- Non so se capita soltanto a me, o se è di tutti sentirsi insoddisfatti. A volte mi sento solo, a volte voglio stare da solo. Non so nemmeno io cosa voglio, non ho certezze, forse non lo saprò mai.
- Non ti rispondo, non saprei cosa dire. Però ti guardo negli occhi, e non so cosa vedo.
- Io invece abbasso gli occhi, porto la mia mano alla fronte e ti chiedo se dovesse finire, cosa faranno loro.
- Sarà anche per loro una separazione, e sarà dolorosa. Non si può impedire al dolore di scorrere.
- No certo, non si può.
- E' vero comunque che se anche tutto cambia, nasce e muore, non è detto che debba finire comunque. Ci sono cose che iniziano e finiscono, ce ne sono altre che iniziano e non finiscono, e altre ancora che non iniziano nemmeno.
- E se ti dicessi: ti voglio.
- Ti risponderei: sì assolutamente, ti voglio anche io.
- Ora ti guardo, e vedo i tuoi occhi nei miei e non cerco risposte.
- Nessuno di noi ne ha, ci sono solo scelte. E le scelte sono tentativi.
- Vieni, ti prendo la mano e andiamo in cucina, voglio l'amaranca.
- Sì, mi piace, si sentono davvero le arance amare.
- Me la ricordavo diversa, sai?
- Niente rimane uguale, quando assaggi qualcosa per la prima volta ha sempre un sapore che poi diventa ricordo, e nel presente, in ogni presente non è mai lo stesso.
- Vado a fumare adesso.
Sì, a dopo, allora...