Paradiso e inferno di Jacek Yerka
Ma possibile che Lei sia solo capace di fare baccano? Non posso mai dormire in santa pace. Ecco che Lui comincia ad urlare che è un inverno, che è tutta colpa sua la faccenda della mela. E Lei urla, urla sempre, che le piaceva il parariso e ora erano rimasti senza. Ma perché non va al mercato e ne compera altro? E magari pure una paramela! E lui perché, se ha freddo e vuole chiudere fuori l’inverno non chiude questa maledetta porta finestra? Già, mi sono sempre domandato che cavolo porterà mai una finestra, di sicuro niente da mangiare!
Io preferisco la finestra piccola, quella che dà sull’erba, è piena di lucertoline da rincorrere, o meglio che rincorrevo quando ero giovane. Ora preferisco dormire qui sulla stufa e se sono fortunato rubacchiare qualcosa dai pentolini. Qui è rimasto un uovo fritto, ma non mi interessa, mi sono messo a dieta: spero prima o poi di assaggiare questo parariso, di cui questi due parlano sempre, deve essere roba buonissima. Ma se l’hanno perso da qualche parte sarà, no? Perchè non lo cercano?
Ecco, ora non urlano più, parlano a bassa voce. Accidenti, ma così mi perdo la puntata finale. E poi parlano sempre di mele, a me non piacciono le mele, non sanno di niente.
Sembra che Lei oggi abbia mal di pancia e Lui sia in sciopero, ieri diceva che è stufo di lavorare e soprattutto di sudare. Ma allora se non vuole sudare, perché non è contento dell’inverno?
Uffa, ma io ho fame, nessuno mi bada, se si decidessero a scendere potrei fare la sceneggiata solita, buttarmi ai loro piedi, strusciarmi sulle gambe, fare la faccia pietosa e qualcosa mi toccherebbe!
Ma che succede? Lui sta scendendo di corsa le scale, altro che sudato, deve avere un caldo feroce, è tutto rosso in faccia. Ma che casino, butta tutto per terra, e come al solito sta urlando, ma almeno questa faccenda è nuova, grida "acqua calda, acqua calda, ma che ne so io, è la prima volta, se lo sapeva poteva dirlo prima. Dove sono le pentole? Come si accende il fornello?"
Ma che ridicolo, devono avere litigato di brutto, mi sembra sconvolto. Lei è sempre di sopra in camera, non capisco cosa dice, ma mi pare molto incazzata.
Ecco lo sapevo, alla fine ho rimediato pure una pedata e mi ha buttato giù dalla stufa.
Finalmente trova le pentole, sono sempre state lì, ma Lui sembra che fino ad ora non abbia abitato qui, non trova mai niente, non sa mai nulla. Non parliamo poi dei calzini, non c’è giorno che non le chieda dove sono.
Ohibò, sento urla disumane venire dalla camera da letto, quasi quasi vado a vedere, ma forse è meglio se mi rimpiatto da qualche parte, oggi mi pare che l’atmosfera sia davvero poco favorevole.
A ri-ohibò, questa si che è bella, va bene che sono un tantino sordo, ma c’è una voce nuova, di sicuro non miagola, fa solo uuuuèèèèè. Deve essere un loro amico, forse straniero, ma non capisco perché gli vogliono fare il bagno, mi sembrano un tantino esagerati. Sarà sporco per il viaggio, ma tuffarlo in una tinozza così, appena arrivato, magari si offende.
Ora tutto tace! Finalmente posso riprendere a dormire.