tutti pensano di saper scrivere poesie

[eziodellagondola]

ripubblico qui una delle mie composizioni più gettonate solo per introdurre un motivo di discussione su cosa intendiamo con "scrivere una poesia". Mi piacerebbe sentire quanti più pareri possibili, proprio nello spirito di questa particolare sezione...

Far Poesia
Incontro un uomo; sembra un po' stranito
e gli chiedo "che fai?" "sono poeta"
"e in che consiste?" chiedo incuriosito.
"scrivo dei versi, metto le parole
su delle righe dove vado a capo
un po' a casaccio, senza una ragione
ma cercando di esporre dei pensieri
che inducano il lettore a meraviglia"
"è questo dunque fare poesia?"
"per me lo è, ma tu puoi far diversi
i tuoi modi e i tuoi tempi, purché sia
l'espressione che sgorga dal tuo cuore"
"basta ascoltare il cuore e non la mente?
allora son poeta, e son contento!"

[presenza]

Scrivere poesia è diventare poesia.

"... non scegliendo con delicatezza un cioccolatino dopo l'altro, ma voracemente, lasciando che la nostra mente ingurgiti tutto quanto e poi lo risputi sulla carta con grande energia... scrivere è tutto senza condizioni. Non eiste separazione tra la scrittura, la vita e la mente." (da Scrivere Zen di Natalie Goldberg)

[eziodellagondola]

  grazie Presenza per aver rotto il ghiaccio
E

[nihil]

credo che scrivere poesia sia un poco come dipingere dei particolari che tutti vediamo solo dopo che si sono stati indicati.

[Claudia]

Scrivere poesia è far tacere un pò la mente e lasciarsi andare per dare spazio all'anima, affinchè possa esprimersi rivestendosi di gioia immensa o di dolore infinito.


          Claudia

[ciro]

Le poesie si scrivono da sole, noi siamo solo lo strumento.

Ciro

[piccolofi]

Brava, Claudia, concordo in pieno con te e come l'hai espresso.
Si puo' esser piu' o meno bravi coi versi, ma non mi sembra giusta la schiavitu' della rima che Ezio, pur nella sua capacita' che non scade mai nel banale, mi pare voglia propugnare.
Poesia e' lasciar libero il cuore, l'espressivita' piu' impressionistica, e anche se capisco bene che non sei affatto d'accordo, Ezio, ti inviterei a non voler tarpare le ali ai modi degli altri.
Se devo scegliere fra la rima senza poesia e la poesia senza rima.....
Tu dici che ci possono essere ambedue?  Certo, e ne sei un esempio, ma io dico viva la liberta', che e' la cosa migliore di tutte.
Anche perche' basta leggere chi si preferisce, anziche' giudicare.
Ti pare, sapido menestrello che ti compiaci di comporre le parole, farne immagini e dare voce al cuore?

[eziodellagondola]

Brava, Claudia, concordo in pieno con te e come l'hai espresso.
Si puo' esser piu' o meno bravi coi versi, ma non mi sembra giusta la schiavitu' della rima che Ezio, pur nella sua capacita' che non scade mai nel banale, mi pare voglia propugnare.
Poesia e' lasciar libero il cuore, l'espressivita' piu' impressionistica, e anche se capisco bene che non sei affatto d'accordo, Ezio, ti inviterei a non voler tarpare le ali ai modi degli altri.
Se devo scegliere fra la rima senza poesia e la poesia senza rima.....
Tu dici che ci possono essere ambedue?  Certo, e ne sei un esempio, ma io dico viva la liberta', che e' la cosa migliore di tutte.
Anche perche' basta leggere chi si preferisce, anziche' giudicare.
Ti pare, sapido menestrello che ti compiaci di comporre le parole, farne immagini e dare voce al cuore?

