C'era una signora, alta, mora e dai modi gentili, spesso l'osservavo affacciato al balcone, mentre attraversava la strada stringendo tra le mani le buste della spesa, aveva sempre un sorriso per tutti. Per qualche mese non l'ho vista più in giro, poi ho saputo la brutta notizia...''era affetta da un male incurabile'', poi qualche giorno dopo: ''la tragedia'', la signora si toglie la vita. Oggi, pensavo a lei...l'immaginavo mentre scriveva una lettera che in verità non ha mai scritto.
C'è un angolo nel mondo dove i mandorli sono sempre in fiore e il vento ha il colore della lavanda, pochi lo trovano, e solo il buon Dio lo sa, quanti lo cercano.
Il buon Dio sa tutto, è il respiro silente che avvolge ogni cosa, il battito che scalfisce i pensieri. E' da un bel pò che ho smesso di pensare, i pensieri rallentano le azioni, sono il freno inibitore degli impulsi, ecco perchè li evito. Evitare i dolori è la strada più breve per raggiungere l'inconsapevolezza e perdersi nei meandri del nulla.
Il nulla non è la morte, perchè la morte è solo la porta che ci condurrà alla vita. Anch'io ho una vita, o perlomeno l'avevo, fino al giorno in cui qualcuno decise di togliermela.
Togliere le cose agli altri è una prerogativa degli uomini , togliere la vita ad un uomo non ha risposte. La risposta alla mia domanda arrivò come la pioggia nei pomeriggi d'agosto: <<Due, tre, al massimo quattro mesi>>sentenziò con savoir fair il primario brizzolato dai modi navigati.
Navigare, ecco cosa volevo fare nella vita, fluttuare nelle onde spettinate dal vento, come una ballerina ai margini del mondo. Il mondo è un palcoscenico meraviglioso, dove il bene ed il male non hanno confini, ed i sogni naufragano nei dolori. I dolori sono invadenti, si appropiano di ogni centrimetro del tuo corpo sino a lambirti l'anima.
L'anima non muore, è come la vita, non muore, vaga tra le spiagge dell'eternità, dove le orme del nostro passato svaniscono al fievole baluginare della speranza. La speranza è l'ultima a morire, ma è la prima ad abbandonarti quando la nave raggiunge i fondali della disperazione.
La disperazione non ha compromessi, è una piovra dai mille tentacoli, il faro che ti conduce alla deriva. Io ho seguito quel faro, amici miei, come la notte insegue il giorno e l'alba il sole. Non giudicatemi, per ciò che farò, restituisco a Dio ciò che di più prezioso senza esitar mi diede. Perciò amici miei non me ne vogliate se... Al vagito della vita ho scelto "il nulla".