C'č un'immagine nella mia mente, quella di un'estate calda, di un giorno qualunque all'ora di pranzo quando tutti sono in casa e fuori si sentono solo le cicale che cantano. Il sole brucia e solo qua e lā l'ombra degli alberi. Silenzio intorno e qualche passante in ritardo. La campagna č di fronte a me, circonda il mio corpo e la terra. Una fontanella a distanza, qualche rovo e le pale dei ficodindia, una casa cantoniera e una strada che taglia in mezzo il paesaggio. Un profumo di terra secca, di spighe di grano e cocomero asinino. Un cancello di ferro arrugginito, qualche pezzo di legno abbandonato, e le bacche di un albero simile alla quercia. Una carta che vola e si posa, un'ape sulla margherita gialla e le erbacce ai bordi di una casa diroccata. Una scala che sale, una lattina abbandonata e un rampicante dai fiori violacei. Un sedile in pietra, un pozzo d'acqua piovana, e un muretto basso. Cammino in fondo all mia immagine, mi sento respiro e mi coloro di giallo, il caldo mi tocca chiudo gli occhi e ci sono.