E' proibito

[presenza]

E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse
il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate solo perché
le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
(Pablo Neruda)

[Nuvolone]

Sai, io ho capito che la teoria poi risulta diversa dall'esperienza. La teoria rappresenta l'ideale, i nostri desideri; l'esperienza è la nostra individuale realtà in cui potremmo però non essere capaci o non trovarci nelle condizioni di mettere in pratica la teoria.

[presenza]

E' teoria solo se per chi non sperimenta. E come giustamente hai detto l'esperienza personale è poi la realtà. Dunque come al solito sta a noi sperimentare ed entrare nel nostro presente pienamente prima di tutto accettando la realtà così com'è senza per forza volerla cambiare. Infatti è per questo che si soffre, perché vogliamo diverso ciò che è semlicemente in un altro modo. E dunque o accettiamo, o lasciamo andare. E poi viene il resto...

[piccolofi]

Bella, saggia e vera questa poesia.
Mi hanno colpito in particolare  " e' proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire "
e  " dimenticare il passato e farlo scontare al presente ".
Perche' queste?  Perche', meno immediatamente comprensibili rispetto alle altre strofe, racchiudono una vera esperienza di vita e, a mio parere, si potrebbero riassumere in
" e' proibita la banalita' dell'unica faccia e del non saper far parlare il nostro passato al nostro presente ".
La vita, noi stessi, e anche il nostro sentire, sono dei poliedri.  E' proibito dunque essere banali e incapaci di intensita'.  Questa la mia lettura.