Se c'è una cosa che adoro ascoltare dopo sei ore di duro lavoro, è il simpaticissimo rumorino che emette la macchinetta marcatempo. Tu estrai dall'apposito contenitore il tuo cartellino identificativo e l'infili con eleganza nel marchingegno, che dopo il breve Trrrrrrrrrrrrrrr lo restituisce come un toast al destinatario. E' proprio quello strano rumorino a decretare la fine della tua prestazione lavorativa giornaliera. T'infili nell'auto, un lungo respiro di sollievo riempe l'abitacolo, e via! si torna a casa, la tua dolce casa.
Ti sei appena seduto a tavola quando il sorriso smagliante di tua moglie illumina la cucina, << sai cosa ho pensato? >> dice, mentre tu stai portando alla bocca una cucchiaiata di insalata di riso, << Cosa? >> rispondi, in realtà hai già percepito che si tratta di qualcosa di tremendo; << Oggi, amore mio bello!, si va all'Ikea >>, buio totale, un pomodorino di sorrento ti rimane attaccato alle pareti dell'esofago senza nessuna intenzione di mollare la presa. Ma le cattive notizie non giungono mai da sole, << E sai chi portiamo con noi? >>, continua tua moglie, e tu, che hai già una mezza idea, diventi pallido come un cetriolo a ferragosto; <<la mia mammina >> dice, e come ti puoi sbagliare! ecco la firma che mancava sotto il quadro. Mammina la chiama, una mongolfiera esagerata di 135 chili che in tre anni di matrimonio non ho ancora capito da che parte si guarda.
Alle 15 in punto, siamo in procinto di partire, dopo una serie infinita di tentativi, riusciamo finalmente a posizionare la suocera nell'abitacolo posteriore dell'autovettura, che come previsto, le va attillato. Alle 15'30 circa ci troviamo al centro del mare di macchine che sostano nell'immenso parcheggio dell'Ikea. Come in ogni centro che si rispetti, i posti auto nelle vicinanze dell'entrata sono inequivocabilmente occupati. Stai quasi per rassegnarti, quando, come per miracolo si libera uno degli spazi più vicini all'ingresso. E qui, signori, subentra l'astuzia umana, inviti tua moglie a scendere, e mentre fai le dovute manovre, le fai piazzare tua suocera tra le strisce di colore azzurro, ed ora col ca... che l'occupa qualcun'altro!.
Una delle caratteristiche dell'Ikea, è l'orrenda borsa di plastica gialla che fa a pugni con il tuo vestito blu cobalto, come volevasi dimostrare, e a te che viene affidato il compito di tenerla in spalla. Uno dei reparti più affollati, è quello dei mobili, la cosa che mi ha colpito di più, per il semplice fatto che sono un accanito lettore, è la massiccia presenza di libri tra le mensole in esposizione. Provi ad esaminarne qualcuno, e con enorme stupore ti rendi conto che l'ottanta per cento dei presunti volumi sono delle semplici scatole previste di copertina, invece, il restante venti per cento ha le pagine, provi a leggere qualcosa, ma...sono redatti in lingua svedese. Per un attimo ti specchi in una delle vetrinette presenti nell'esposizione, e ti accorgi di avere lo stesso sguardo di un tacchino il giorno del ringraziamento . Tenti di rifarti avvicinandoti ad uno dei computer presenti nelle camerette per ragazzi, posizioni le dita sulla tastiera, provi a digitare il classico www, fermi tutti!, è solo una tavoletta di legno nero. Sti'ca...'e'svedesi!.
Dai uno sguardo all'interno della borsa, e ci trovi di tutto, dall'aggeggio per affettare le uova sode alla piantina di cactus. Dopo circa due ore di fila, il sorriso ti ritorna sulle labbra, hai appena finito di pagare la mercanzia che tua moglie ha acquistato. A questo punto, pensi che l'incubo sia finito, invece no!, perchè gli svedesi c'hanno una capa tanta!, cosa t'inventano?, un immenso locale dove espongono i loro prodotti alimentari tipici, e stasera a cena troverò nel mio piatto i soliti bastoncini di carne di alce, dai quali solo una lavanda gastrica riuscirà a liberarmi. Ancora venti minuti di interminabili tentativi per riposizionare la suocera in auto, e... si ritorna a casa, la mia dolce casa. Alle ventuno Rai uno trasmette la partita degli europei di calcio 2012: Italia - Svezia, sti 'ca...'e'svedesi!