Autore Topic: A proposito delle buone maniere...  (Letto 428 volte)

Faber

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A proposito delle buone maniere...
« il: Giugno 09, 2012, 17:40:41 »
Camminavo per  una strada qualunque, di una qualunque città o paese della mia Sicilia.
Non distinguo tra le città e paesi della Sicilia orientale (più greca e latina), da quelle della Sicilia occidentale (più araba e normanna), in fondo dopo l'unificazione cominciarono a somigliarsi sempre più, perdendo, questo sì, parte del loro carattere iniziale.
Come talvolta mi succede, osservando le piazze barocche o i palazzi in stile moresco piuttosto che liberty, e camminando rapito dai miei pensieri cominciai a ripensare a quelle scene che comunemente si ripetono tra le persone, quando si incontrano. "Ciao, come stai, come va? Tutto a posto?" Quante volte ho ascoltato e, spesso anch'io, pronunciato queste frasi di rito, i convenevoli che caratterizzano i dialoghi tra le persone educate e rispettose.
Mi chiedo, tuttavia, quanto di vero ci sia dietro queste parole. Vogliamo veramente conoscere lo stato psicologico ed il benessere generale della persona con cui stiamo interagendo? La mia conclusione è no, non ce ne frega nulla, o quasi.
Ovvero, ci frega fino al punto in cui lo stato dell'altro non danneggi il nostro star bene. Se l'altro avesse bisogno, ci fermeremmo forse a dargli una mano? Davvero saremmo disposti a privarci del nostro tempo e denaro per assisterlo?
Quanta ipocrisia! E finzione, camuffata dalle buone maniere.
Qualche esempio?
Quante volte vi è capitato di percorrere l'autostrada e, al primo cenno di traffico, colonna od ingorgo, avrete notato i soliti furbi che usano la corsia d'emergenza! Questo "uso improprio" delle strade é più grave di quanto si immagini: si mette scientemente in pericolo la vita degli altri, magari ritardandone i soccorsi! Frega qualcosa a qualcuno?
Quando vengono parcheggiate le auto nei posti riservati ai disabili, agli incroci sopra le strisce pedonali o agli angoli dei crocevia, frega qualcosa a qualcuno? Non mi pare.
Si vive allegramente infischiandoci delle regole, convinti che lo facciamo magari per tirarci fuori da quell'impiccio che sta rovinando la nostra giornata, facendoci perdere del tempo prezioso.
Tuttavia, sappiamo bene che laddove queste vengono rispettate la qualità della vita è, in generale, migliore. La si realizza semplicemente rinunciando ciascuno a qualcosa. Eppure, siamo sempre così attenti nel salvare le apparenze: "Ciao come va? Tutto bene?" Provate a farci caso, la prossima volta che vi dovesse succedere di incontrare qualcuno! 
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro

nihil

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Re:A proposito delle buone maniere...
« Risposta #1 il: Giugno 15, 2012, 08:23:43 »
riflessioni interessanti. Il ciao come va, è un luogo comune ma  un atto di gentilezza a cui nemmeno noi rispondiamo con la tracimazione dei nostri problemi, convinti come siamo che essi non interessino più di tanto. A meno che ovviamente non ci sia un discorso avviato e la persona incontrata non ponga la domanda coerentemente con esso. Il posto dei disabili occupato? a me  fa incazzare di brutto, quando occorre un vigile non c'è mai e comunque tutte quelle scorrettezze che si vedono mi fanno davvero infuriare. Si tratta di mancanza di rispetto dell'altro. Dimostra un pensiero che tradotto significa "IO" e degli altri non mi interessa.
Si è persa l'abitudine ( qualora ci sia mai stata) di considerare l'altro, un altro "noi".
Vorrei aggiungere un'altra considerazione: se riceviamo una gentilezza, siamo sospettosi. A volte vedo qualche vecchina con borse della spesa enormi, ma se chiedo se hanno bisogno di aiuto, mi guardano terrorizzate, pensano subito che le voglia rapinare. ???