Autore Topic: Il ladro pagante  (Letto 574 volte)

Doxa

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Il ladro pagante
« il: Settembre 06, 2012, 15:58:12 »
 
IL LADRO PAGANTE

Cliente. Buongiorno. Vorrei un chilo di mele.

Commesso. Tenga. Fanno 5 euro.

Cliente. Sembrano molto appetitose, grazie. Però penso proprio di non aver intenzione di pagare 5 euro.

Commesso. Non mi dirà che sono troppo care? I nostri prezzi sono imbattibili.

Cliente. No, si figuri, il prezzo non mi interessa. Intendo prendere le mele e non pagarle, tutto qui.

Commesso. Ma come? Non vorrà dirmi che intende rubarle ?

Cliente. Sì, proprio così: intendo rubarle.

Commesso. In tal caso, mi perdoni, dovrò a chiamare la polizia.

Cliente. La polizia? Sarebbe una vera scocciatura. È necessario?

Commesso. Certo che è necessario. A meno che non mi dica di trovarsi in stato di bisogno…

Cliente. Non si permetta. Io ho un ottimo stipendio!

Commesso. E allora perché vuole rubarle?

Cliente. Per commettere un furto, è ovvio.

Commesso. Allora non perdiamo altro tempo…

Cliente. Fermo, aspetti! Ecco 5 euro. Non chiami la polizia.

Commesso. Adesso ci intendiamo. Se mi paga le mele, è tutto in regola.

Cliente. Niente affatto. Ho detto che le mele intendo rubarle. Questi 5 euro sono la sua ricompensa per non chiamare la polizia. Si tratta di corruzione.

Commesso. Senta, chiami pure le cose come le pare. Per me va bene. Prenda le mele e finiamola qui.

Ficcanaso (uscendo da dietro uno scaffale reggendo dei datteri). Fermo! Supponiamo che lei accetti. A chi non avesse seguito la vostra conversazione potrebbe sembrare un semplice acquisto.

Commesso. Appunto.

Ficcanaso. Ma è altresì lecito sostenere che le intenzioni formano una parte essenziale delle nostre azioni, ne definiscono l’identità. C’è una bella differenza tra agitare una mano per salutare un amico e agitarla per scacciare una mosca, anche se il gesto può essere identico nei due casi. Così almeno sostengono alcuni filosofi morali. Quindi, per tornare a noi, non si tratterebbe affatto di un acquisto: il signore non intendeva pagare le mele. Intendeva corromperla. E lei ha detto di essere d’accordo.

Commesso. Ma io … ma lei … Che trappola è questa?

Ficcanaso. Si calmi, dipende tutto dalla teoria di cui parlavo, che fa dipendere in modo stretto le azioni dalle intenzioni. Ma forse il vostro caso dimostra che la teoria fa acqua.

Commesso. Infatti si dice che non si deve fare il processo alle intenzioni.

Cliente. Ma non stiamo solo facendo un processo alle intenzioni. Alle nostre intenzioni hanno fatto seguito azioni ben precise.

Ficcanaso. Già, ma quali azioni, esattamente? Come facciamo a identificarle? Se ciò che facciamo non è determinato dalle nostre intenzioni, ci deve aiutare lo sfondo delle nostre pratiche sociali. E la pratica di rubare-e-corrompere con un compenso pari al valore della merce è al limite del nonsenso.

Commesso. Sentite, ho una poposta. Le regalo le mele. Proprio così: intendo regalargliele e gliele regalo, così lei non può rubarle. Mi dia 5 euro e non parliamone più.

Cliente. 5 euro? E perché, se le mele sono un regalo?

Ficcanaso. Per aver trovato una soluzione priva di conseguenze, legali o morali!

Commesso. Esatto. I 5 euro sono la mia parcella per questa mini-consulenza.

(Roberto Casati e Achille C. Varzi Il Sole 24 Ore, 12 agosto 2012)

Micio93

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Re:Il ladro pagante
« Risposta #1 il: Settembre 06, 2012, 17:55:51 »
Interessante.. grazie per averlo condiviso!

Patapuffola89

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Re:Il ladro pagante
« Risposta #2 il: Settembre 06, 2012, 22:25:54 »
Geniale!  ;D
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)