la libertà e la giustizia, verso una divinità od altro.

I giovani abusano nel dire “ti amo": lo struggimento che provano lo chiamano “amore”. Poi, col tempo, all’adolescenziale romanticismo, con  le sue idealizzazioni, vagheggiamenti e vaneggi,  subentra la consapevolezza del sentimento  che si prova.

Il sentimento d’amore coinvolge  la biologia, la fisiologia e la psicologia di ogni individuo.

E’  impossibile definire scientificamente il concetto di amore, perché ogni rapporto amoroso  ha la caratteristica dell’unicità. Però, come ho già detto, si possono studiare con modalità scientifiche le varie fasi dell’iter amoroso.

Se l’amore fosse uguale per tutti, lo si potrebbe studiare in laboratorio. Infatti l'osservazione dei comportamenti ripetitivi induce a teorizzare, ipotizzare ed indagare con metodi scientifici. Invece il sentimento d'amore è individuale, dipende dalla propria personalità.  Ognuno vive la sua relazione d’amore, diversa dalle altre.


Amare una persona significa affetto intenso verso di lei, empatia, attenzione ai suoi bisogni, dedizione, impegno, solidarietà, fedeltà.

L’amore unisce,  fa gradire il/la partner com’ è,  con i suoi pregi ed i suoi difetti, l’"io" diventa "noi", e fa progettare la convivenza, la nascita della prole, fa affrontare insieme problemi e difficoltà.
« Ultima modifica: Maggio 31, 2013, 14:08:44 da dottorstranamore »

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #100 il: Maggio 28, 2013, 07:46:32 »
/2

Per evitare la polisemia della parola amore gli antichi Greci utilizzavano differenti termini per esprimere il diverso modo di amare. La scelta della parola dipendeva dal contesto.  In questo post  menziono Eros, Anteros, Himeros e Pothòs.

Eros, l’ellenico dio dell’amore e del desiderio sessuale. Da alcuni mitografi venne considerato figlio di Afrodite e di Zeus, altri lo immaginarono nato dall’unione di Venere con Ares oppure con Ermes, altri ancora lo vollero nato dall’unione di Artemide con Ermes.

Nella mitologia più antica Eros è una delle prime forze della natura, figlio del Caos, personificazione dell'armonia e della potenza creativa dell'universo. In seguito venne immaginato inseparabile dalla madre, Afrodite, dea dell’amore.

Nelle raffigurazioni artistiche Eros veniva e spesso  ancòra viene rappresentato come un bimbo nudo ed alato, a volte bendato per simboleggiare la cecità dell'amore; munito di faretra, arco e frecce d'argento, frecce di desiderio, che lancia verso il cuore delle persone e degli dei per farli innamorare.

Dagli antichi Romani Eros venne chiamato “Amor” oppure Cupido, da “cupere” = desiderare.
A lui furono dedicati anche templi e simboli aniconici o fallici. Poi furono progressivamente sostituiti con eroti od amorini.

Eros è anche il personaggio principale nella favola allegorica di “Amore e Psiche”, narrata dallo scrittore latino Lucio Apuleio.

Amore (=Eros) s’innamora della bellissima Psiché (nome che nella lingua greca significa anima). La loro relazione viene contrastata da Venere e si svolge tra avventure e magie con l’intervento di altre divinità.

Dall’unione tra Amore e Psiche nacque una figlia che venne chiamata Voluttà (dal latino “voluptàs”), parola che evoca il desiderio ma anche il piacere che deriva dal soddisfacimento degli impulsi sessuali.

Eros è citato da Omero ed è considerato importante anche da Platone, che ne discetta nel "Simposio" e nel "Fedro".  Nel "Convito" platonico l'amore spirituale indicato dalla sacerdotessa Diotima di Mantinea corrisponde alla “sublimazione”, considerata da Sigmund Freud un meccanismo psicologico che sposta la pulsione sessuale od aggressiva verso una meta non sessuale o non aggressiva, per esempio nell'attività artistica o lavorativa. Per Freud il cosiddetto amore romantico deriva dalla sublimazione della pulsione sessuale. 

I mitografi attribuirono ad Eros tre fratelli: Anteros, Himeros e Pothòs, i quali simboleggiano tre aspetti dell’amore.

Anteros, figlio di Venere e Marte, fu considerato patrono del reciproco amore ma anche il vendicatore dell’amore disprezzato.

