Da una piccola scaletta di legno sono scesa a guardare il mare. E' già settembre e il blu si colora di argento. I contorni delle cose sono nitidi, l'orizzonte si vede, e gli scogli grandi e neri si stagliano da lontano come fossero un dipinto. Un gabbiano si posa là in cima, aspetta e si riposa, ma cosa non so. L'acqua è calda e ci metto un piede, poi l'altro e piano piano scendo fino al bacino, mi avvolge e coinvolge e m'immergo tutta fino al collo. Avanzo in silenzio e tutto adesso è argento, il mare si rizza con la brezza e ho voglia di prenderlo.
Che colore, il colore del mare a settembre! La gente è già tutta al lavoro, i bambini qua e là si rincorrono, ascolto le voci a distanza e chiudo gli occhi mentre il mare mi porta. Il sole batte il mio viso, le orecchie nell'acqua a metà tra la superficie e la profondità e leggera mi sento e leggero è il tocco del mare a settembre.
Una musica di onde culla i pensieri mentre il corpo ondeggia. Non c'è bisogno di parole.
E' settembre è l'acqua è più azzurra, gli scogli più neri, e ogni cosa è di più. Risalgo, mi asciugo, rivesto il mio corpo e vado incontro alla strada.