Autore Topic: mercato  (Letto 1078 volte)

nihil

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mercato
« il: Giugno 16, 2012, 08:40:13 »
Cerco di non comperare cinese, soprattutto perchè è roba radioattiva. Quando compero le scarpe le annuso, se sanno di petrolio è roba cinese. Purtroppo ora non si trova quasi più nulla di italiano, anche al mercato i cinesi stessi mettono il cartello "roba italiana" come se noi fossimo così imbecilli da crederci. Il lunedì vado al mercato, perchè mi piace il suo folklore, gli strilli dei commercianti...donne ma che vi ci vole, il notaio per comprare le mutande...donne domani chiudo siete spilorce non mi meritate.. donne spendete a vostro marito non dico niente....Il mercato è il più antica forma di commercio, esisteva forse prima della religione. Ma in particolar modo ho visto in micro la trasformazione della società, e il mercato è un piccolo paese. C'erano banchetti preziosi, come il mitico Fabrizio che vendeva roba firmata a 5.ooo lire. Poi piano piano i banchetti migliori sono stati venduti, sono arrivati i turchi con le tovaglie, poi i cinesi con sommi troiai, poi i senegalesi con roba di legno, poi gli indiani con bracialettini. La nostra società si è venduta, punto e basta. Di italiano ci sono rimasti solo i debiti.
Insomma andare al mercato è come andare all'estero, spero che tra poco non chiedano anche "un fiorino"! ;)

Nuvola

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Re:mercato
« Risposta #1 il: Giugno 18, 2012, 19:49:33 »
Non solo ai mercati ma anche nei negozi...
Effettivamente rimpiango quei tempi (fino a metà anni 90) in cui potevamo acquistare prodotti di buona od ottima qualità a prezzi accessibilissimi e c’era molto da scegliere.
Ora è tutto più triste, mi è quasi passata la voglia di fare compere; c’è ormai in tutti i settori quasi solo roba cinese, indiana, qualche volta albanese,  di qualità molto scadente e a costi non certo convenienti per quello che valgono  !

E' davvero un peccato aver perso il nostro prestigioso Made in Italy  :'(

nihil

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Re:mercato
« Risposta #2 il: Giugno 18, 2012, 20:41:59 »
anche la roba di marca è fatta in Cina e il cotone non esiste più,
 è tutta plastica! >:(

Brunello

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Re:mercato
« Risposta #3 il: Luglio 06, 2012, 23:34:27 »
Ormai ci sono interi quartieri abitati esclusivamente dai cinesi eeek

ninag

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Re:mercato
« Risposta #4 il: Luglio 10, 2012, 13:55:00 »
C'è un bel mercato a Pistoia. qualcosa c'è ancora, le pelli lavorate , scarpe , qualcosa resiste.

piccolofi

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Re:mercato
« Risposta #5 il: Luglio 10, 2012, 16:41:46 »

           Eh, Nihil, come mi fai ridere con quello spaccato di mercato con le " grida "  tipiche
          da toscani!  Io, quando in estate mi capita, mi ci diverto troppo.
        Quel che dici e' vero, anche da me ci sono ormai piu' che altro cinesi, furbissimi e onnipre-
        senti, che hanno fagocitato i nostri commercianti.  Ne conosco uno che ha chiuso dichiara-
        tamente a causa dei cinesi. Ci andavo a prendere vestagliette e qualche vestito per le mie
        vecchiette, la qualita' era buona, il prezzo discreto. Un giorno mi ha detto che avrebbe chiu-
        so, e che approfittassi della svendita.  Alle mie meravigliate rimostranze ha ribattuto :
        " Ma non lo vede? Guardi qua- e mi ha indicato la piazzetta centrale su cui si affacciava il
        suo negozio - e' pieno di cinesi. La gente viene qua, poi guarda loro con i prezzi che sono
        la meta', e compra cinese. "   " Non ci pensano alla qualita' - ha continuato scuotendo la
        testa - La mia roba e' buona, vero cotone e del migliore, i vestiti sono ben rifiniti, i capi
        durano.  Ma naturalmente costano di piu', e la gente oggi guarda solo al prezzo.
        Cosa posso fare? Sono li', a un metro dalla mia porta, posso solo chiudere "
        Il bello e' che io, i primi tempi ( ossia alcuni anni fa ) che vedevo i cinesi nel nostro mercato,
        pensavo : " Poveretti! Ma chi puo' comprare quella roba? "
        La risposta e' sotto i miei occhi.  Ci sono ormai quasi solo loro, col contorno sopraggiunto
        di negri e indiani, e altrettanto " babelica " e' la folla che si accalca per comprare...
        Mi capita di sentirmi estranea nella mia citta', che ormai non ricorda che minimamente
        quella di una volta : e non sono tanto i cambiamenti fisici, urbanistici, quanto proprio l'av-
        vertire che si e' fatto strada a gomitate un altro mondo, che ha occupato il nostro e se ne
        frega di com'era e men che meno della nostra storia.
        Ma qui.....il discorso si fa molto piu' vasto, va ben oltre il mercatino.
        Con buona pace delle anime belle...io mi sento comprimere e soffocare.   
 