Il mito narra che Eros ed Anteros stavano sempre insieme. Se Anteros si allontanava, Eros, per magia, ritornava bambino. Tale allegoria vuol significare che l'amore (Eros) per crescere ha bisogno di essere corrisposto (Anteros).

Un altro figlio di Afrodite ed Ares è Himeros , che personifica il desiderio sessuale, la lussuria; simboleggia lo stimolo sessuale che chiede di essere subito soddisfatto.

Pothòs, nella lingua greca significa "luce",  è considerato figlio di Venus e Cronos e rappresenta la componente spirituale dell’amore.  Nell’iconografia è raffigurato su una rupe davanti al mare in attesa dell’amore che non gli arriverà mai.

(segue)

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #101 il: Maggio 29, 2013, 13:54:23 »
2/bis

Altri vocaboli usati dagli antichi Greci per definire il tipo di amore sono “philia”, "agàpe"  “storgé” e “thelema”. 

Philia: esprime un rapporto affettivo di tipo amicale,  senza il coinvolgimento sessuale. Da “philia” deriva il lemma “philema” che in greco significa bacio. Nell’antico testo greco della Bibbia  il lemma “phileo” è usato con lo stesso significato del verbo “agapao”, da cui “agàpe”, distinta da philia e da eros. Nella letteratura cristiana agàpe indica l’amore  verso il prossimo.
Le comunità paleocristiane  usavano la parola àgape (notare  in questo caso l'accento sulla prima vocale anziché sulla seconda) per indicare il convivio sacrale in ricordo dell’ultima cena.

Nel Vangelo di Giovanni (21, 15-17) c’è il dialogo tra Cristo e l’apostolo Pietro. “Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: ‘Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro ?’ Gli rispose: ‘Certo, Signore, tu lo sai che ti amo’.”  Gesù chiese altre due volte a Pietro se lo amasse e l’apostolo rispose in modo affermativo.
Nel testo in lingua italiana del Vangelo di Giovanni non si notano alcune differenze semantiche che invece sono evidenti nel testo in lingua greca, nel quale si può leggere che Cristo le prime due volte usò il termine “agapao”: “mi ami ?” La terza volta anziché  “agapao” utilizzò la parola  phileo: “phileis me ?”
La differenza nel testo greco indica il diverso significato originario tra le due parole. E’ come se Gesù  le prime due volte domandasse a Pietro: “Mi vuoi bene ?” Nel senso mi stimi, hai dilezione per me ? La terza volta la domanda è più precisa: “phileìs me ?” Cioè il tuo atteggiamento nei miei confronti è solo benevolenza o appartenenza a me ? Nel senso di apostolo, fedele seguace. E Pietro risponde Si, Signore, io ti sono philos,  ti appartengo come amico.

Storgé (si pronuncia storghé): significa “appartenenza”; indica l’affettività  tra genitori e figli, quella parentale o verso un gruppo di sodali.

Thelema: nella lingua greca significa volontà, anche di amare.
« Ultima modifica: Giugno 05, 2013, 08:38:30 da dottorstranamore »

piccolofi

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #102 il: Maggio 29, 2013, 18:56:20 »
Perdonate se intervengo, ma io davvero non riesco a capire perche' Nuvola e Stranamore debbano beccarsi.
Si, certo, Nuvola fa i suoi intervanti coi suoi modi dissacratori e spesso volutamente provocatori, ma espone anche le sue idee, aggiungendo la sua opinione o la sua contestazione, o i suoi dubbi.
Ci sono momenti in cui sembra solo petulante e aggressiva, pero' in altri momenti si vede che ha una cultura e una capacita' di ragionare, oltreche' una sensibilita' ( temo iper ). Lo fa a suo modo, ma interviene e contribuisce.   Interrompe il flusso ragionativo ed espositivo di Stranamore, e questo infastidisce l'espositore.  Attacca, e questo fa reagire orgogliosamente il Dottore.
Io capisco benissimo anche la scocciatura del Dottore, che si sente offeso ma soprattutto non si sente capito nel " perche' " faccia questa sorta di trattato. Che giustamente si scoccia di dover dare una qualche giustificazione o individuare una sorta di " finalita' ", come vorrebbe Nuvola.
Ora, non c'e' il torto da una parte e la ragione dall'altra, e lo dico convinta.
C'e' che Nuvola dovrebbe moderarsi, non tanto e solo nei toni se eccede, ma soprattutto nella tendenza che ultimamente manifesta a voler estromettere la gente, farla estromettere, o accomodare da un'altra parte, magari su sua indicazione.
Scherziamo?
Gente, questo e' un Forum, siamo ancora, grazie a Dio, in un paese democratico e non sotto regime, dunque a parer mio e' scandaloso che qualcuno ( chiunque ) voglia buttar fuori altri.
L'intolleranza e' un gran brutto sintomo di suo, ma se si pensa che questo e' un Forum letterario, ossia di pensiero e di parole...., beh, e' grottesca l'intolleranza come dimensione mentale.
Stranamore scrive, lo fa su argomenti che lo interessano, su cui ha letto, studiato e riflettuto.
Io personalmente posso dire grazie, lo trovo un valore aggiunto.
Mica e' detto che su qualunque argomento si debba solo procedere a " botta e risposta ", magari sulla falsariga della Posta di Donna Letizia, mettendo in campo solo esperienze concrete personali!
Esiste anche il piacere, tipico di chi ha l'attitudine da studioso, di sviscerare un argomento, e per capitoli successivi sintesi di letture e pensiero, non liquidandolo in quattro battute!
Anche Nuvola ha studiato, dunque dovrebbe capirlo, e secondo me lo capisce anche, ma la sua necessita' di scompigliare il procedere ordinato di altri la tradisce, ed ecco gli interventi che provocano le reazioni umane e la catena di S.Antonio negativa del beccarsi.
C'e' posto per tutti, perbacco.
Gia' l'ho detto e tuttora lo penso : non leggiamo chi non ci piace, chi non ci stimola, chi per qualche strano motivo ci irrita, ma evitiamo gli attacchi personali e senza senso!
Offendere la sensibilita' e la dignita' degli altri non ha costrutto, specie se questi altri cercano solo un proprio spazio, magari una lettura e un ascolto.
Forse che bene o male noi tutti che siamo qua non cerchiamo una qualche rispondenza?
Scriveremmo se pensassimo di stare fra sordi, muti, o insensibili?
Che diavolo scriveremmo a fare?
Ho idea poi che Stranamore lo faccia si per se', ma anche per gli altri.
Ad ogni modo, basta avere rispetto e poi se qualcosa o qualcuno non ci piace tirare dritto.
Oppure intervenire nei dovuti modi.
A chi stesse pensando che neppure io sono una santa, immune da forate o errori, non posso che confermarlo e dire che gia' lo so.
Le prediche, purtroppo a volte tardive, le faccio anche a me stessa.
E con questo mi ritiro, scusandomi per la " tirata ", ma...preferisco la dialettica ai battibecchi.

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #103 il: Maggio 30, 2013, 07:31:04 »
Grazie Piccolofi per queste considerazioni. In certe persone a volte compare una sorta di  rischiesta di platea e applausi, che si trasformano in sgomitate e critiche non giustificate. Peccato!
Vedo comunque che dott. le tiene nella dovuta considerazione, cioè pochissima.  ;)

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Re:L'iter amoroso
« Risposta #104 il: Maggio 31, 2013, 09:58:17 »
Piccolofi e Nihil vi ringrazio per la vostra attenzione.  :rose:

Lo so, nei forum si dialoga. Io, invece,  con i miei post tendo al monologo.  E provoco negli altri utenti una dissonanza cognitiva, perché non abituati a questa forma di comunicazione.  Dovrei optare per il  diario virtuale. Ma il tema dell’amore è universale, perché confinarlo in un blog  ed a pochi lettori ?

Il forum Zam è un “laboratorio di scrittura creativa”, allora perché non usarlo anche per descrivere l’iter amoroso ?  Non è facile descriverlo.  Ogni post è un atto creativo, è come un breve articolo di giornale.

Ancòra alcuni post e concluderò l’iter amoroso.

E’ mia intenzione proseguire in un nuovo topic titolato “Relazioni di coppia”  in cui  descrivere ciò che accade dopo l’apoteosi dell’amore: la fine di un amore, la crisi di coppia, la gelosia, la separazione, ecc..

Per me va bene inserire il nuovo topic nel “cassonetto differenziato”, ma se chi di dovere deciderà per un’altra sezione basta che me lo faccia sapere. Se invece l’amministratore preferisce che io interrompa  questo argomento va bene lo stesso.