Parteciperò a questa conversazione partendo dalla mia esperienza:
Sono stato sposato per molti anni. Pian piano qualcosa tra noi è cambiato e non credo che la colpa sia dell'uno o dell'altra. Non credo che sia successo per la noia o la semplice abitudine, alla routine del menage di una coppia come tante.
Dico solo che le cose tra noi son cambiate, con il tempo fino a che abbiamo smesso di capirci, di essere complici. Da qui è venuta meno la stima reciproca e, di conseguenza, l'amore tra noi.
Poi c'è stata la separazione. Nonostante tutto sofferta, poichè nel frattempo era nato nostro figlio.
Ma neanche Lui ha potuto modificare le cose.
Oggi vivo insieme alla mia Compagna un rapporto fatto di tante piccole cose, del quotidiano, della complicità e del dialogo: quello vero.
Mio figlio vive una situazione più serena e in un ambiente che non risente più dei continui conflitti tra madre e padre.
Ho voluto parteciparvi la mia esperienza, vera e senza tanti giri di parole. Senza nascondermi nè sottrarmi alle mie responsabilità e agli errori, che certamente ho fatto.
Tuttavia, una cosa posso sicuramente affermarla: guai a non ascoltare l'altro/a, soprattutto i silenzi...quelli sono mortali per ogni coppia. Io non li ascoltai, quando avrei dovuto farlo. E, ancora, mai smettere di costruire il rapporto giorno per giorno, infondendo energia positiva ogni mattina che ci si alza per affrontare il nuovo giorno. Mai dare nulla per scontato...Ma credo che tutti coloro che mi stanno leggendo conoscono perfettamente il valore di queste dinamiche.
Non credo sia una questione di destino nei rapporti di coppia, credo piuttosto che siamo noi i veri ed unici protagonisti: nel bene, come nel male.
Grazie per la pazienza che avete avuto nel leggere queste mie riflessioni.