nihil

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Re:mercato
« Risposta #6 il: Luglio 10, 2012, 18:41:07 »
due vestitini di lino a 8 euro l'uno. Indiani. Come non prenderli? ma con la coscienza afflitta, perchè ogni pezzo prodotto all'estero è un pezzo in meno prodotto in Italia, anche se almeno avrà dato da mangiare a qualcun'altro! e comunque c'è anche un banchetto m olto bello che vende della splendida bigiotteria, orecchini di bulgari a 18 euro (!?), peccato che il cinese accanto li venda a 5! Come non rimanere perplessi? ;)
La cosa peggiore però è che il mercato non è più affollato, e questo è un bruttissimo segno!

piccolofi

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Re:mercato
« Risposta #7 il: Luglio 10, 2012, 18:53:38 »

  Da noi straripa, il mercato.
  Si, tutta quella roba che citi e' stata prodotta da gente cui ha dato lavoro, ma che e' stata
  anche sfruttata.  Sai bene che i cinesi fanno lavorare a oltranza e che quel costo cosi' basso
  dipende anche da un lavorare senza tutele e da retribuzioni bassissime.
  Poi, quando penso alla roba invernale con pelo di gatto o simili....
 

nihil

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Re:mercato
« Risposta #8 il: Luglio 10, 2012, 18:57:17 »
il problema si estende, perchè è proprio lì ( a parte l'economia italiana che subisce) , abbiamo fatto campagne ad esempio contro la Nike che sfrutta i bambini, ma è meglio un bambino morto di fame o uno sfruttato?
Non ci resta che aspettare un requilibrio dei mercati, prima o poi anche loro avranno sindacati, protezioni e altro e allora anche il costo del prodotto salirà. Nel frattempo noi saremo morti di fame e loro di fatica! :(

nihil

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Re:mercato
« Risposta #9 il: Luglio 11, 2012, 08:06:39 »
donne venite da beppeeeee, comperate le scarpe con il tacco davanti, camminerete in salita anche quando sarete in pianooooo, vi piaceràààààà!

Troppo bella! :happy:  i cinesi queste cose non le sanno!!

Nuvola

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Re:mercato
« Risposta #10 il: Luglio 13, 2012, 12:01:06 »
Giusto ! Condivido e sottoscrivo tutto quello che ha scritto Piccolofi.  Purtroppo non abbiamo avuto, e tuttora non abbiamo, una politica capace di evitare tutto questo scempio a danno del nostro lavoro, della nostra economia, della qualità e della salubrità dei vari prodotti; a danno anche del nostro territorio, delle nostre specificità che ci davano prestigio.
 
Hanno permesso tutto questo, ed insieme hanno permesso lo sfruttamento del lavoro (che da noi era pressoché sparito) e la concorrenza sleale.

Però, un po' ce lo meritiamo perché abbiamo accettato tutti passivamente, e questa, secondo me, è una grave colpa dopo quella dei politici.  Non abbiamo saputo difenderci forse nel timore di sembrare retrogradi o razzisti o sciocchezze simili. Non siamo più padroni di noi stessi.









« Ultima modifica: Luglio 13, 2012, 12:06:57 da Nuvola »

nihil

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Re:mercato
« Risposta #11 il: Luglio 13, 2012, 15:11:54 »
abbiamo venduto tutti i marchi italiani. Da oggi pure Valentino appartiene agli arabi!

Brunello

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Re:mercato
« Risposta #12 il: Luglio 13, 2012, 15:17:16 »
 
abbiamo venduto tutti i marchi italiani. Da oggi pure Valentino appartiene agli arabi!
eeek incredibile

