Il tempo laggiù scorre e solo nel silenzio, cavalca l'onda delle altrui emozioni, non lascia tempo a chi si siede e aspetta. Su quel muretto nemmeno l'ombra regna, eppure correre forse è una salvezza. Ma quanto ci distanzia quel tempo in questo tempo, nessuno lo ha pensato mentre era ancora in tempo. Lo sguardo è sullo specchio, scivola e si scioglie per andare poi scomparendo nel baratro di se stesso. E poi nell'ombra un'ombra ci rimanda a quel riflesso che non ha più tempo, né luce, e nemmeno un tetto, scoperti noi ora siamo a vivere in un niente, fatto di tanti giri senza una fermata. Di chi la colpa, di cosa lamentarci. E' notte qui sempre e comunque, nemmeno un raggio s'intravede all'orizzone, non una parola, non una speranza. Abbiamo senza fare, creato la nostra rinuncia. Atteso e disatteso è il tempo per noi tutti. Ma è facile sbagliare quando si pensa d'averne a sufficienza, poi d'improvviso arriva la fine di ogni cosa, e ci si accorge tardi di non aver voluto.