La libertà è un pensiero che verticalizza ogni concetto; noi siamo qui, come puttane in attesa, sempre a confrontare sguardi di cui facciamo collezione e a far trascorrere le ore del nostro tempo, solo per avere vecchi argomenti di cui discutere.
Hanno tagliato le ali alla libertà e la vita, è un calcio che ci arriva dritto nei coglioni!
Se fossimo ancora capaci di piangere, tutto sarebbe più semplice e forse anche più accettabile; ora, però, c'è un cameriere impazzito che vuol farci pagare un conto che non è il nostro: c'è segnato il prezzo di una casa che non abbiamo, di un lavoro che non amiamo, di una donna che non riconosciamo e di una vita che non ha senso e non sappiamo da quando.
Il nostro ottimismo è affogato nella piscina del vicino di casa.
Sua moglie ha le tette così gonfie e sode da distrarci a sufficienza dal pensiero e dall'odore dei pannolini dei nostri figli ma questa, è già un'altra cosa.
Così beviamo birra dopo aver lasciato cadere il tappo sul pavimento sputando in faccia al tempo che ci rimane senza farci corteggiare e neanche perdonare.
L'ago della nostra bussola ha smarrito la direzione e noi non ci abbiamo fatto ancora caso.
Siamo soldati seduti sulle bombe che cadranno sulle teste di uomini che hanno i nostri stessi sguardi: oggi la loro morte è scritta nei nostri sorrisi distratti e domani, dovremo pensare a qualcos'altro.
D'un tratto qualcuno si ritiene convinto d'esser stato bambino ma poi, il migliore di noi, dopo aver consultato i nostri occhi, gli spiega che esistono solo i figli e che i bambini, non ci sono più da secoli perché come la libertà, ora nascono senza ali e crescono senza sogni e vivono come uomini duri che sanno di dover far pagare qualcosa a qualcuno correndogli dietro, con il conto tra le mani.
PICCOLI UOMINI