Micio93

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Re:mercato
« Risposta #13 il: Luglio 13, 2012, 15:41:21 »
Ritengo che questo non sia un problema soltanto Italiano, certo nel dettaglio sta avvenendo che in Italia stiamo aumentando più per via degli stranieri che di persone di origine Italiana, ma la globalizzazione è anche questo, è sopratutto questo, la stessa cosa sta accadendo anche in Inghilterra, in Francia, in Spagna, in Germania, il problema in questione dove sta? Sta nel fatto che essendo nell'unione Europea, abbiamo i mercati verso gli stati Europei aperti, i dazi doganali per esempio (con cui fino a un secolo fa si proteggeva il mercato nazionale, attraverso una politica protezionistica, come è successa in Francia con Luigi XIV il re sole, attraverso Colbert il suo ministro dell'economia, e per questo definita colbertismo, e per fare un'altro esempio in Italia all'epoca di Mussolini) coincidono con quelli degli altri stati, e questo favorisce il fatto di essere invasi dai prodotti stranieri, prodotti Europei, come cinesi, ed altri ancora.. il risultato è che la ricchezza finisce nei rispettivi stati di produzione; realmente noi, per prodotti elettrici, possiamo farci ben poco, perché in ogni caso l'intero o parti di quel prodotto elettrico sono stati prodotti all'estero, in stati neanche europei.. per gli altri prodotti, i derivati dalla terra, i tessuti e quant'altro noi possiamo fare molto, sta a noi decidere, se per esempio comprare un arancio siciliano o un arancio spagnolo, valutiamo anche la qualità, sopratutto la qualità perché la qualità ne fa un prodotto di nicchia, e con la globalizzazione si perdono i prodotti di nicchia, ovvero ciò che distingue uno stato da un'altro oltre per la propria coltura.. credo che dovremmo difendere i prodotti di nicchia, ma la politica non aiuta.. anzi.. ha fatto più danni che altro, perché se fossimo stati più protezionistici nei confronti dei prodotti italiani, non avremmo perso ingenti ricchezze mandandole all'estero, ma così non è stato, siamo entrati in Europa con la maggior parte delle aziende deboli, e con investimenti sbagliati da parte di molte aziende, favorendo così una penetrazione dei prodotti provenienti da altri stati, e poi non è stata limitata l'immigrazione straniera, la Germania perché va tanto a gonfie vele? perché ha investito in Europa, e prima di tutto sulle proprie aziende; sapete qual'è il progetto dei "padri fondatori" e di coloro che ora ne seguono le veci dell'Unione Europea? Creare gli Stati Uniti D'Europa, peccato che oltre alla lentezza che ci vuole, abbiano sbagliato su determinati parametri, perché invece di conquistare i mercati stranieri, gli stati europei stanno conquistando se stessi, la Germania va a gonfie vele perché controlla una buona parte del mercato europeo con i propri prodotti, con beni prodotti in Germani da aziende tedesche, attualmente il mondo gira da questo lato, che la ricchezza di una nazione determini la povertà di un'altra, ed è la stessa cosa che sta inesorabilmente succedendo in Italia, politiche sbagliate hanno portato a questo, ed ora se non si crea un unione politica Europea, andrà sempre peggio, ameno ché non si esca dal Europa e adottiamo politiche protezionistiche nei confronti dei prodotti Italiani, questi secondo me sono i metodi con cui potremo risollevarci.. ma in entrambi i casi mi pare realmente difficile, primo perché in Europa non vedo rappresentati di un futuro Stato unico Europeo, anche chi ora è convinto di questo riserba sentimenti nazionalistici.. vedasi Sarkozy che ha puntato sul nazionalismo volendo rivedere il patto di Schengen, vedasi l'Inghilterra una dei due stati con il diritto di decidere se in futuro entrare o meno nell'euro, vedasi la Norvegia che attraverso due referendum ha rifiutato seppur con un discreto margine, di voti di entrare nell'Unione Europea, i sentimenti nazionalistici sono ancora molto forti, è rimarranno a lungo fin tanto che le culture degli stati non si saranno assottigliate assimilandosi tra loro, per creare artificialmente una cultura europea, e ai prodotti di nicchia di ogni dove saremmo costretti a dare i tanti saluti.. e a chissà; rimarremo fregati mi sà.. in un modo o nell'altro..

Brunè.. a me tutti questi quartieri prima abitati da Italiani, ed ora diventate chinatown sinceramente non mi piacciono affatto, idem per i negozi prima Italiani e poi cinesi..

Da oggi? Da Ieri Valentino appartiene agli arabi, anzi.. forse anche da prima ;D

ninag

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Re:mercato
« Risposta #14 il: Luglio 13, 2012, 20:33:29 »
Anche la Barilla è diventata americana,  dovremmo ... conciare le pelli per farci le scarpe, coltivare il cotone per i vestiti, usare la lana per le maglie presa direttamente dalle pecore, mangiare solo prodotto dell'orto( mi sembra complicato , però) certo diventeremmo padroni delle nostre cose. ;D
Io no bevo coca cola ( è un inizio)