La Lettera
Tra le pagine di un libro ci sono sei fogli di carta bianca, di quella a modulo continuo, sono separati tra loro, alcuni hanno la parte laterale, quella forata, parzialmente staccata, tutti hanno una piega nel mezzo, i fogli appaiono molto sgualciti come se fossero stati prima accartocciati e poi nuovamente spiegati .
Sono fittamente scritti su entrambe le facciate, eccetto uno, che ne ha una bianca con una riga tracciata di obliquo.
Su ogni foglio in alto a sinistra ci sono dei numeri cerchiati, dall’uno all’undici, la grafia è piccola ma ben leggibile, ordinata e regolare, così com’è regolare la distanza tra le singole righe.
Le maiuscole sono, in proporzione, più grandi delle lettere minuscole, è una scrittura appuntita ad eccezione della lettera elle che dà volume alle parole che si susseguono con una scarna punteggiatura.
Le correzioni sono minime, anch’esse molto ordinate, una semplice riga per cancellare la parola errata.
I fogli non hanno né data né firma.
Ritrovo le sue parole, le avevo dimenticate piegate tra le pagine di un libro
e tutto il dolore di quei momenti riaffiora tra i ricordi.