Autore Topic: Il centro del mondo  (Letto 557 volte)

ciro

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Il centro del mondo
« il: Dicembre 29, 2012, 07:04:14 »
Il centro del mondo

Il vento giocava con la sabbia del deserto plasmandola senza modelli da imitare  o schemi da seguire, ma solo per la gioia di creare. A colorare le sue forme informi le mille sfumature dell’alba, prima assonnata e poi pian piano sempre più decisa a svegliare il mondo. La notte era stata fredda e milioni di stelle non gli avevano scaldato le ossa e nemmeno il cuore. Interminabili ore di cammino lo attendevano e nulla gli indicava la meta in un orizzonte piatto con il suo cerchio silenzioso che lo poneva al centro. Ma nel  luogo sconfinato in cui si trovava che senso aveva parlare di centro o di cerchio pensava mentre seguiva la sua ombra, unica compagna di viaggio. Il mondo degli uomini era ormai lontano e forse non era mai esistito, se non in un sogno, un sogno in  cui immagini e suoni si componevano e scomponevano come le dune nelle quali affondavano ora i suoi piedi che non lasciavano orma alcuna.

Ciro
« Ultima modifica: Dicembre 29, 2012, 08:37:27 da ciro »

Faber

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Re:Il centro del mondo
« Risposta #1 il: Dicembre 29, 2012, 11:16:03 »
Sarà, forse, la rappresentazione di quella dimensione che tutti aneliamo e paventiamo ad un tempo?
Bravo, Ciro, come sempre del resto.
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro

Claudia

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Re:Il centro del mondo
« Risposta #2 il: Dicembre 29, 2012, 18:40:02 »
Come sempre le tue parole penetrano nel cuore di chi legge e subito ci si immedesima e si vive il cammino di estrema solitudine del tuo  personaggio, inserito nel silenzio profondo di uno scenario naturale , splendido e ostile al tempo stesso, che rende ancora più acuta la condizione di quell'uomo a cui fanno compagnia solo la sua ombra e il suo passato che, fumoso come un sogno, svanisce al primo livido chiarore  dell'alba, facendogli pensare che, forse, un passato non è mai esistito.

    Claudia




Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera!
S.  Quasimodo

patriziagiangregorio

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Re:Il centro del mondo
« Risposta #3 il: Dicembre 31, 2012, 10:07:28 »
Brani scritti sempre con estrema maestria :rose:

piccolofi

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Re:Il centro del mondo
« Risposta #4 il: Gennaio 14, 2013, 17:22:39 »
Quello che mi colpisce mentre leggo, rallentando inevitabilmente la fretta degli occhi, e' come in poche righe sia concentrato tanto.
Sono righe che pesano, che comunicano benissimo uno scenario naturale, percepito e utilizzato pero', al contempo, per esprimere la mente e lo smarrimento esistenziale dell'uomo che avanza nella vita : nella grandezza mutevole, splendida e sottilmente inquietante del deserto, l'uomo e' piccolo, solo, pieno di domande, povero di risposte.
Si illude per un attimo di essere al " centro del mondo ", di un orizzonte che gli fa corona, ma poi comprende che si trova solo in un " luogo sconfinato " che, come il deserto, e' inafferrabile, mutevole, non circoscrivibile.
E mentre affonda il piede nell'instabilita' delle dune... sa di non lasciare orma.
L'inquietudine esistenziale appena lenita dalla poesia.