Autore Topic: descriviamo un collega  (Letto 1486 volte)

nihil

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #15 il: Novembre 08, 2012, 14:22:11 »
Io avevo 35 anni, lei 22. Io sposata con due figli, lei fidanzata. Ora ha 55 anni ed è sempre secca come uno spazzolino da denti, sempre bruttarella con una faccia secca che sembra sia rimasta chiusa in una porta, però simpaticissima, allegra e forse un pochino menefreghista . Era eternamente fidanzata, ma non sempre con la stessa persona; sempre in procinto di sposarsi e alla fine lo fece. Io mi sono sempre chiesta cosa ci trovassero, fisicamente dico, in lei tutti quegli uomini, qualcuno anche sposato. Mah, non ho mai sinceramente cercato la risposta, forse era semplicemente "generosa". Alla fine al lavoro la soprannominarono utero furente, per via dei continui cambi di compagno.
Dicevo che alla fine si sposò, andò in viaggio di nozze in crociera e quando ritornò, dopo pochi giorni si mise con un pizzaiolo.
Mi spiace per quel povero maritino che comunque doveva conoscerla anche prima di sposarla, non critico lei, perchè sono affari suoi, ma mi domando...no dico, io per conquistare mio marito ci ho messo una vita, lei ne ha conquistati a secchiate. Mah!
Comunque, nessuna invidia, io sono sposata da 42 anni, lei credo che ora sia sola con due cani imbecilli, che ogni tanto trovo in pineta. :P

nihil

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #16 il: Novembre 08, 2012, 14:33:16 »
Con questo tipo ci ho lavorato circa 35 anni. Non alto posato nei modi, sempre gentilissimo con tutti e disponibile a qualunque piacere gli chiedessimo. Portava i pantaloni lunghi con circa 40 cm di eccedenza, ma la moglie non sapeva fare gli orli evidentemente. Alla fine la domanda ovvia era: ma gli si sono accorciate le gambe o sono cresciuti i pantaloni? Le gambe a fisarmonica però erano uno spettacolo.
Lavorava al pubblico, allo sportello. Era soprannominato Il Dubitoso, perchè qualunque pratica dovesse fare, ci pensava a lungo, meditando al rallentatore. "Sì, però, mi pare che ci sia una circolare del ministero del 1915, no, forse del 1980, aspetti, mi scusi, vado a controllare..." e via così tutto il giorno.
La fila al suo sportello pareva quella per il pane durante la guerra. Servizievole, preciso anche troppo.
Mi sono sempre domandata se quando era a letto con la moglie ad un certo punto si fermasse e dicesse...dunque..ora a questo punto bisognerebbe fare così...ma forse anche così..scusa cara vado a informarmi...
Non che la moglie fosse meno svampita, almeno due volte alla settimana arrivava di corsa, trafelata, in ciabatte e vestaglia, cercando il marito perchè era rimasta fuori dalla porta mentre andava a buttare la spazzatura. Ma quanta spazzatura in quella casa! E inevitabilmente aveva la minestra al fuoco! :)
Insomma era un tipo meditativo-pacifico-dubitoso.
Non si sa per quale meccanismo della vita o del suo cervello, ad un certo punto ebbe una riscossa, non sul lavoro, ma nella politica ambientale: lo trovavi allora con scritte e striscioni alle manifestazione dei verdi contro tutto ciò che non era verde, cianotico a furia di urlare slogan, congestionato per l'ansia della fine del mondo.

Patapuffola89

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #17 il: Novembre 13, 2012, 17:39:26 »
Certo che ne hai conosciuta di gente interessante, Nihil!
Mi sono davvero divertita a leggere questi ritratti, molto belli  :rose:
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)

piccolofi

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #18 il: Novembre 13, 2012, 17:49:05 »
Belli, si, i ritratti, gustosi, ma certo che con il tizio dubitoso mi hai generato un bell'interrogativo!
Come diavolo fa, infatti, uno che noi chiameremmo " cagadubbio " e che comunque poveretto era
evidentemente abitato da scrupoli e magari anche da un po' di timidezza...come fa a trasformarsi in un urlante vendicatore pro natura???
Ci manca un tassello!
Va beh che io conosco uno che e' stato per anni e per invincibile carattere praticamente muto ( nel senso che a scucirgli delle parole si faticava ) e poi e' diventato nientemeno che sindacalista!!
Anche quello, mi son sempre detta, cela un bel mistero nella sua psiche..
 

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #19 il: Novembre 14, 2012, 07:57:39 »
perchè questo collega si è fatto barricadero ? forse è la ribellione di un buono, così buono e innocente che alla fine è sempre stato sfruttato e forse deriso. Credo che abbia scelto la ribellione verde, perchè era (è) una battaglia buona. :)

nihil

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #20 il: Novembre 14, 2012, 08:12:46 »
Certo che ne hai conosciuta di gente interessante, Nihil!
Mi sono davvero divertita a leggere questi ritratti, molto belli  :rose:
Certo che ne hai conosciuta di gente interessante, Nihil!
Mi sono davvero divertita a leggere questi ritratti, molto belli  :rose:


Pata, se ti guardi intorno, tutti sfioriamo personaggi "da descrizione", è il bello di questo teatrino che si chiama vita. Molti di noi avevano un soprannome, mi sono sempre chiesta come chiamassero me e che personaggio sarei stata nelle loro descrizioni.

Una la chiamavamo Marescialla. Donna alta, con due puppe esorbitanti e un cervello da gallina. La faccia da cammello. Penso che sia l'unica che non potevo sopportare e che ovviamente misero a lavorare insieme a me! Marescialla per la sua prosopopea e per la sua arroganza: camminava dondolando il lat B come se fosse eternamente su una passerella di moda guardandosi intorno per ricevere applausi. Di lavoro faceva poco o nulla, arrivava la mattina e per prima cosa si faceva la manicure! Ma era così brava a sponsorizarsi che nelle alte sfere pensavano che facesse tutto lei, mentre il lavoro era tutto sulle mie spalle, ed io me ne guardavo bene da dire qualcosa, meglio lavorare di più che averla tra i piedi. Infatti lei manco stava in ufficio, stava a chiacchera in altre stanze. Per definire il tipo...mia madre cardiopatica grave spesso mi costringeva a lasciare il lavoro ( lei stava a Milano io in toscana). Un giorno mi disse che insomma...che mia madre si decidesse a morire , che questi falsi allarmi le erano venuti a noia, infatti erana le unioche volte che le toccava lavorare!
La parola che più usciva dalla sua bocca era "IO" e con questo ho detto tutto!  :(

Patapuffola89

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Re:descriviamo un collega
« Risposta #21 il: Novembre 16, 2012, 21:43:33 »
Cara Nihil, anch'io, a volte, vorrei sapere come mi chiamano i colleghi, ma poi penso:
"Vuoi davvero sapere come ti chiamano quindici uomini sulla quarantina a cui tu, ingenua ventenne, ti ritrovi a dare ordini tutti i giorni?"
E la risposta é NO!  ;D
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Re:descriviamo un collega
« Risposta #22 il: Novembre 17, 2012, 07:33:54 »
ecco sì, sarà meglio... :happy: