Autore Topic: Ho perso Dio  (Letto 4119 volte)

ciro

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Ho perso Dio
« il: Agosto 19, 2012, 18:40:37 »
Ho perso Dio

Ho perso Dio
Non ricordo quando
troppo tempo è passato
Non ricordo dove
non l’avevo nascosto
Forse non era ancora mio
troppo incantato dall’io
Ora dovrei cercarlo
ma il vagar m’appaga
 

pasquino

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #1 il: Agosto 19, 2012, 18:50:00 »
nulla e perso se lo hai in mente
la lingua è un coltello,fai attenzione a non tirarla fuori,la dovresti usare

Claudia

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #2 il: Agosto 20, 2012, 16:02:20 »
Crediamo di perdere Dio, quando siamo troppo presi da noi stessi, dal nostro ego che spesso invade larga parte della nostra vita, forse è la nostra umana presunzione a farcelo smarrire, ma se facessimo silenzio dentro di noi, se tentassimo di donarci un pò di più agli altri,  il nostro vagare , che comunque appaga solo  l'io, cesserebbe per rivelarci altri orizzonti.
Questa poesia la sento molto, perchè anch'io spesso smarrisco Dio o almeno così mi sembra!
Claudia
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trafitto da un raggio di sole:
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S.  Quasimodo

nabila

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #3 il: Agosto 20, 2012, 19:41:31 »
.......................per fortuna, però, è Dio che non perde noi.
Anche se, a volte, farebbe bene!
Sulla punta di un ago sta il mio cuore, girando! "Morì all'alba" - Federico Garcia Lorca

piccolofi

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #4 il: Agosto 21, 2012, 15:34:28 »

   Forse non era ancor tuo. Troppo incantato dall'io.
   E il vagar, il provare, il filosofeggiare, t'appaga.
   Dio e' una risposta, e tu invece vuoi essere in viaggio.

Pandora

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #5 il: Agosto 22, 2012, 01:13:49 »
Siamo troppo presi dal mondo e dalla materialità per essere appagati da Dio.

nihil

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #6 il: Agosto 22, 2012, 07:23:14 »
sarebbe una consolazione ritrovarlo, ma la realtà stessa della vita  lo perde e lo nega.

papero

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #7 il: Agosto 25, 2012, 00:49:35 »
e se si preferisse restare liberi senza pastori dell'essere ?l'autonomia e una delle condizioni che conquistiamo  per  noi stessi nella fatica quotidiana, dalle  scelte esistenziali alla ricerca scientifica impedendo perfino a dio di venire ridotto ad un oppressore.considerando che l' autonomia non è assoluta si può migliorare e criticare  strada facendo

ciro

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #8 il: Agosto 27, 2012, 15:55:07 »
Sono lieto che questa denuncia di smarrimento risalente alla mia adolescenza abbia avuto segni di attenzione. Quel dio è morto allora e non tornerà più. Era figlio della tradizione, dei tempi passati, di incensi e preghiere volate al cielo tra canti gregoriani e suggestive penombre. Tutto passa.
 Sì Papero, se un dio vi deve essere non può essere nè un'imposizione nè una oppressione ma il risultato di una ricerca di libertà assoluta.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2012, 15:58:41 da ciro »

papero

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #9 il: Agosto 27, 2012, 21:35:23 »
una vita che sia libera da ogni considerazione del divino come vivere amare, lottare, soffrire, gioire  morire e rifiutare la rassegnazione andando incontro alla sperimentazione e all'arte per riappropriarsi del gusto della libertà. una vita libera da burocrazie di qualsiasi (chiesa) che ha sostituito al dono della grazia del signore
un  paesaggio sconsolato ,desolato, assurdo,della repressione e dell'intolleranza.   

Patapuffola89

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #10 il: Agosto 30, 2012, 18:55:56 »
Caro Ciro, anch'io, da ragazzina, ho perso Dio, poco dopo averlo trovato. Ancora ora, dopo più di dieci anni, non posso fare a meno di ricordare la serenità che si prova in preghiera, una pace tale da farmi pensare che forse vale la pena cercarlo di nuovo, questo Dio.
Perché il mio era un Dio sincero, a cui io mi rivolgevo sola; raramente partecipavo alla Messa, non mi sono mai definita cristiana o cattolica, ma ci credevo davvero. Poi qualcosa si è spezzato: e se io sono sopravvissuta, Dio non ce l'ha fatta.
Invidio chi ci crede davvero, quelli che vivono nella certezza di avere un Dio, uno qualsiasi a cui rivolgersi nei momenti difficili e da ringraziare ogni giorno.
La realtà è che, nonostante il vagar, per me, non sia appagante, qualcosa mi impedisce di crederci di nuovo pienamente.
Mi è piaciuta molto la tua poesia, chiara e sincera, piena nella descrizione di una mancanza. :rose:
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)

