Fosse una questione di peso con una piccola dieta il problema sarebbe subito risolto. Tra l’altro non sono in sovrappeso. Scherzo naturalmente.
Non è solo il corpo fisico che mi “ pesa”, limitato dai pochi sensi che abbiamo a disposizione, ma anche quello emozionale che ci trascina come stracci in una tormenta di neve e poi quello mentale, nei cui labirinti spesso ci perdiamo e quando ci accorgiamo di perdere la rotta il malessere impera. Potrei anche continuare … ma basta così. La migliore vita di questa terra, ed io non me ne discosto moltissimo, non è che l’ombra della luce, consentimi la citazione di Battiato. Lo penso da sempre, anche prima di scrivere le prime vocali e consonanti. Penso di aver vissuto, o meglio, di essere stato, per una frazione infinitesimale di non tempo tale luce o stato d’essere. Superiore alla più rosee attese e supposizioni. No, non sono un mistico o un visionario, la mia logica e razionalità spaventa più me di chi mi conosce. Gli angeli caduti dal paradiso anelano al ritorno. Ma io non credo né negli angeli e tantomeno nel paradiso. Ma forse ho questa nostalgia.
Non maledico la vita, certo va vissuta secondo nessuna morale ed etica più o meno condivisa, ma la considero come primo gradino della grande piramide. Questo la ridimensiona un po’, esorcizzandola forse, ma non la sottovaluto. Forse è più facile far smettere di battere il cuore che le nostre emozioni e la nostra mente ma il solo provarci, anche malamente, apre scenari al cui confronto in più bel tramonto di questa terra, l’amore senza fine dei poeti e l’intuizione del genio, sono gallinacei legati in gabbia che guardano le aquile volare nel cielo. E’ triste. Lo so. Ma è tremendamente vero.
Un’ora sola, dicevo? Si ho esagerato. Troppo, infinitamente. Nessuno potrebbe sopportare tanto, non io almeno. Tutto quello che conosciamo e che conosceremo, tutto quello che siamo e che saremo in tale immensità di un solo attimo sarebbe un granello di sabbia in un deserto infinito. Mi perderei.
“Un istante diventa eterno … solo se vissuto intensamente” ti ho detto a commento di uno dei tuoi tanti scritti notturni in cui nuovi mondi partoriti dalla tua inesauribile fantasia si materializzano e non è detto che siano meno reali di quelli che ti aspettano al mattino. Sei tu a decidere ciò che è reale o meno.
Nascerà qualcosa da questo tormento e la nascita sarà annunciata né da trombe né da angeli alati, ma dal silenzio. Assoluto.
Ciro