Mi chiamo Marco, ho 22 anni e una fantastica Clio coi sedili reclinabili.
Mi ha aiutato Giorgio a trasformare i sedili di serie in fantascientifiche chez longue da cucco selvaggio. Mi disse: “Fidati.”. E io mi sono fidato.
Dopo la modifica, si reclinano talmente che alle ragazze con cui sto va il sangue al cervello. Loro pensano che sia la mia vicinanza a dar loro quel senso di mancamento, invece è la pendenza.
Attaccato allo specchietto retrovisore ho un rosario in legno lavorato a mano. Me lo ha regalato mia nonna devota di Padre Pio. Nel mezzo di qualche amplesso noto spesso lo sguardo perplesso della mia lei. Il crocifisso oscilla leggermente e loro si distraggono. Qualcuna ha cercato anche convincermi a toglierlo, ma non ci è riuscita.
Le donne tentano sempre di cambiarti. Se non ci riescono, vuol dire che non le amiamo abbastanza. Se ci riescono, alla fine dicono che siamo senza palle.
Il crocifisso non si tocca, mia nonna non si tocca. Nella vita bisogna pur avere dei punti fermi.
Sul cruscotto ho la mia collezione di calciatori. Piccoli come mignoli, perfette riproduzioni della formazione del Cagliari calcio, anno dello scudetto 1969/70. Tutti e 11 lì, che oscillano in virtù di una molla posta alla base. Domenghini, Cera, Nenè, Albertosi, Gori, Nicolai e gli altri. Ma soprattutto lui, Gigi Riva.
Per me Gigi Riva è come Padre Pio. Fa i miracoli. Tutto mi puoi toccare, ma non Gigi. Toccare Gigi equivaleva a toccare mia nonna, non so se mi spiego.
Sempre in pineta, una tipa che mi piaceva davvero tanto, mentre ci conoscevamo biblicamente, mi disse che non ci riusciva. Non poteva.
Pensai fosse colpa del rosario, e per lei avrei anche potuto toglierlo provvisoriamente. Mi disse che il rosario non le creava nessun problema. Era tutti quegli uomini sul cruscotto che non la mettevano suo agio. Si sentiva osservata.
Anche lei tentò di cambiarmi. Più ti amano e più voglio cambiarti. Mi si attaccò peggio di una patella, voleva convincermi a sbarazzarmi della mitica formazione. Ma Gigi non si tocca. Quando oscilla, sembra che approvi. Nessuna donna può mettersi tra me e Gigi.
“Quando metterai la testa a posto?”, chiese mia nonna.
“Quando taglieranno la pineta”, risposi io.
Mia nonna chiese un miracolo a Padre Pio. Di lì ad un anno l’amministrazione comunale decise che era arrivato il momento di tagliare la pineta.
Mi disperai, non sapevo cosa fare. Ma a mali estremi, estremi rimedi.
Mia nonna aveva giocato sporco, così decisi che avrei usato i suoi stessi metodi.
Chiesi a Gigi il miracolo.
…
La giunta cadde e dopo 10 anni la pineta è ancora lì.
Mia nonna è una donna di fede profonda, ma non conosce Gigi Riva.