ciro

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #11 il: Agosto 31, 2012, 20:37:59 »
Non è difficile trovare un dio se ci accontentiamo in base alla vicinanza alla nostra casa, ai nostri parenti o amici, alle nostre convenienze. Difficile è trovare un Dio sincero, come dici tu, a nostra immagine e somiglianza. Col tempo diventa sempre più difficile, non ci si accontenta facilmente, perchè il nostro sentire individuale cresce troppo per costringersi in gabbie costruite da altri, in buona fede o meno. Tutti gli dei in commercio, o comunque in giro, li trovo banali, incredibili, mortificanti se non si accetta di barattare il nostro cervello per un semplice paradiso. Poco importa se questo paradiso è da qualche parte o dentro di noi. A tale rinuncia preferisco il vagare maledetto,  la ricerca che  non sempre garantisce  un passo avanti, che spesso angoscia e non paga ma quando lo fa per un solo istante tutti gli dei dei paradisi e delle mitologie pagane o cristiane  palesano la loro profonda insufficienza. Questa consapevolezza che lentamente si tramuta in coscienza vale mille nirvana e nessuna suggestione contiene.
Sì,  qualche volta si guarda indietro alla preghiera della nostra infanzia quando ci sembrava che in cambio di poche parole recitate con il cuore qualcuno ci accogliesse nel suo seno donandoci pace e serenità che raramente si può trovare altrove. Ma ricordo con malinconia e nostalgia anche la campanella della scuola in prima elementare e la mamma trepidante all'uscita che aspettava il suo bambino che cresceva.
Sopravviveremo e Dio non potrà fare altrimenti.

Ciro. 
« Ultima modifica: Settembre 01, 2012, 15:58:32 da ciro »

Claudia

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #12 il: Settembre 01, 2012, 15:52:00 »
Come dice Ciro, il dio degli altari, celato nella penombra suggestiva delle chiese, il dio profumato d'incenso che ci guarda severo dall'alto pronto a giudicare il nostro vivere, non ha più ragione di esistere.
Questo dio da catechismo l'abbiamo perso per strada un pò tutti, perchè non lo sentiamo "padre", ma giudice severo.
Ma tutti abbiamo bisogno di lui, anche l'ateo che mette sugli altari il "caso" che assomiglia tanto ad una divinità tanto è perfetto nel dirigere l'universo e la nostra stessa vita.
Colui che vuole ritrovare Dio deve forse cercarlo al di là delle religioni tradizionali, in una silenziosa, solitaria e sofferta ricerca, senza intermediari : chi percorre questo cammino con  sincerità , alla fine, troverà sempre una strada che lo condurrà a lui.
L'errore, probabilmente , è guardare in alto, in attesa di un fatidico segno.
E se provassimo a cambiare direzione e a cercarlo dentro di noi?
Forse si accenderebbe una piccola luce per dirci che non siamo preda di una divinità ingiusta e capricciosa, ma il nostro vivere fa parte di un disegno grandioso che si svela a poco a poco a chi abbia la volontà e la pazienza di cercare risposte.
Certo è una strada lunga, difficile, scomoda e, a tratti, anche dolorosa, ma ci farà intravedere qualcosa.

Claudia
« Ultima modifica: Settembre 02, 2012, 08:48:27 da Claudia »
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
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Re:Ho perso Dio
« Risposta #13 il: Settembre 02, 2012, 10:29:06 »
Se si perde Dio i motivi possono essere soltanto due: o perché Dio, per qualche misterioso motivo, ha abbandonato noi eppure perché Dio non esiste.

Patapuffola89

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Re:Ho perso Dio
« Risposta #14 il: Settembre 02, 2012, 12:16:09 »
Se si perde Dio i motivi possono essere soltanto due: o perché Dio, per qualche misterioso motivo, ha abbandonato noi eppure perché Dio non esiste.

Questi possono essere i tuoi motivi. Non credo nelle risposte definitive ed universalmente vere, soprattutto quando si parla di spiritualità e sentimenti.
Penso che ognuno debba cercare le proprie risposte, ed essere disposto ad abbandonarle se dovessero rivelarsi insoddisfacenti, senza aggrapparsi alla prima soluzione che ci viene offerta nel caos.

Ma ricordo con malinconia e nostalgia anche la campanella della scuola in prima elementare e la mamma trepidante all'uscita che aspettava il suo bambino che cresceva.

Sono molte le cose di cui possiamo avere nostalgia; ma mentre tutti sappiamo che non ci è possibile tornare bambini, ricercare un sentimento o una condizione dell'animo che ci ha fatto sentire bene con noi stessi e con il mondo è possibile e, a mio parere, pericoloso, in quanto non può che portare ad un fallimento. Un sentimento, così come Dio, deve essere sentito, non cercato. Un sentimento cercato mi sembra "artificiale", difficilmente sarà all'altezza di uno vero.
A volte sono tentata di cercare Dio, ma so che è un'illusione: non potrei cavar nulla da una tale ricerca, se non frustrazione.
Forse un giorno troverò nuovamente Dio, ma non perché l'ho cercato, ma solo perché l'ho sentito.
La ricerca di cui parla Claudia non fa per me, non in questo momento, almeno.
Penso però che sia molto bello che altre persone, in questa ricerca, trovino la serenità.
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)