Mi tingo di vento
e all'imbrunire attendo,
il risuonare sordo
del silenzio del tempo.
Tra i tigli echeggia
la rauca voce di un ricordo,
siederò su una pietra di tufo
a contare anni e rughe
prima di venirti incontro.
Cercherò i tuoi larghi occhi
che il dolore non ha scalfito,
e saprò che mi sei accanto
dal respiro che ti veste il viso.
Saprò
dal baluginio delle tue labbra
che non mi hai dimenticato,
e affiderò al buon Dio
i battiti che mi straziano il petto
prima di venirti incontro.