La scorsa settimana a Padova c'è stata la "Fiera delle Parole", ogni giorno, da mattina a sera, alcune delle sale più belle della città, gli angoli più pittoreschi, librerie e altri luoghi si sono riempiti di parole: lette, cantate, raccontate, recitate, insomma eri circondato da dibattiti, tavole rotonde, reading, concerti, presentazioni di libri, e tutto rigorosamente gratis, una vera delizia per occhi, udito e tasche.
E' la seconda edizione che fanno qui a Padova, prima questa rassegna la facevano a Rovigo, poi la giunta comunale,Leghista, ha pensato che era meglio non investire più nella cultura e così gli organizzatori hanno chiesto ospitalità a noi e, con mia grande fortuna, gliela abbiamo data.
Io appena potevo sgattaiolavo in Centro e con il nutrito programma alla mano mi infilavo là dove ero più attratta, ho ascoltato tanto e con piacere, sono andata a sentire un concerto di Jazz Manouche (piacevolissimo), parlare di viaggi, di Shakespeare e il Veneto, di Antonioni e la musica, di poesie, Nuzzi che parlava dei segreti del Vaticano, Augias che parlava dei segreti d'Italia e per finire Guccini, Vecchioni e Ezio Mauro dibattere su "le parole del tempo", bella e divertente serata nella la sala dei Giganti nel Palazzo della Ragione (da vedere).
Una settimana veramente corroborante.