Autore Topic: Racconto nel racconto  (Letto 279 volte)

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Racconto nel racconto
« il: Novembre 10, 2012, 15:35:07 »
L'isola che non c'è mi stava a guardare ed io guardavo lei con le sue palme, le scimmie e le liane. Un ruscelletto scendeva giù dalla montagna e un gruppo di bimbi mi vennero incontro: “ehi tu, così grande che ci fai qui?”. Porsi loro la mia mano e quelli in fila indiana mi portarono nella grande tana. Era tutto buio e solo una piccola luce illuminava un pagliericcio. Lì era disteso lui e con quegli occhi color nocciola cominciò a guardarmi e poi disse: “sai raccontare storie?”
“In verità non ne racconto da un pezzo, però se mi dai un libro di favole posso leggerne qualcuna”.
“E che ce ne facciamo noi di una che legge, vero bimbi?”

Leggeva quella storia tanto intensamente che non si accorse del vento che soffiava forte, tanto forte che ad un certo punto le volò il libro. Imprecò contro quel vento, e dal basso la vicina gridò che qualcosa di duro l'aveva colpita. Mannaggia il libro, sicuramente, allora si affacciò dal balcone e vide sì quel libro aperto e squinternato: “signora la prego, non lo tocchi, vengo giù a prenderlo”.
Rientrò in casa, chiuse tutto anche se le foglie secche del suo buganvillea erano arrivate fino al corridoio, e si tirò la porta d'ingresso. Scesce precipitosamente la rampa di scale e bussò alla vicina: “signora, signora sono io quella del piano di sopra, quella del libro”. La donna le venne ad aprire con l'impacco di ghiaccio sulla fronte e il libro in mano. “Se lo tenga ben stretto il suo libro, e non lo lasci più in terrazza!”

“Una che legge racconta comunque, e magari mentre leggo voi potete fare ciò che dico, che ne so vi guiderei”.
“E va bene”. E a quel va bene un urlo di gioia si levò da quelle bocche minuscole. Tutti si sedettero in circolo... “no, no in circolo”,  dissi loro con aria da chi la sa lunga, e allora tolsero i tappeti, spostarono il pagliericcio e cominciarono a cercare dentro la cassapanca. Di lì a poco tirarono fuori una montagna di stracci e cominciarono a metterli uno sull'altro, alcuni per colore, altri per forma e sul capo, in mezzo alle gambe. Insomma “che fate” gridai loro un po' indispettita. “Ci travestiamo” dissero tranquillamente”.

E riportato il libro a casa si accertò che fosse intatto e non mancavano pagine. E ricominciò a leggere da dove aveva interrotto. Era al “tranquillamente” quando squillò il telefono, era sua madre.
La tenne al telefono per almeno venti minuti e quando finalmente riagganciò era talmente stanca che si fece un te.

E così mentre quelli erano intenti a travestirsi, io cominciai a leggere. Non avevo mai letto con così tanta espressione, e nemmeno ricordo che un libro m'avesse interessato così tanto, e così in poco tempo m'immersi in quella scrittura mentre quei bimbi intorno si divertirono come matti.

E dopo quel te caldo e rincuorante, staccò il telefono, si preparò due enormi cuscini rossi e si lasciò affondare nel divano mentre i suoi figli presero parte a quelle scene che lei raccontava. 

nihil

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Re:Racconto nel racconto
« Risposta #1 il: Novembre 13, 2012, 08:53:02 »
brava, storia nelle storia funziona.