Il vecchio pescatore dalle rughe profonde, seduto su una vecchia sedia di paglia, intento a fissare il mare, è una figura talmente vivida, vera, che quasi lo vedo materializzarsi davanti ai miei occhi.
I tuoi versi lo descrivono magistralmente, ne intuisco il silenzio denso di significati, la profonda saggezza, il dolore che ha solcato per sempre il suo viso.
Ed è profonda la nostalgia che avverto di un ambiente antico, semplice, incontaminato, lontano dal frastuono della città, un ambiente che non ci appartiene più se non nel ricordo struggente: la piccola finestra che s'illumina all'alba, i gabbiani che si stagliano in lontananza nel cielo, l'odore pungente del mare, delle vecchie reti, della sabbia umida........bello, molto bello!
Claudia