Mi piace aprire questa nuova sezione forse con un pizzico di provocazione citando la Gaia Scienza di Nietzsche. In verità l'imput mi è stato suggerito proprio dalla parola "scienza" alla quale ho subito accoppiato l'aggettivo "gaia" per associazione di idee.
Quest'opera di Nietzsche del 1882 è così assolutamente interessante per me e mi trova allineata al pensiero epresso: "Tutte le realtà che sono state presentate come nobili, vere, spirituali sono in realtà "umane, troppo umane". Si sono chiamate verità gli errori utili, quelli che sono indispensabili all’uomo per poter vivere, giacché non sopporta il vivere senza un senso. La volontà di verità ha la sua radice proprio nel bisogno di stabilità, nella paura di instabilità. Ma non esiste nessuna verità se non all’interno di una interpretazione ed in riferimento ad una particolare prospettiva. In altre parole, non vi sono verità evidenti se non all’interno di categorie storicamente instaurate dagli uomini".
E' solo un aspetto citato, ma quanto altro materiale dal quale attingere...
