Un abito dell'800 di raso nero e dorato. Una parrucca bianca e una maschera per coprire il volto. Sono lì in quel tempo che non è il mio tempo, un ballo in maschera mi attende e uno, dieci, cento uomini per volteggiare fino allo sfinimento.
Apro gli occhi e sono sempre là, il vestito avvolge le mie gambe. Un sorriso si disegna sulle mie labbra. E poi la musica, ecco un altro ballo: permette?
Gli occhi si chiudono e respiro quell'aria, mi muovo e assorbo ogni singola nota.
Questa son io, vestita a dama, e nell'intimo mi riconosco. E vivo così, senza tempo.