Le opinioni altrui, specialmente quando sono io ad averle sollecitate, le rispetto e non mi permetterei mai di tarpare le ali a nessuno; stiamo nella sezione "laboratorio di scrittura creativa" e come in tutti i laboratori si fanno esperimenti e si promuovono ricerche. Non ho parlato di rima, che se c'è può essere a volte un preziosismo ulteriore, un abbellimento certamente non superfluo ma comunque non necessario. Vorrei focalizzare l'attenzione su questo sul fatto: che una poesia è composta da versi, cioè le righe fissate dagli "a capo" che inducono chi legge (meglio se a voce alta) a fare delle pause, a considerare ogni verso scritto in quel modo per dare forza e al tempo stesso una veste elegante ai significati espressi in chiaro oppure rivestiti da metafora.
Anche una prosa può essere "poetica" e questo talvolta la migliora ma guai a scrivere una poesia prosaica!
In ogni caso i versi contribuiscono alla sonorità del testo, meglio quindi se chi li compone ne sa di metrica, che non è obbligatoria ma certamente rende più gradevole la lettura. Comunque stiamo parlando di forma e non di sostanza.
Poeti si è dentro, nell'animo, versificatori invece si diventa con applicazione ed allenamento; anche se esiste l'arte spontanea, essa è frutto raro e chi non ne trova nel suo giardino, può cercare di coltivarlo con studio ed attenzione.

[piccolofi]

Ezio, i tuoi interventi sono sempre intelligenti, ricchi di contenuto e stimolanti la riflessione. Spero che, oltre ad affacciarti a leggere qualcosa in Zam, torni anche a scriverci. Magari una piacevole poesia in dialetto venesiàn....

[mr.blue]

Bellissima Ezio  mi piace il tuo approccio.

[nihil]

eziooooo, ma dove è finiti la gondola?

[piccolofi]

Ezio ogni tanto ci guarda, ma...tace.  Eppure noi contiamo che ri-parli, o ri-verseggi. 

[Platino]

Brava, Claudia, concordo in pieno con te e come l'hai espresso.
Si puo' esser piu' o meno bravi coi versi, ma non mi sembra giusta la schiavitu' della rima che Ezio, pur nella sua capacita' che non scade mai nel banale, mi pare voglia propugnare.
Poesia e' lasciar libero il cuore, l'espressivita' piu' impressionistica, e anche se capisco bene che non sei affatto d'accordo, Ezio, ti inviterei a non voler tarpare le ali ai modi degli altri.
Se devo scegliere fra la rima senza poesia e la poesia senza rima.....
Tu dici che ci possono essere ambedue?  Certo, e ne sei un esempio, ma io dico viva la liberta', che e' la cosa migliore di tutte.
Anche perche' basta leggere chi si preferisce, anziche' giudicare.
Ti pare, sapido menestrello che ti compiaci di comporre le parole, farne immagini e dare voce al cuore?

Concordo in pieno, io dal verso libero da confini.

[Doxa]

Perché e per chi si scrivono le poesie ?

Perché si vuol far leggere le proprie poesie da altri poeti  e far giudicare  il testo ? 

[piccolofi]

Credo che le poesie si scrivano per noi stessi. Insomma, si formano in noi e  le fissiamo su carta o in altra forma. Perché le vogliamo far leggere ad altri? Per il piacere della condivisione e il desiderio/speranza di suscitare qualcosa. Quanto al farle giudicare..., beh io ho sempre ritenuto sbagliata una cosa del genere : chi scrive deve essere semplicemente letto nel modo e forma in cui scrive, apprezzandolo o meno, ma tenendocelo per noi. I giudizi esternati li trovo un pò ridicoli, presuntuosi, persino quelli che vengono da giurie pseudo-accreditate. Uno scritto è un fatto individuale, non una sorta di sforzo espressivo collettivo. Sono per il " prendere o lasciare", e mai e poi mai per il " io avrei scritto così.. ". Salvo le opere composte a due o quattro mani, ma per scelta iniziale e che comunque gradisco poco. Però ci siamo allontanati dall'assunto di Enzo, dal..tema proposto.