Con questo tipo ci ho lavorato circa 35 anni. Non alto posato nei modi, sempre gentilissimo con tutti e disponibile a qualunque piacere gli chiedessimo. Portava i pantaloni lunghi con circa 40 cm di eccedenza, ma la moglie non sapeva fare gli orli evidentemente. Alla fine la domanda ovvia era: ma gli si sono accorciate le gambe o sono cresciuti i pantaloni? Le gambe a fisarmonica però erano uno spettacolo.
Lavorava al pubblico, allo sportello. Era soprannominato Il Dubitoso, perchè qualunque pratica dovesse fare, ci pensava a lungo, meditando al rallentatore. "Sì, però, mi pare che ci sia una circolare del ministero del 1915, no, forse del 1980, aspetti, mi scusi, vado a controllare..." e via così tutto il giorno.
La fila al suo sportello pareva quella per il pane durante la guerra. Servizievole, preciso anche troppo.
Mi sono sempre domandata se quando era a letto con la moglie ad un certo punto si fermasse e dicesse...dunque..ora a questo punto bisognerebbe fare così...ma forse anche così..scusa cara vado a informarmi...
Non che la moglie fosse meno svampita, almeno due volte alla settimana arrivava di corsa, trafelata, in ciabatte e vestaglia, cercando il marito perchè era rimasta fuori dalla porta mentre andava a buttare la spazzatura. Ma quanta spazzatura in quella casa! E inevitabilmente aveva la minestra al fuoco!
Insomma era un tipo meditativo-pacifico-dubitoso.
Non si sa per quale meccanismo della vita o del suo cervello, ad un certo punto ebbe una riscossa, non sul lavoro, ma nella politica ambientale: lo trovavi allora con scritte e striscioni alle manifestazione dei verdi contro tutto ciò che non era verde, cianotico a furia di urlare slogan, congestionato per l'ansia della fine del mondo.