Il tavolo delle feste, una sedia di comodo e la scrittura che c'è in testa. Qualcuno ci dice un tema qualunque il sole, l'amore oppure cosa si è mangiato a merenda. E' così che quel giorno alla sagra in paese ho tirato una tenda ed ho messo giù la mia sedia. La gente era là e mi guardava da sempre, un passo e poi l'altro e finalmente si avanza. Prima un bimbo, un'anziana, una coppia e un passante. Prima uno e poi mille a volere parole. Ho venduto e venduto senza accorgermene punto. E' così in un giorno da uno sono spuntati ottantuno.