Iter amoroso/1
Ho letto numerosi libri sull’amore di coppia e sul processo amoroso, che ha schemi di comportamento, "copioni" che si ripetono, pur con le variabili. Sono antichi "meccanismi" psicologici escogitati dalla natura per la continuità della specie.
Conoscere le "regole del gioco" è importante, perciò in questo topic voglio scrivere dei post dicendo quel che so, ed invito voi tutti a dire le vostre opinioni e quel che avete letto in merito.
Il mio vuol essere un “viaggio” attraverso le fasi dell’iter amoroso, con l'aiuto degli scienziati che fanno ricerche, indagano i segnali sensoriali, i meccanismi ormonali, l’attività psichica che si combina con la neurofisiologia e la biochimica.
La dissezione scientifica toglie all'amore il velo di romanticismo passionale, poetico, però è un modo per comprenderlo, per capire che l’iter amoroso si svolge come un percorso ciclistico a tappe, per ognuna delle quali oggi la scienza dà la spiegazione. Del percorso e delle diverse fasi ci rendiamo conto solo a posteriori, perché quando si è coinvolti è difficile capire in tempo reale quale tratto di “strada” si sta percorrendo.
Le diverse fasi del metaforico viaggio sono caratterizzate da scansioni temporali. Il traguardo finale è simbolicamente rappresentato dall’amore di coppia, ma spesso uno od entrambi i partner scelgono di fermarsi, di non proseguire il processo amoroso.
L’itinerario comincia con l’attrazione, che può avvenire in ambiente reale oppure virtuale: forum, chat, social network, e-mail, telefonate possono creare idealizzazioni, che poi debbono essere confermate o disconfermate durante l’incontro vis a vis.
Se l’attrazione è reciproca, se la percezione di alcune caratteristiche esteriori (fisiche e comportamentali) riesce ad emozionare, se in entrambi c’è la volontà di conoscersi ed il contesto permette l’approccio, comincia il dialogo, che permette, se possibile, il feeling, la reciproca simpatia, ed anche di capire se la persona può interessare come amico/a o come partner.
Se entrambi decidono di cominciare la relazione amorosa si entra nella fase della reciproca seduzione, alla quale di solito segue l’infatuazione, che è il primo livello dell’innamoramento, connesso con l’attaccamento.
“Mi sto innamorando di te” , è la frase che di solito viene usata per dire al/alla possibile partner: “dentro di me sta nascendo l’affetto per te, forse è innamoramento, ma sei in tempo per bloccarlo oppure per darmi modo di andare avanti.” La risposta serve per capire cosa l'altro/a pensa in merito, se il sentimento è reciproco, se la relazione deve proseguire o deve essere interrotta.
Molti giovani per timidezza od orgoglio temono di rivelare la loro infatuazione perché non sopportano la possibile sconfitta.
La “dichiarazione” è "rischiosa", un rifiuto fa svanire i “sogni ad occhi aperti”, ma comunque vada è importante tentare… se si tace per timore si perde la possibilità di sapere.
Innamorarsi è facile ed è un’esperienza piacevole, ma non è l’amore. L’innamoramento serve per creare le basi di un amore duraturo, ma chi resta ancorato all’utopia dello stato d’innamoramento finché vive può incontrare seri problemi nel costruire un durevole rapporto di coppia.
Infine c’è l’amore, ma anche la possibile crisi di coppia e, purtroppo, la fine dell’amore, la separazione. che spesso lascia conseguenze psicologiche traumatiche.
Comunque, al di là di queste fasi, valide generalmente per tutte le coppie, la complessità della vita amorosa è legata a numerose variabili: la vita adulta è frutto delle esperienze, delle relazioni con i genitori e quelle che si incontrano crescendo, del rapporto che si ha con se stessi e con il proprio corpo, del grado di autostima e di accettazione del proprio essere e della propensione ad affidarsi all’interno di una relazione.